LA COMMISSIONE COMUNICAZIONE DELLA FILOLOGICA SUL CONTRATTO RAI: “DOCUMENTO OFFENSIVO”
INTANTO È PARTITA UN’INIZIATIVA TRASVERSALE PER FARE RICORSO AL TAR

Si è appena insediata la nuova Commissione comunicazione della Società Filologica Friulana: Giuseppe Mariuz è stato rieletto presidente, segretario è Elio Varutti, gli altri membri sono Anna Bogaro, Anna Casasola, Renato Cracina, Elisa Michelut, Christian Romanini, Sonia Sicco.

Corso di friulano sulla web-tv della Regione, corso e.learning, trasmissioni in collaborazione con la Rai e con emittenti private, produzione e diffusione dei cartoni “Omenuts” e la redazione della pagina “Marilenghe” sul Messaggero Veneto hanno costituito gli argomenti principali della prima seduta, durante la quale la commissione ha voluto prendere subito posizione rispetto al nuovo contratto di servizio tra la Rai e il Ministero delle Comunicazioni. Ecco il comunicato stampa che ha diramato: 



Il contratto di servizio sottoscritto dal ministro Gentiloni e dal presidente della Rai Petruccioli è un insulto alle minoranze linguistiche, perchè non solo rimanda alla solita commissione “all'italiana” la questione della strutture periferiche che dovrebbero seguire le minoranze ma per quanto riguarda le garanzie per le lingue minoritarie questo documento è addirittura offensivo, vista l'assoluta mancanza di indicazioni precise e concrete in merito ai livelli minimi di tutela previsti non solo dalle norme dello Stato italiano (legge n. 482 del 1999 e D.P.R. n. 345 del 2001), ma addirittura dall'Unione europea. Il servizio radiotelevisivo è un settore strategico per la tutela della marilenghe e quello pubblico non può ignorare in maniera così sfacciata i diritti linguistici del popolo friulano.

Questo comportamento è aggravato dal fatto che il presidente del Cda RAI Petruccioli, quando nel 2003 era presidente della Commissione parlamentare bicamerale di vigilanza sulla RAI, aveva garantito il massimo impegno per l'attuazione della 482/99 e lo stesso ministro Gentiloni, a luglio 2006, appena insediatosi, aveva rassicurato e ribadito tale impegno.

La Società Filologica Friulana sta valutando quali iniziative intraprendere per quanto di sua competenza, e per il momento condivide l'iniziativa che enti e associazioni stanno portando avanti contro questo contratto di servizio, inclusi i possibili ricorsi (al TAR, ndr) e la richiesta di incontrare i presidenti di Camera e Senato per denunciare questa grave situazione.



L’iniziativa di enti e associazioni cui si riferisce la commissione SFF è quella nata nella sede del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” lunedì 16 aprile 2007, la quale ha coinvolto il rettore dell’Università di Udine, Furio Honsell, il presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo, con il dirigente responsabile per il settore della cultura e delle identità storico-linguistiche William Cisilino, il sindaco di Udine, Sergio Cecotti, il vicario generale dell’Arcidiocesi, mons. Giulio Gherbezza, il direttore della Vita Cattolica, Ezio Gosgnach, il presidente dell’Arlef, Lorenzo Fabbro, alcuni rappresentanti dei Comitati 482 e Per il rilancio e l’autonomia del Friuli, tra cui l’on. Arnaldo Baracetti, Carlo Puppo, Geremia Gomboso e Giovanni Biasatti. Hanno appoggiato l’iniziativa anche il presidente della Provincia di Pordenone, Elio De Anna, e di Gorizia, Enrico Gherghetta.


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