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NOAS IN PRATZA

02/03/2007 
Il Cimitero aereo e nucleare di Ottana
Mario Carboni

La Piana d’Ottana dovrebbe trasformarsi in un gigantesca aeroporto per
far atterrare ( e non pi� decollare ) aerei da smantellare da tutto il
mondo.Un aeroporto del caro estinto volante per essere Primi in Europa
nei funerali aerei. Bisognerebbe chiedersi dopo aver domandato
inutilmente dove vanno a morire i passeri dove sino ad oggi andavano a
morire gli aerei e perch� si vuole che mestamente migrino in Sardegna
verso la pattumiera tecnologica del Mediterraneo sostituendo sempre nel
deserto la defunta cattedrale chimica con un cimitero aereo.Unico e
costante sarebbe il flusso dei soldi pubblici drenati dal solito furbo
imprenditore colonialista e mediati dall'immortale potere politico
statalista e compradore, al comando in Regione e nella Provincia
nuorese per incrementare il sottosviluppo. La proposta � criticabile
ampiamente da diversi punti di vista e ne anticipo alcuni. Ogni Boeing
747 contiene 1500 kg di uranio impoverito utilizzato per contrappesi di
superfici alari ed altri meccanismi. Cento (100) aerei smantellati in
un anno corrispondono a 150 tonnellate di uranio impoverito da smaltire
ad Ottana..e come? Sostanze radioattive sono utilizzate per gli
indicatori di livello di serbatoi ed altre attivit�. Liquidi
velenosissimi, metalli pesanti , veleni d’ogni tipo e di difficile
smaltimento sono presenti all'interno dei serbatoi, circuiti idraulici
e nelle strutture motoristiche ed informatiche. Ulteriore uranio
impoverito � utilizzato come contrappeso dei rotori di elicotteri e nei
giroscopi che naturalmente seguirebbero gli aeromobili ad ala fissa
nella demolizione ad Ottana. Dopo aver smantellato i giganti civili
dell'aria fuori servizio, compresa magari l'intera e pi� inquietante
flotta aerea ex sovietica, seguirebbero certamente gli aerei militari e
parti di missili, con tutto il loro presumibile carico di veleni
aggiuntivi derivanti da possibili attivit� belliche o addestrative. Se
veramente si trattasse come anticipato dai proponenti dell’unico
cimitero aereo europeo, � indubbio che sarebbe estremamente economico e
quasi obbligatorio inviare il maggior numero di defunti volanti ad
Ottana. Cementificata la Piana con un aeroporto del non ritorno,
costretti all’insonnia tutti gli abitanti per il rumore dei Jet
atterranti, rimarrebbero pochissimi posti di lavoro e il deposito di
inquinanti pericolosi e non smaltibili, da scaricare nel Tirso o
bruciati nel sovradimensionato termovalorizzatore previsto sempre ad
Ottana. Ma perchè ad Ottana lo sviluppo deve cominciare dal c… invece
che dalla bocca dell'economia? Questo � un mistero, ma che la Sardegna
si avvii ad essere la pattumiera del Mediterraneo � un fatto conclamato
ed aggravato dal disegno connivente di un ceto politico, sindacale ed
imprenditoriale ed ecocolonialista antisardo oggi al potere che si
agita per costruire muri di Berlino sotterranei intorno ai siti
industriali inquinati, imporre inceneritori ingiustificati, importare
ceneri d'acciaieria da ogni dove e che adesso propone lo
smantellamento delle aeromobili di mezzo mondo ad Ottana, un tempo
granaio di Sardegna.



Mario Carboni



Cagliari

18 gennaio


  




 

 
 
 

 

 
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