© LimbaSarda 2004

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

04/09/2004 Novas bonas dae sa Germania

Ismanniat sa cannaca "Sardinnia"

de Giuanne Masala e Titus Gast

La collana SARDÌNNIA si propone di richiamare l'attenzione su opere di studiosi e intellettuali contemporanei, prevalentemente di lingua tedesca e provenienti dalle discipline scientifiche più svariate, che abbiano dedicato parte dei loro studi alla Sardegna. I curatori della collana ritengono che l'isola possa dare un contributo non secondario alla multiforme crescita culturale del vecchio continente europeo. In questo modo la collana SARDÌNNIA desidera presentare ai lettori una delle più antiche e originali lingue e culture romanze nelle sue più diverse sfaccettature e stimolare nel contempo la discussione in atto sulle cosiddette lingue e culture meno diffuse. 

Volume 1 Felix Karlinger, Studien zur Ethnomusikologie und Volksliteratur Sardiniens, Stuttgart 2003, 250 pagine, 6 fotografie, 2 illustrazioni e 12 notazioni musicali, ISBN: 3-8330-0472-X. 

Ciò che in senso speciale è musica sarda può in senso traslato valere come musica della civiltà occidentale, come fonte primordiale di quel retaggio dal quale furono alimentati molti secoli di storia musicale europea. Ciò che qualche ignorante deride come primitivo e barbaro, ciò che qualche sardo stesso solo con un po' di vergogna scopre davanti al forestiero, perché egli crede che la sua musica sia troppo semplice, appartiene in realtà a quel substrato comune dal cui seno uscirono tutti i grandi e famosi compositori del nostro continente, dal Palestrina a Verdi, da Orlando di Lasso a Mozart, Beethoven, Wagner" (F. Karlinger). La prima parte del presente volume - che inaugura la nuova collana in lingua tedesca SARDÌNNIA curata dal Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze e dal Lettorato di Lingua e Civiltà Sarda dell'università di Stoccarda - contiene i più importanti scritti di Karlinger sull'etnomusicologia sarda. La parte fondamentale del volume consta di una serie di articoli e saggi dedicati alla prosa popolare isolana pubblicati dall'etnologo monacense negli anni sessanta e settanta del secolo scorso. Saggi sulla situazione del raccontare e sui narratori popolari completano la parte centrale del libro. Chiudono l'opera scritti sul teatro popolare sardo del XVIII secolo, su singolari aspetti etnologici della Sardegna e un articolo dedicato alla sua ricerca sul campo in Sardegna. 

Volume 2 Max Leopold Wagner, Reisebilder aus Sardinien, Stuttgart 2003, 186 pagine, 55 fotografie, ISBN: 3-8330-0744-3. 

Grazie alla borsa di studio di 4000 marchi (Döllinger-Stipendium) dell'università di Monaco, Max Leopold Wagner ebbe la possibilità di effettuare un soggiorno in Sardegna negli anni 1904, 1905, e 1906. Ne nacquero immagini di viaggio di grande importanza che videro la luce nel 1907-1908 sulla rivista di geografia Globus e che indubbiamente rappresentano alcuni dei resoconti di viaggio di più grande effetto finora scritti sull'isola sarda. A questi seguì un ulteriore contributo, Die Barbagia in Sardinien (La Barbagia in Sardegna), da lui pubblicato pochi anni dopo sulla rivista Deutsche Rundschau für Geographie. "Si tratta di una serie di articoli, che per il loro carattere non specialistico Wagner raramente citò nei suoi lavori successivi, e dunque sono poco noti, ma che, all'interno della sua produzione, costituiscono forse la fonte più interessante per ricostruire il suo atteggiamento nei confronti della Sardegna d'allora e per comprendere certi sviluppi successivi dei suoi studi sul sardo" (G. Paulis) 

Volume 3 Felix Karlinger, Das sardische Volkslied, Norderstedt 2004, 244 pagine, 19 fotografie, 20 illustrazioni e 23 notazioni musicali, ISBN: 3-8334-0459-0. 

Nella prefazione introduttiva alla sua tesi di abilitazione, inerente la canzone popolare sarda, Karlinger si prefigge l'obiettivo di "dimostrare come la canzone popolare sarda possieda così tante peculiarità proprie da doverle assegnare un grado di autonomia pari alla canzone popolare spagnola, catalana o portoghese, le quali non possono essere definite come generi musicali di un'unica forma iberica". (F. Karlinger). Das sardische Volkslied è una versione rielaborata dell'omonima tesi di abilitazione alla docenza che Felix Karlinger presentò nel 1954. È suddivisa in tre parti principali: Leben und Lied (vita e canzone), Landschaft und Lied (paesaggio e canzone) e Die Instrumente (gli strumenti musicali), tutte completate e corredate di notazioni musicali. L'elenco dei pezzi registrati in Sardegna nel 1955, purtroppo andati perduti per sempre, chiude il lavoro di uno dei più grandi Maestri della ricerca sul campo del ventesimo secolo. 

Volume 4 Max Leopold Wagner, Wörter Sachen Bilder Eindrücke: Sardinien 1925-1927, Norderstedt 2004 (hrsg. von G. Masala), 284 pagine, 100 fotografie inedite con didascalie bilingui (tedesco-sardo), 2 illustrazioni e 32 disegni, ISBN: 3-8334-0460-4. 

Dopo un lungo indugiare a causa delle malferme condizioni di salute e delle movimentate vicende politiche dell'epoca, Max Leopold Wagner accettò di recarsi in Sardegna nel novembre del 1925 allo scopo di effettuare le inchieste lessicali per l'Atlante Linguistico Italo-Svizzero. Fu così che tra il 1925 e il 1927 il linguista tedesco fece la spola tra la Sardegna e il Continente trattenendosi nell'isola per circa un anno. Con l'aiuto di un questionario di circa 2.000 vocaboli soggiornò, non sempre senza disagi, in 20 località dell'isola intervistando diverse decine di informatori locali. Il presente volume contiene la descrizione del carattere degli informatori e le condizioni generali della rilevazione, le osservazioni fonetiche al questionario, foto e schizzi con relativi commenti, nonché alcune impressioni personali della sua esperienza nella Sardegna di allora commentate dal linguista svizzero Karl Heinimann. In questo modo Max Leopold Wagner lascia in eredità ai sardi materiali linguistico-etnografici nonché etnologici rimasti finora inediti e sicuramente tra i più significativi per riscoprire la Sardegna degli anni Venti del secolo scorso. 

Giuanne Masala e Titus Gast www.sardinnia.de

A segus