Alessandro Mongili C iò che colpisce di Soru, sono gli altri, chi lo attacca sulla Statutaria e sulle primarie, il ceto politico tradizionale. Quale sia il loro progetto per la Sardegna è un vero enigma. La loro fissa sembra: sbarazzarsi di Soru. Pr endiamo il referendum sulla Statutaria. Si tratta di un problema, pare, fondamentale. In realtà, ci spiegano i più furbi già tutti eccitati, è una trappola mortale per Soru: comunque vada, verrà sconfitto. Il problema sarà pure fondamentale, ma per chi non fa politica è proprio una questione astrusa. Certo, non lo è, però sono altri i problemi rile vanti per cui si attende una soluzione. Su questi temi, tutto tace, e fr a l'agenda politica dei cittadini e quella dei loro eletti esiste una torsione di almeno 180°. Si potrebbe pensare: il loro progetto politico è vago, però sono politici sperimenta ti mentre Soru è un elefante in un negozio di cris talleria. Poniamo che sia così. Però l'elettore che ha votato Soru e l'associa ad alcune inizia tive che toccano la sua vita, vorrebbe associare anche gli antisoriani, che so, a una legge, a una netta presa di posizione. Ecco, qui cominciano i problemi. Sembra impossibile ma è vero: essi non sono associabili a nulla di rile vante. Persone rispe ttabili ma che sembrano provenire da un permesso premio durato per tutta la loro carrier a. Ma forse mi sbaglio. In realtà, chissà quanti protocolli d'intesa ci hanno firma to, anche all 'ultimo momento. Certo, la struttur a indus triale della Sardegna è stata smantella ta, il turismo non era governato, la scuola ha espulso generazioni di studenti, l' Un iversità in Sardegna dovrebbe essere rifatta da capo, i trasporti sono terribili ma, scusate, volete mettere il capolavoro di alcune trattative negli anni '80? poi, perché ricordare le sei giunte Palomba in cinque anni, oppure Comincioli, e tutte queste cose scortesi, associate al disprezzo del merito e della creatività, alla cooptazione gente servile e al conformismo come stile di vita? L' esperienza di questi ultimi anni ha alcune ombre, ma almeno dà qualche speranza civile e politica. Attaccarla in modo brutale signif ica dire a noi cittadini che, pur di difendere imbar azzanti privilegi, si è disposti ad annullarla. È questa la vera antipolitica, ed è una vergogna democratica. *D oc ente di So ciologia alla Fa co ltà di Sc ienz e Po litiche
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