Quei Giganti dimenticati….
Il 29 Ottobre scorso a Sassari, presso il centro di restauro e diagnostica di Li Punti, sono stati esposti al pubblico, per la prima volta dopo trentadue anni, i circa 4000 frammenti dei giganti di Monti Prama, rinvenuti fortuitamente da un agricoltore del Sinis nel 1974.
Secondo le ultime analisi le statue risalirebbero al X-IX Sec. a.C., costituendo in tal modo il primo esempio di statuaria dell’Europa Occidentale.
Una scoperta sensazionale che, se avvenuta in qualsiasi latifondo della ex Magna Grecia, avrebbe attratto immediatamente l’attenzione di tutti i media mondiali. L’unico documento dell’esposizione del 29 ottobre a Sassari è invece costituito da un Video di iTB, TV Indipendentista di IRS, disponibile solo in Internet (www.teleindipendentzia.net) .
Le statue, altezza media 2 metri, rappresentano guerrieri, atleti, Sacerdoti e sono praticamente una riproduzione dei più noti Bronzetti nuragici. Esse dimostrano chiaramente l’alto livello di civiltà raggiunto dai costruttori delle torri di pietra.
Occhi immensi e profondi formati da più cerchi uno dentro l’altro, elmetti, trecce alla celtica, archi, armature scolpite nei minimi dettagli: 20 Giganti, colossi di pietra forse visibili anche dal mare, a guardia di un Nuraghe, di un villaggio, di un porto?
Atleti di differenti specialità, come pugilatori, corridori, lottatori, centinaia d’anni prima di Olimpia.
I Giganti, silenziosi, immensi, come gli altipiani e le praterie della nostra Isola, se potessero parlare chissà cosa racconterebbero: guerre, pestilenze, amori, odi, trionfi, lunghi viaggi per mare e per terra, feste di mille colori e mille genti, tempeste, migrazioni, massi enormi messi l’uno sull’altro con sforzo titanico e sparati verso il cielo in circoli di armonia e imponenza…. Come i loro occhi.
Sembrava tutto già scritto il destino di questa nostra terra e di questa nostra gente: piccoli, rozzi, cattivi, chiusi, sempre pronti a far girare i coltelli come i personaggi dei romanzi di un Niffoi, di una Deledda, di un Fois. Un po’ fessi, un po’ asini…. Conquistati e schiavizzati da cani e porci, ai quali si deve pure esser grati per la civiltà e la cultura gentilmente ottenuta.
Pronti a vendersi al padrone di turno, perchè, si sa, non c’è lavoro e la famiglia va mantenuta…. come accade esattamente al giorno d’oggi. Nessuno spirito imprenditoriale, mancanza totale di organizzazione, gelosi coi propri simili e servili col primo che arriva!
Storia della Sardegna ufficiale. Quella che si legge in pochi libri accademici, che solo una minoranza tra l’altro conosce, essendo la scuola ufficiale e la storia ufficiale, scritta fuori, fatta fuori.
E invece, all’improvviso, come se 7000 e più palazzi in piedi da 4000 anni non bastassero, ecco spuntare dalla sabbia del Sinis questi malandrini…. Un Armata di 20 Giganti, pronta a marciare, o a danzare, sull’oblio, sulla malafede, sulla svendita della nostra storia, della nostra cultura, del nostro destino, della nostra Nazione. E le teorie prefabricate si sgretolano nelle mani degli artefici, e i Feniciofili, i Latinofili, i Greciofili cominciano a tremare, a delirare, ad arrabbattarsi per riuscire a dimostrare che quelle statue sono state importate, che un selvaggio troglodita vestito di pelli e comunicante a versi non poteva, non doveva permettersi di creare…. E i Giganti diventano Greci, Fenici, Etruschi, se qualcuno ci fosse riuscito con la fantasia sarebbe giunto persino nelle terre dei Maja e degli Inca, ma mai e poi mai sarebbero potuti essere Sardi!
Come Nora, Tharros e Kornus sono fenice pur essendo nate centinaia d’anni prima di Tiro e Sidone.
I Giganti, nel loro silenzio s’apprestano a fare una rivoluzione. E i tirannelli di bassa lega, i piccoli Barones, i mantenuti, la aristocrazia Versailliana pasciuta e protetta dallo Stato straniero nelle proprie torri d’avorio comincia a tremare…. I Giganti fanno paura! Soprattutto dopo che è caduto l’ultimo mito: essi precedono i Greci, precedono i Fenici, precedono gli Etruschi, precedono tutti…. Dei Maratoneti quasi mille anni prima di Maratona! Frantumato ogni record, senza nessun Doping, anzi contro l’intera classe arbitrale! I Giganti risalgono al decimo secolo a.C.!
Quando Socrate parlava ai discepoli nel Ginnasio di Atene, quando Prassitele costruiva e scolpiva, a Monti Prama tutto era stato già studiato da centinaia di anni.
I Giganti disturbano. E quando qualcosa disturba, cominciano le censure, i divieti, si mette in moto la spirale del silenzio.
Come spiegarsi altrimenti l’assoluto divieto di riprendere e diffondere pubblicamente l’avvenimento?
Come spiegarsi il silenzio tombale di tutti i nostri quotidiani?
Come spiegarsi l’atteggiamento della principale televisione regionale, che proprio il giorno dopo dava notizia con grande risalto e con tanto di servizio ed intervista, alla scoperta che, secondo loro, " porterà fuori dai confini della Sardegna la nostra cultura"….. Cosa? I Giganti? No, non sia mai! La scoperta,dopo ben 15 anni di ricerche sul campo, di un dipinto rinvenuto a Sanluri in cui c'è un viso di un personaggio che "rassomiglia" in modo incredibile a Raffello(sic)! Questo, secondo il servizio, sarebbe il grande patrimonio artistico sardo che, aggiunge un responsabile della sovrintendenza di Cagliari, è il chiaro esempio di attenzione dei Sardi agli artisti dell’epoca Rinascimentale italiani(ri-sic!).
Come spiegarsi tutto questo?
I Giganti fanno paura! I loro occhi, i loro archi, le loro spade…… Impassibili, imponenti, silenziosi…. Per migliaia di anni sotto la sabbia, per venti in uno scantinato!
Come ai loro tempi facevano tremare le Armate Fenice, Cartaginesi, Elleniche, Etrusche, Ittite, Persiane, Egizie, oggi fanno tremare teorie preconfezionate, accademici da salotto seduti da decenni su dispense intoccabili, fanno tremare i media che vorrebbero i Sardi “attenti agli artisti dell’epoca rinascimentale italiani” e basta!
Per cui che rimangano in un museo, a pezzettini, e meno se ne parla, meglio è! Perchè ricercare la verità storica, quando la menzogna è così comoda?
Gli americani si sono inventati il Far West per crearsi una storia commune, una coscienza…… I Sardi la storia ce l’hanno già sotto i piedi! Una storia ricca e millenaria!
Eppure la rifiutano! Preferiscono affidarla agli altri, preferiscono non toccare nulla…. Come se facendolo risvegliassero un mostro, come se l’ira di qualche Dio si abbattesse su di loro al solo dubbio che si, effettivamente, tanto leggeri, per dirla con Sergio Atzeni, non eravamo!
I Giganti fanno paura e a quanto pare, nel loro silenzio imponente, continueranno a farla!
Marcu Ozzanu
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