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19/09/2005 Sèberos de sa Retza - www.sassarisera.org

Provas tènnicas de àera natzionalitària



MANINCHEDDA AL CONGRESSO PSDAZ FA UN APPELLO PER UN POLO AUTONOMISTA 
Data: 17/09/05 


La proposta di Maninchedda, invitato nella sua veste di presidente della prima commissione dal segretario provinciale uscente Paolo Mureddu, non e' apprezzata dal segretario nazionale Giacomo Sanna..... 


CONGRESSO PSDAZ: MANINCHEDDA, APPELLO PER POLO AUTONOMISTA
Un appello a lavorare a "un grande polo autonomista che abbia dimensioni tali da rompere l'attuale situazione politica e possa rappresentare una scelta elettorale diversa, credibile e forte" e' stato lanciato stamattina dall'ex consigliere regionale di Progetto Sardegna, Paolo Maninchedda, durante il congresso provinciale del Psd'Az riunito per eleggere il nuovo consiglio federale. "Non credo", ha detto, "alle forze del 3% che non servono, ma lavoro a un'area autonomista del 10-15%".
La proposta di Maninchedda, invitato nella sua veste di presidente della prima commissione dal segretario provinciale uscente Paolo Mureddu, non e' apprezzata dal segretario nazionale Giacomo Sanna che, con i giornalisti, ha espresso un giudizio severo. "La battaglia per il riequilibrio dei poteri fra esecutivo e Consiglio - ha detto - io l'ho combattuta sin dall'inizio. Adesso non posso santificare Maninchedda. Chi e' diventato schiavo dell'imprenditore di turno non merita tappeti rossi". Sanna ha poi aggiunto che "Maninchedda, assieme a me, e' stato un membro fondatore dell'Assemblea costituente, ma poi ha cambiato repentinamente idea da quando e' diventato consigliere regionale". 

La presenza di Maninchedda ha suscitato un incidente diplomatico fra il segretario nazionale e quello provinciale, protagonisti di un battibecco a margine dei lavori del congresso. Sanna ha infatti definito "un'anomalia" la presenza dell'ex esponente di Progetto Sardegna sottolineando che "ai congressi si invitano i rappresentanti delle forze politiche, non i singoli".
Quanto alle modalita' di riscrittura dello Statuto, durante il suo intervento Maninchedda ha espresso parole di apertura nei confronti della proposta Sardista, definita "non banale", e si e' impegnato a lavorarci in Consiglio regionale chiedendo ai sardisti "di essere generosi". "Non sto chiedendo di entrare nel Partito sardista", ha detto ancora Maninchedda, "ma sto dicendo di fare un grande Partito Sardo d'Azione".




GIACOMO SANNA REPLICA A PAOLO MANINCHEDDA. IL SENNO DI POI 
Data: 17/09/05 




Il numero uno dei sardisti ha inoltre chiesto chiarezza sul progetto di sviluppo per la Sardegna e specificato che, in vista delle politiche, la trattativa per eventuali alleanze dovra' avvenire con i leader nazionali dei partiti dell'Unione.... 


CONGRESSO PSDAZ: SANNA REPLICA A MANINCHEDDA
Intervento con una durissima premessa che si conclude con l'invito a Paolo Maninchedda a entrare nel Psdaz alle condizioni dettate dal partito che sembrano escludere la possibilita' di un'alleanza su basi paritarie con l'aggregazione politica che sembra fare perno sulla figura dell'ex consigliere di Progetto Sardegna che dopo l'uscita dal movimento fondato da Soru ha costituito il gruppo consiliare Fas. Il segretario nazionale Giacomo Sanna ha replicato all'appello a dare vita a un grande polo autonomista lanciato dall'ex di Progetto Sardegna, invitato a prendere la parola dal segretario provinciale uscente Paolo Mureddu.
Sanna ha ricordato il fallimento di "Sardegna Libera", il percorso elettorale comune intrapreso da Psd'Az e centrosinistra poi arenatosi prima delle elezioni regionali del 2004 che portarono alla vittoria il centrosinistra guidato da Soru: "Altri l'hanno abbandonato, non noi". 

Su Maninchedda Sanna ha temperato il giudizio severo che in mattinata aveva espresso con i giornalisti, per lui ha speso parole di simpatia personale ("lo stimo, con lui ho un ottimo rapporto"), ma ha ammesso di essere contrariato per la sua presenza ("ai congressi si invitano rappresentanti dei partiti mentre Paolo rappresenta se stesso"). Sanna gli ha rinfacciato le scelte di inizio legislatura: "Da subito noi abbiamo denunciato il rischio di commistioni fra il ruolo della Giunta regionale e quello del Consiglio. Gli altri lo sapevano come lo sapevamo noi ma hanno fatto finta di non vedere prendendosi i benefici". 

Il segretario nazionale del Psdaz poi bocciato l'attuale legislatura sul fronte delle riforme affermando che "la prima cosa che si e' fatta e' stata mettere da parte la madre di tutte le riforme, cioe' l'assemblea costituente", da sempre cavallo di battaglia dei sardisti.

"Ricordo - ha aggiunto Sanna - che sulla Costituente Paolo Maninchedda era sulle nostre posizioni ma poi ha cambiato idea". Quanto all'apertura sul tema fatta da Maninchedda, il segretario del Psd'Az ha detto di saper benissimo che la strada "non e' percorribile perche' Ds e Margherita sono contrari". Dopo avere indicato le priorita' del Psd'Az (battaglia per le servitu' militari che non sia solo "mediatica" e "non passi per la via della rivendicazione da cui non si ricava nulla" e continuita' territoriale per le persone e le merci), Sanna ha criticato l'assenza di confronto con il centosinistra. Il numero uno dei sardisti ha inoltre chiesto chiarezza sul progetto di sviluppo per la Sardegna e specificato che, in vista delle politiche, la trattativa per eventuali alleanze dovra' avvenire con i leader nazionali dei partiti dell'Unione. Infine, Sanna ha detto di non credere piu' nella strada del grande partito autonomista e ha invitato Maninchedda "a viaggiare insieme a noi per costruire l'alternativa in tempi molto brevi".












A segus