Il Gruppo Consiliare dei Democratici di Sinistra ha presentato nella seduta del Consiglio Provinciale di Sassari di giovedì 9 novembre, un’interrogazione urgente sul controllo ambientale e sulla situazione reale dell’inquinamento nel territorio e delle acque del nord ovest della Sardegna, con riferimento specifico all’area di interesse nazionale di Porto Torres.



L’interrogazione, illustrata dal capogruppo Alba Canu, ha insistito sulla necessità di conoscere quali siano le reali situazioni di pericolo riportate dai diversi documenti resi noti dalla stampa locale e quali i risultati delle analisi in possesso della Provincia di Sassari. Tale urgente chiarimento è richiesto anche in seguito alle indagini che la magistratura ha avviato sulle responsabilità del grave degrado dell’area, con particolare riferimento alla situazione del sito di Minciaredda e alla rilevazione della diossina negli organismi viventi marini.



L’interrogazione ha sottolineato che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, nella Conferenza di servizi decisoria del 30 agosto, dalla quale è scaturito il documento di analisi della situazione e le prescrizioni per le imprese dell’area industriale, ha lanciato, a tutti i soggetti titolari di responsabilità politiche, un segnale di allarme soprattutto per la compromissione della stessa catena alimentare con gli immaginabili effetti sulla salute dei cittadini.



Effetti per altro già resi noti dalla rivista dell’Associazione Italiana di epidemiologia, suppl. 1 del Gennaio/febbraio 2006, che ha pubblicato l’indagine “Ambiente e salute nelle aree a rischio della Sardegna” : indagine voluta dall’assessore regionale alla Sanità, nella quale sono contenuti dati impressionanti rispetto all’incidenza delle malattie tumorali nelle aree a rischio, tra le quali Porto Torres. Il registro dei tumori della ASL 1 di Sassari completa il quadro con la segnalazione di percentuali più alte della media dei casi di tumore nella popolazione maschile di Porto Torres.



Il Gruppo Ds ha sollecitato, pertanto, la necessità della promozione di un quadro di riferimento, pubblico e coordinato, per la realizzazione di un efficace ed obiettivo sistema di controllo dello stato di inquinamento dell’ambiente, anche marino, presente nel territorio del nord ovest della Sardegna e di monitoraggio costante delle emissioni prodotte nell’area industriale di Porto Torres e Fiume Santo: promozione già richiesta dai DS alla Presidente e alla Giunta in una mozione del settembre 2005. 



L’interrogazione è stata avanzata anche per conoscere in quale modo e con quali mezzi e risorse umane la Provincia intende partecipare al tavolo attivato dall’assessorato Regionale alla Sanità in merito al controllo dell’inquinamento, e, soprattutto, se l’esecutivo intende assumere, nel territorio della Provincia di Sassari, un ruolo di riferimento e di guida per l’insieme delle problematiche ambientali e di quelle sanitarie conseguenti ad un sistema “ambiente” degradato, inquinato e, stando alle cronache e ai documenti, a rischio di collasso, dove anche la catena alimentare è stata intaccata, così come affermato dal Verbale della Commissione ministeriale. 



Il Gruppo dei DS ha chiesto alla Giunta e alla Presidente come intendono operare affinché le aziende interessate dalle prescrizioni contenute nel verbale della Conferenza di Servizi decisoria del Ministero dell’Ambiente ottemperino alle precise e reiterate indicazioni per attività di arginamento e risanamento dell’inquinamento che, in molti casi, erano già più volte contenute nei verbali delle precedenti Conferenze.



I Consiglieri dei Democratici di Sinistra hanno ribadito, infine, che la Provincia di Sassari debba fare ogni possibile sforzo per informare, in modo chiaro e comprensibile, tutti i cittadini del territorio sulla preoccupante situazione sanitaria e ambientale esistente e sugli interventi che si stanno programmando a tutela della salute di tutti.



Il Capogruppo Ds

Alba Canu



Sassari 10 novembre 2006