Dopo la Rassegna primaverile Note a Margine 2004 che ha visto in cartellone realtà regionali e locali, si apre per la terza volta consecutiva, a partire dall' 8 ottobre, la Rassegna Teatrale ADDOBIOS 2004 che vedrà la partecipazione di compagnie del continente che daranno vita ad un ciclo di 7 appuntamenti, presso la Sala Bocheteatro di Via Congiu Pes 6 - in Nuoro, diventata ormai un punto di riferimento per il pubblico che vuole trascorrere una serata diversa, in un ambiente intimo, davanti al piccolo palcoscenico di Bocheteatro.
La Rassegna ADDOBIOS 2004 quest'anno fa parte del circuito LA SARDEGNA DEI TEATRI, nata dall'alleanza sancita fra i Cada die Teatro di Cagliari, il Bocheteatro di Nuoro ed il Teatro del Sottosuolo di Carbonia. Gli stessi spettacoli, seppur in date diverse, verranno rappresentati anche a Cagliari e a Carbonia.
L'organizzazione della Rassegna è curata da Pj Gambioli dell'Associazione Culturale Janas di Nuoro, mentre la direzione artistica è a cura dell'attore-regista Giovanni Carroni.
Per ulteriori informazioni si può visitare il sito www.bocheteatro.it o il sito web.tiscali.it/janas.teatro
Vi ricordiamo che, visto il ridotto numero di posti disponibili, per ogni spettacolo è necessaria la prenotazione telefonando allo 0784/20.30.60.
Il costo dei biglietti è di 6 euro, il costo della tessera annuale (obbligatoria) è di euro 3, l'abbonamento è di 35 €.
Cordiali saluti
Pj Gambioli
Qui di seguito tutti gli appuntamenti della Rassegna:
Stagione teatrale
ADDOBIOS 2004 Nuoro
Venerdì 8 ottobre h.21.00 - SALA BOCHETEATRO
Armamaxa – FOGGIA
braccianti: la memoria che resta
Di e con: Enrico Messina Micaela Sapienza
“Era la stagione delle lotte contadine, dell’occupazione delle terre, della Riforma Agraria. L’entusiasmo e il dolore dello scontro. E subito dopo il sapore amaro di una sconfitta inattesa, perché la riforma era stentata, parziale, stravolta. E la terra ottenuta non bastava, bisognava partire, andare via. I cortei di contadini a cavallo, fanfare in testa e bandiere in mano, lasciavano un po’ alla volta il posto alle lunghe file di emigranti nelle stzioni. I treni per le fabbriche: Torino, Milano, la Svizzera, la Germania.. il paradiso”.
Qual è il senso di raccontare la memoria oggi? Perché la voce dei braccianti di cinquant’anni fa ci parla oggi come fosse cronaca? Se è vero che “noi siamo ciò che ricordiamo e ciò che dimentichiamo” allora il lavoro della terra, le memorie, la quotidianità dei bracianti sono una presenza costante, tracce e segni di un passato ansioso di futuro.
disegno luci
Venerdì 15 ottobre h.21.00 SALA BOCHETEATRO
COMPAGNIA: Cantieri Teatrali Koreja - Lecce
VIA
di Fabrizio Saccomanno e Stefano De Santis
con Fabrizio Saccomanno e Cristina Mileti
Il lavoro parte dai nomi delle strade di un qualsiasi paese salentino e si perde nei tanti percorsi che il raccontare stesso crea, fino a divenire la narrazione di una migrazione esemplare: l’Italia del dopoguerra, gli accordi tra la nascente Repubblica Italiana e il Belgio, le miniere di carbone e soprattutto Marcinelle. In scena due sedie, un lampadario e due attori. Storia di un mondo semplice: in superficie le vie, che si perdono nei vicoli e nelle corti, sotto terra le gallerie, che si rimpiccioliscono in cunicoli alti anche solo trenta centimetri. E poi i vagoni di un treno che portano uomini lontano dalla propria terra e, altrove, portano fuori dalla terra quel carbone che, nei racconti dei minatori un Dio furioso ha creato rivoltando il mondo sottosopra.
Venerdì 22 ottobre h.21.00 SALA BOCHETEATRO
COMPAGNIA: CSS Udine- Friuli Venezia Giulia
SPETTACOLO: Pasolini, Pasolini!
Di e con Paolo Mazzarelli
Pasolini, Pasolini! non è uno spettacolo che vuole mettere in scena Pasolini, né la sua incalcolabile eredità artistica e politica. Pasolini ha già vissuto e ci ha già lasciato tutto quanto un uomo può lasciare per essere ricordato.
Ecco perché di lui, dei suoi testi, in scena non c’è traccia. Ci saranno invece dei personaggi che parleranno a lui, con lui, contro di lui, per lui..
a parlare ci sarà, con voce poetica, anche un uomo “straniero”, che avrà da raccontare la sua notte, le sue confuse idee politiche, le sue fragilità e il suo riscatto, che si consuma nella necessità di sacrificare sempre e solo se stesso, per amore.
Pisolini. E' evocato, giudicato, cercato, offeso, amato, ma rimane sullo sfondo. In un paese abitato e guidato da figure sempre più losche. Dove anche chi cerca di opporsi alla generale barbarie si scopre troppo spesso incapace di quella forza , quella credibilità, quella vitalità assolute che hanno animato la figura di P.P.Pasolini.
