fonte:
http://www.paolopisu.com
Consiglio Regionale della Sardegna
XIII LEGISLATURA
Gruppo P.R.C. - Partito della Rifondazione Comunista
Al Presidente della Giunta Regionale della Sardegna On.le Renato Soru
SEDE
All'Assessore della Pubblica Istruzione On.le Maria Antonietta Mongiu
SEDE
Gentile Presidente, Gentile Assessore,
ho appreso con preoccupazione che alcuni ambienti accademici e giornalistici hanno preso di mira, in questi giorni, la politica linguistica regionale e, in particolare, lo standard giuridico della Regione Sardegna conosciuto con il nome di “Limba sarda comuna”. E' dai lontani Anni Settanta che mi occupo del problema e seguo dunque senza stupore il ripetersi di polemiche strumentali e, purtroppo, sempre uguali a se stesse. Credo che sia bene far chiarezza su alcune questioni di fondo. Sono completamente d'accordo con le Vostre scelte in fatto di lingua sarda e spero che vengano confermate e implementate.
E' necessario soprattutto che il Consiglio Regionale si occupi al più presto di una nuova legge di politica linguistica ormai necessaria per uscire dalla confusione tra lingua e cultura e tra glottologia e pianificazione linguistica. Il continuo polemizzare di alcuni accademici, da decenni impegnati contro ogni tentativo di ufficializzazione del sardo, certo non contribuisce a superare le difficoltà. Invece di intervenire nel dibattito con appropriato senso scientifico, mi pare che prevalga il lato ideologico, certo legittimo, ma non consono al ruolo e all'autorevolezza accademica che si vorrebbe rappresentare.
A questo proposito intendo testimoniare la mia personale solidarietà al Professor Roberto Bolognesi, che conosco dai tempi della comune militanza in Democrazia Proletaria Sarda, ricercatore associato dell'Università di Amsterdam, che tutti conoscono e stimano per la passione, l'impegno e la provata competenza. Essere bersaglio di insulti e attacchi personali certo rafforza la sua statura scientifica così come quella degli altri indefessi difensori della lingua messi alla berlina così ingiustamente. Apprendo inoltre con disappunto notizie di uso improprio, o addirittura di mancato uso, di fondi destinati all'università proprio per la valorizzazione della lingua sarda. Lei stessa, Assessore Mongiu, ha denunciato questi fatti all'interno dell'Osservatorio della Cultura e Lingua Sarda.
Annuncio fin d'ora che sarò al fianco dell'Assessore Mongiu in questa campagna di verità e moralizzazione e che presenterò un'interrogazione in Consiglio Regionale per conoscere questi fatti. Credo si tratti di una questione politicamente rilevante che merita attenzione. Il tentativo evidente di alcuni ambienti è quello di continuare a far credere che il sardo sia un coacervo di dialetti senza prestigio e i suoi paladini dei profittatori a caccia di carriere facili. Io la penso invece come Giovanni Lilliu, che indicò forse per primo la strada di una lingua ufficiale mediana, e ha dato a tutti un fulgido esempio di passione politica per la lingua e professionalità acquisita sul campo.
Cagliari, 16 luglio 2008
On.le Paolo Pisu
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