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Diretore: Pepe Coròngiu       Coord.Editoriale: Micheli Ladu
NOAS IN PRATZA

11/10/2006 
Shardana in musica 

La Biblioteca di Sardegna e l’Università di Stoccarda pubblicano il libretto, uno studio critico e la registrazione della celebre opera del musicista cagliaritano


IN SCENA “I SHARDANA” DI ENNIO PORRINO 


In collaborazione con la Rai, la Casa Musica Sonzogno e il Teatro Lirico di Napoli

Nel 47° anniversario della scomparsa del Maestro cagliaritano


Ritorno al futuro per l’opera del compositore sardo Ennio Porrino. A 47 anni dalla scomparsa, il Maestro di Cagliari riconquista gli albori del passato grazie ad un progetto di studio e ricerca promossa dalla Biblioteca di Sardegna e dal Lettorato di lingua e civiltà sarda dell’università di Stoccarda diretto dal professor Giovanni Masala che, in collaborazione con la Rai, la Casa musicale Sonzogno di Piero Ostali e il Teatro Lirico di Napoli, portano alle stampe il libretto, uno studio critico e la registrazione dell’opera lirica I Shardana, rappresentata per la prima volta al San Carlo di Napoli il 21 marzo 1959 per la direzione dello stesso Porrino, e rimasta ad oggi inedita.



Il volume, in uscita lunedì 25 settembre (vendita on line all’indirizzo www.bibliotecadisardegna.it) nel giorno del 47° anniversario della scomparsa del Maestro cagliaritano, raccoglie il libretto in tre atti a firma dell’autore, fotografie, bozzetti di Màlgari Onnis Porrino, una presentazione dell’autorevole etnomusicologo tedesco Felix Karlinger (1920-2000) sulla sardità dell’arte porriniana e altri materiali inediti rievocativi di una delle opere più celebri e celebrate della storia del teatro lirico del Novecento italiano ed europeo, tanto da essere accreditata dall’autorevole enciclopedia musicale tedesca Musik in Geschichte und Gegenwart come «la più importante opera lirica composta in Italia in questo dopoguerra».



Completa l’opera un ampio apparato critico con le recensioni pubblicate all’indomani della rappresentazione dell’opera al Teatro San Carlo di Napoli (21 marzo 1959) e al Teatro Massimo di Cagliari (18 marzo 1960): dal Corriere della Sera a La Stampa, da Il Messaggero a L’Unità, da Il Mattino a Il Giornale d’Italia, passando per L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna.



Come si legge nell’ampio saggio critico all’opera scritto da Felix Karlinger: «L’opera di Porrino, eccellente quant’altra mai nell’ambito della produzione musicale italiana d’oggi, costituisce come un ponte ideale tra la musica popolare della sua terra e le tendenze e le esigenze dell’arte musicale moderna, tra un glorioso passato e il presente. E anche se primo comandamento di un musicologo è quello di evitare i superlativi, è ben vero che dopo Puccini nessun musicista ha dato alla musica italiana tanto quanto Porrino».



Alla pubblicazione del volume, curata dal professor Giovanni Masala con la preziosa collaborazione di Màlgari Onnis Porrino e la figlia Stefania e il contributo di Pietro Casula, seguirà nel prossimo mese di novembre anche la pubblicazione in elegante edizione digi-pack del doppio compact disc dell’opera porriniana, con distribuzione prevista presso i maggiori teatri lirici italiani ed europei.



Con questo lavoro, la Biblioteca di Sardegna, prima struttura archivistica a vocazione regionale del territorio nazionale, prosegue l’opera di tutela, valorizzazione e promozione della cultura musicale sarda, iniziata lo scorso anno con l’anastatica dell’integrale del repertorio pianistico del compositore Lao Silesu: 800 pagine manoscritte, per un totale di 130 composizioni, che dallo scorso mese di agosto sono disponibili nel catalogo del Sistema Bibliotecario Nazionale come primo progetto italiano di acquisizione ottica digitale di un manoscritto musicale, fruibile da oltre 2600 biblioteche nazionali.


  




 

 
 
 

 

 
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