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NOAS

24/07/2006 
Tassa suntuŕria, tassa de soberania  

Finas Giorgio Bocca in su Espresso de custa chida at cumpresu ca sa tassa suntuŕria chi cheret ghetare Renato Soru subra sos italianos ricos chi ocupant sas costeras nostras est giusta. No l'ant cumpresu galu sardos medas chi sighint a pensare comente tzeracos e lechinos de sa cultura dominante italianista. Su Guvernu italianu, chi in custa fase est torrende a unu tzentralismu istremenadu contras a una Regione chi est provedende a ampulare sa conca, l'at cumpresu, mancari su ministru Lianzillotta chirchet de sarvare sa forma e de sarvare unu acňrdiu cun sa Presidčntzia de sa Regione. Totu depet čssere fatu in cunfromma sa Costitutzione, finas s'Istatutu Ispetziale nou in ue non si depet faeddare de "soberania". Ma si est unu istatutu uguale a s'ŕteru, chi no reconnoschet s'identidade de sa comunidade sarda, a ite serbit? 




fonte: www.regione.sardegna.it 


11:08 - Notizie AGI 
Sardegna: tasse lusso, giorgio bocca sta con soru 

(AGI) - Cagliari, 24 lug. - "In Sardegna tutti i record di impudenza sono stati battuti. Abbiamo ascoltato le proteste di padroni di barche lunghe 130 metri, di ville lussiose, di turisti come Silvio che in questi anni ha speso per la sua villa parecchie decine di miliardi. E che fanno i poveri della Sardegna? Fanno come gli operai occupati del Nord, stanno dalla parte dei ricchi perche' non vedono alcuna alternativa, perche' i ricchi non solo hanno difeso i loro interessi, ma hanno rivendicato il dominio sociale, si sono comportanti come padroni che non tollerano discipline e non pagano nessun pedaggio". E' del giornalista Giorgio Bocca sul settimanale "L'Espresso" quest'appassionata difesa delle tasse sul lusso imposte in Sardegna, su impulso del presidente della Regione Renato Soru, a carico di seconde case, yacht e aerei privati di non residenti che facciano scalo d'estate nell'isola.
"Il presidente della Regione deve aver fatto un ragionamento, ecco il suo errore, perfettamente logico", argomenta Bocca. "Questa borghesia italiana e straniera si e' installata nei luoghi piu' belli dell'isola, usa i servizi pubblici, recluta i lavoratori, fa delle speculazioni miliardarie e in cambio offre il mediocre spettacolo dei suoi costumi volgari, dei suoi club miliardari e delle sue feste cafonesche. Che almeno paghino una tassa di uso e di soggiorno, modestissima rispetto alle loro risorse, ma che almeno salvi la faccia della pubblica amministrazione, che almeno dimostri che non puo' fare nell'isola tutti i suoi porci comodi".
"Apriti cielo!", prosegue Bocca nella rubrica "L'antitaliano". "Il cavalier Silvio Berlusconi, e ti pareva, ha dato il via a una campagna mediatica sulle sue sei o sette televisioni, contro il regime comunista che invece di combattere la poverta' combatte la ricchezza, allontanando i turisti a vantaggio della Corsica o della Costa Azzurra".(AGI) 
Red-



10:58 - Notizie AGI Sardegna: tasse lusso, ricetta lanzillotta per salvarle (AGI) - Cagliari, 24 lug. - Per salvare dal ricorso del governo le cosiddette "tasse sul lusso" su yacht, aerei privati e seconde case di non residenti, la Sardegna deve modificare la legge che le ha istituite, altrimenti il Consiglio dei ministri insistera' con il chiamare in causa la Corte costituzionale. In un'intervista al quotidiano "La Nuova Sardegna" il ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, manda oggi, giornata della visita nell'isola del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, un messaggio chiaro al presidente della Regione Renato Soru, pur riconoscendo che il loro rapporto e' stato "sempre improntato al massimo della collaborazione".
"Bisogna percorrere la strada dell'imposta ambientale, sull'uso del territorio. In questo caso una soluzione si puo' trovare", suggerisce Lanzillotta, a proposito delle contestate imposte regionali, accusate di confliggere con il principio di uguaglianza dell'articolo 3 della Costituzione e con quello tributario del divieto di doppia imposizione. "I diritti della Regione debbono essere coerenti con la Costituzione", sottolinea il ministro, riconoscendo quello d'imposizione fiscale contenuto nello statuto sardo. "Non possono confliggere con la Carta fondamentale in mancanza di norme cogenti e dettagliate sul federalismo fiscale".
Lanzillotta ha confermato l'intenzione del governo di rilanciare l'intesa Stato-Regione del 1999, "dopo averla integrata e attualizzata", sottolineando che attraverso quest'accordo passa la vertenza delle entrate fiscali. Quanto alla vertenza sul passaggio alla Sardegna di beni demaniali non piu' utilizzati dallo Stato, come previsto dallo statuto sardo, Lanzillotta ha definito "fondato" l'argomento che "sara' trattato, su mia proposta, nella prossima riunione del Consiglio dei ministri". L'esponente della Margherita ha infine preannunciato una visita in Sardegna, "convinta come sono che il rapporto personale con gli amministratori locali e' essenziale, se veramente si vuole apprezzare la dimensione dei problemi e l'esatta portata delle esigenze.(AGI) 
Red-

 



 

 
 
 

 

 
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