Venerdì 29 ottobre h.21.00 SALA BOCHETEATRO
Cada die teatro
Di e con Giancarlo Biffi, regia Mauro Mou e Silvestro Ziccardi
Los locos del Calvario
I ninos de la calle, la chiesa del Calvario, il Mercato Oriental di Managua, Francisco e i suoi fratelli, Chiara e i suoi figli, vicende che si fanno storie, paure e angosce; desiderio d’amore, bisogno di amare. Ricordo i giorni a Managua stretto ai ragazzi lungo i viottoli del Mercato Oriental, ricordo le parole, gli odori, i colori; ricordo i miei pensieri di allora: “Sed ovessi mettere in scena un San Francesco è da qui che avrebbe senso partire”. In quei visi vedevo “i poverelli di Assisi”, che scalzi e laceri continuavano imperterriti a mortificare una carne che del precedente splendore serbava ben poco. Nulla di ciò che viene narrato nel lavoro teatrale è frutto di fantasia, tutto è spietatamente reale. Quei ragazzi di cui parlo esistono, hanno gli stessi nomi, gli stessi volti, la medesima gioia e l’identica disperazione raccontata, così come sono vicende realmente accadute quelle che si dipanano nello scorrere delle parole. Francisco, Chiara, i suoi compagni esistono “non visti”, “non voluti” nelle stradine del Mercato Oriental, io li ho incontrati e non posso non parlarne. Sono obbligato a farlo.
Venerdì 5 novembre h .21.00 SALA BOCHETEATRO
Teatro Club
Nati in casa
di
Giuliana Musso e Massimo Somaglino
con
Giuliana Musso
regia
Massimo Somaglino
Si nasceva in casa, una volta. Nei paesi c’era una donna che faceva partorire le donne. La “comare”, la chiamavano, era la levatrice, l’ostetrica insomma.
Nati in casa racconta la storia di una donna che fu levatrice in un paese di provincia di un nord-est italiano ancora rurale.
Storia tutta al femminile, dunque, storia di una dedizione costante e quasi sommessa al destino di una gente, che dura una vita e che non si risolve mai in un unico eroico gesto ma che rivoluziona il mondo dal di dentro, piano piano. Infatti questa vicenda non si trova nei libri di storia ma nel ricordo delle persone. L’abbiamo raccolta attraverso tante interviste e disegnata tracciando linee semplici tra un aneddoto e l’altro, memorie di fatti eccezionali solo per chi li vive. Eventi straordinari di vita quotidiana. O eventi quotidiani di una vita straordinaria. Come nascere.
Venerdì 12 novembre h. 21.00 SALA BOCHETEATRO
COMPAGNIA Blanca - MASSA CARRARA
Dedicato a Silvia Baraldini – “cinquecentoquattromilionicinquecentosettantaseimila”
Con Sandra Garuglieri, regia Virginia Martini
Silvia Baraldini viene arrestata a New York nel 1982 con le accuse di concorso in evasione e rapina a mano armata. Due anni dopo la Giustizia americana al condanna a quarant’anni di reclusione; equivalgono a cinquecentoquattromilionicinquecentosettantaseimila e.. secondi, da cui è tratto il titolo pensato per lo spettacolo dedicato a Silvia, scritto e diretto da Virginia Martini, autrice di una ricostruzione dettagliatissima, sostenuta da una narrazione equilibrata, armonica e serrata. Il ritorno è quello di una progressione lenta ma inesorabile, priva di uno sblocco liberatorio o una soluzione definitiva. Interprete unica è Sandra Garuglieri che spazia dal comico all’ironico e al tragico. Tra silenzi drammaturgici assordanti, non meno determinanti della voce, l’attrice rievoca quei muri di omertà che proteggono oscure ragioni di stato calpestando le più elementari libertà delle persone. Lo spettacolo è una sorta di orazione civile che si snoda fra ingiustizie reiterate e colpi di scena. È una storia di diritti negati dai risvolti grotteschi, la tragedia di una realtà spinta alle estreme conseguenze.
Giovedì 19 novembre h.21.00 - SALA BOCHETEATRO
COMPAGNIA: Teatro Minimo - Bergamo
Francesco di terra e di vento
Con Andrea Cereda, Manuel Gregna, Massimiliano Zanellati, regia di Umberto Zanoletti
Tre attori, qualche volta narratori, che raccontano Francesco. Un Francesco forse un po’ distante dall’iconografia tradizionale, ma presuntuosamente nostro. “nostro” perché l’abbiamo vissuto interiormente, emotivamente, dopo essercelo fatto raccontare da altri, anche da Assisi. Stupore, diffidenza, sorpresa, passione: questi diversi atteggiamenti hanno contraddistinto la nostra difficile ricerca. Più volte ci siamo trovati di fronte a quest’uomo, alla sua proposta e alla sua sofferenza a chiederci mille perché. Su di lui e su di noi. Abbiamo iniziato a scambiarci alcune perplessità, le stesse degli abitanti di Assisi nel 1200, ma non ci siamo voluti fermare lì. Abbiamo immaginato e capito la paterna disperazione di Bernardone, umiliato e sconfitto in piazza ad Assisi. Con fatica abbiamo immaginato Chiara e Francesco che parlano d’amore, di un amore eterno.