La collana SARDÌNNIA si propone di richiamare l'attenzione su opere di
studiosi e intellettuali contemporanei, prevalentemente di lingua tedesca e
provenienti dalle discipline scientifiche più svariate, che abbiano dedicato
parte dei loro studi alla Sardegna. I curatori della collana ritengono che
l'isola possa dare un contributo non secondario alla multiforme crescita
culturale del vecchio continente europeo. In questo modo la collana
SARDÌNNIA desidera presentare ai lettori una delle più antiche e originali
lingue e culture romanze nelle sue più diverse sfaccettature e stimolare nel
contempo la discussione in atto sulle cosiddette lingue e culture meno
diffuse.
Volume 1
Felix Karlinger, Studien zur Ethnomusikologie und Volksliteratur Sardiniens,
Stuttgart 2003,
250 pagine, 6 fotografie, 2 illustrazioni e 12 notazioni musicali, ISBN:
3-8330-0472-X.
Ciò che in senso speciale è musica sarda può in senso traslato valere come
musica della civiltà occidentale, come fonte primordiale di quel retaggio
dal quale furono alimentati molti secoli di storia musicale europea. Ciò che
qualche ignorante deride come primitivo e barbaro, ciò che qualche sardo
stesso solo con un po' di vergogna scopre davanti al forestiero, perché egli
crede che la sua musica sia troppo semplice, appartiene in realtà a quel
substrato comune dal cui seno uscirono tutti i grandi e famosi compositori
del nostro continente, dal Palestrina a Verdi, da Orlando di Lasso a Mozart,
Beethoven, Wagner" (F. Karlinger). La prima parte del presente volume - che
inaugura la nuova collana in lingua tedesca SARDÌNNIA curata dal
Dipartimento di Lingue e Letterature Romanze e dal Lettorato di Lingua e
Civiltà Sarda dell'università di Stoccarda - contiene i più importanti
scritti di Karlinger sull'etnomusicologia sarda. La parte fondamentale del
volume consta di una serie di articoli e saggi dedicati alla prosa popolare
isolana pubblicati dall'etnologo monacense negli anni sessanta e settanta
del secolo scorso. Saggi sulla situazione del raccontare e sui narratori
popolari completano la parte centrale del libro. Chiudono l'opera scritti
sul teatro popolare sardo del XVIII secolo, su singolari aspetti etnologici
della Sardegna e un articolo dedicato alla sua ricerca sul campo in
Sardegna.
Volume 2
Max Leopold Wagner, Reisebilder aus Sardinien, Stuttgart 2003, 186 pagine,
55 fotografie,
ISBN: 3-8330-0744-3.
Grazie alla borsa di studio di 4000 marchi (Döllinger-Stipendium)
dell'università di Monaco, Max Leopold Wagner ebbe la possibilità di
effettuare un soggiorno in Sardegna negli anni 1904, 1905, e 1906. Ne
nacquero immagini di viaggio di grande importanza che videro la luce nel
1907-1908 sulla rivista di geografia Globus e che indubbiamente
rappresentano alcuni dei resoconti di viaggio di più grande effetto finora
scritti sull'isola sarda. A questi seguì un ulteriore contributo, Die
Barbagia in Sardinien (La Barbagia in Sardegna), da lui pubblicato pochi
anni dopo sulla rivista Deutsche Rundschau für Geographie. "Si tratta di una
serie di articoli, che per il loro carattere non specialistico Wagner
raramente citò nei suoi lavori successivi, e dunque sono poco noti, ma che,
all'interno della sua produzione, costituiscono forse la fonte più
interessante per ricostruire il suo atteggiamento nei confronti della
Sardegna d'allora e per comprendere certi sviluppi successivi dei suoi studi
sul sardo" (G. Paulis)
Volume 3
Felix Karlinger, Das sardische Volkslied, Norderstedt 2004, 244 pagine, 19
fotografie,
20 illustrazioni e 23 notazioni musicali, ISBN: 3-8334-0459-0.
Nella prefazione introduttiva alla sua tesi di abilitazione, inerente la
canzone popolare sarda, Karlinger si prefigge l'obiettivo di "dimostrare
come la canzone popolare sarda possieda così tante peculiarità proprie da
doverle assegnare un grado di autonomia pari alla canzone popolare spagnola,
catalana o portoghese, le quali non possono essere definite come generi
musicali di un'unica forma iberica". (F. Karlinger). Das sardische Volkslied
è una versione rielaborata dell'omonima tesi di abilitazione alla docenza
che Felix Karlinger presentò nel 1954. È suddivisa in tre parti principali:
Leben und Lied (vita e canzone), Landschaft und Lied (paesaggio e canzone) e
Die Instrumente (gli strumenti musicali), tutte completate e corredate di
notazioni musicali. L'elenco dei pezzi registrati in Sardegna nel 1955,
purtroppo andati perduti per sempre, chiude il lavoro di uno dei più grandi
Maestri della ricerca sul campo del ventesimo secolo.
Volume 4
Max Leopold Wagner, Wörter Sachen Bilder Eindrücke: Sardinien 1925-1927,
Norderstedt 2004 (hrsg. von G. Masala), 284 pagine, 100 fotografie inedite
con didascalie bilingui (tedesco-sardo),
2 illustrazioni e 32 disegni, ISBN: 3-8334-0460-4.
Dopo un lungo indugiare a causa delle malferme condizioni di salute e delle
movimentate vicende politiche dell'epoca, Max Leopold Wagner accettò di
recarsi in Sardegna nel novembre del 1925 allo scopo di effettuare le
inchieste lessicali per l'Atlante Linguistico Italo-Svizzero. Fu così che
tra il 1925 e il 1927 il linguista tedesco fece la spola tra la Sardegna e
il Continente trattenendosi nell'isola per circa un anno. Con l'aiuto di un
questionario di circa 2.000 vocaboli soggiornò, non sempre senza disagi, in
20 località dell'isola intervistando diverse decine di informatori locali.
Il presente volume contiene la descrizione del carattere degli informatori e
le condizioni generali della rilevazione, le osservazioni fonetiche al
questionario, foto e schizzi con relativi commenti, nonché alcune
impressioni personali della sua esperienza nella Sardegna di allora
commentate dal linguista svizzero Karl Heinimann. In questo modo Max Leopold
Wagner lascia in eredità ai sardi materiali linguistico-etnografici nonché
etnologici rimasti finora inediti e sicuramente tra i più significativi per
riscoprire la Sardegna degli anni Venti del secolo scorso.