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Diretore: Pepe Coròngiu       Coord.Editoriale: Micheli Ladu
NOAS

19/09/2006 
Sa CSS iscriet a Toninu Dessì 

DR.TONINO DESSI’
Ex Assessore Reg.le all’Ambiente
Presso Direzione Reg.le DS
Via Emilia 39
FAX 070/288570

e p.c. DR.GIULIO CALVISI
Segretario Reg.le DS
Via Emilia 39
FAX 070/288570

e p.c. Agli Organi di Stampa

Caro Tonino,
le ragioni delle tue dimissioni,così come le leggo nelle lettera pubblicata dalla Nuova Sardegna del 16/9/2006, danno la misura di quanto profonda sia la crisi della Giunta nella quale hai
operato con grande capacità,competenza ed entusiasmo.
Se da una parte mi dispiace sinceramente che lasci il tuo lavoro di assessore,dall’altra ti devo ringraziare non solo per il tuo impegno fin qui dimostrato, ma soprattutto per gli elementi di chiarezza che hai portato, individuando e denunciando apertamente la crisi dell’Esecutivo.
Questa che si è aperta, infatti, è una vera e propria crisi di svolta e, per certi aspetti, salutare per la Sardegna. Siamo a metà della Legislatura e ben si delineano i limiti di questa Giunta. Tu con una espressione molto appropriata la indichi come esigenza di “un tagliando biennale” dell’operato dell’intera Giunta, ne rilevi l’urgenza “massima tempestività” e le modalità “chiarezza”, considerando “pernicioso per l’Isola il trascinamento di quella che tutti percepiscono come una crisi politica ormai più che implicitamente aperta da mesi”.
I limiti attuali della Giunta sono ormai visibili. Essa aveva operato bene dall’inizio, individuando le cause strutturali del mancato sviluppo della Sardegna, ha agito con determinazione senza lasciarsi intimidire dalle corporazioni e dai gruppi di potere. Nessuno, colla debolezza della classe politica sarda all’inizio della legislatura, avrebbe avuto il coraggio di operare i tagli necessari. Ma ora con un quadro politico più forte e motivato c’è l’esigenza che la politica si riappropri della guida della Regione e la Giunta assuma quelle caratteristiche “politiche” con capacità, energie ed entusiasmo nuovi che siano all’altezza della situazione. E’ questo il momento delle scelte in positivo se si vuole intraprendere con decisione la strada dello sviluppo.
La politica è l’arte della “mediazione possibile” e della “costruzione del consenso e della condivisione sugli obiettivi comuni”. Questa Giunta non è capace di affrontare questa sfida e perciò occorre cambiare. La vera cartina tornasole è stata l’incapacità di confrontarsi apertamente con le autonomie locali e con le forze sindacali e sociali. Un motivo fondamentale è che queste forze sono espressione diretta della democrazia popolare, la Giunta invece è stata percepita come espressione del solo Presidente e questo non è più possibile per la fase in cui siamo.
Non si tratta di sostituire uno o più assessori, ma di mutare totalmente l’assetto dell’attuale Giunta, suggerendo al Presidente una squadra che abbia le caratteristiche “politiche” per assumere e praticare l’obiettivo dello sviluppo.
Su quale debba essere lo sviluppo della Sardegna ci sono studi e proposte, ma ancora non vi è un piano ben delineato e condiviso.
Pesano molto le sofferenze dovute ai fallimenti della vecchia industrializzazione, su cui ancora gran parte delle forze politiche e sindacali in particolare indugiano troppo a lungo, prigioniere dell’emergenza che pure deve avere risposte serie e credibili nell’immediato, sapendo però che l’emergenza non è sviluppo.
L’errore tragico è non fare né l’uno né l’altro e restare ingessati e paralizzati dalla pesante attuale situazione di crisi.
Una Giunta dalle “dimensioni politiche” guarda sicuramente al futuro ed è capace di delineare le Grandi scelte a cui deve saper far corrispondere le risorse necessarie e gli strumenti di programmazione,ciò significa costruire una finanziaria coerente con gli obiettivi di sviluppo.
All’emergenza si deve rispondere con strumenti idonei e differenziati senza confonderli col piano di sviluppo.
Il primo Soru era necessario. Nessuno, allora, avrebbe saputo dire i NO difficili che Soru ha avuto il coraggio di dire anche ai suoi compagni di viaggio, oltre che agli avversari. Ma ora è il momento dei SI ed il consenso e la condivisione si ottengono con la “pazienza della tessitura” perché il Nuovo Piano di Sviluppo della Sardegna deve essere da tutti conosciuto, voluto e partecipato.
I Sardi da questa Legislatura si attendono benessere economico e sociale perché su questo programma sono state vinte le elezioni regionali e questo è il vero mandato popolare.
Apriamo, dunque, tra la gente e nelle Istituzioni una grande stagione di dibattito e di partecipazione sui temi dello sviluppo e facciamo in modo che nessuno si abbia a pentire dei sacrifici che avevano il segno della speranza e della fiducia.
Fraterni saluti 

Cagliari 18.09.2006 GIACOMO MELONI



DR.GIACOMO MELONI
SEGRETARIO GENERALE DELLA CSS
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