Caro Sotziu Limba Sarda, ti faccio i complimenti per il bel convegno alla casa dello studente, e per gli interventi in un ottimo sardo!
Mi sembra che voi abbiate centrato il problema: il nuovo governo regionale, con l'elezione diretta del presidente, ha un'autorevolezza ed un potere reale che nessun altro governo ha mai avuto. Ha dunque tutte le carte in regola per avviare una vera politica linguistica. D'altronde, era nel loro programma elettorale!
Ma sinora Presidente ed Assessora non hanno battuto colpo. Forse è ancora presto, ma se il buon giorno si vede dal mattino...
Ma qui entriamo in campo noi, appassionati, cultori, patrioti. Dobbiamo cercare di fare pressione sul governo e sul parlamento regionale perchè la questione della lingua abbia il seguito che merita, dobbiamo far capire ai politici che la politica linguistica può creare consenso vasto.
Ma per creare questo consenso noi dobbiamo trasmettere ai nostri concittadini l'alto valore culturale e perfino economico della lingua sarda. Dobbiamo far passare l'idea che la lingua sarda non è solo questione di pastori e contadini poveri e semianalfabeti (con tutto il rispetto), ma riguarda la letteratura, la scienza giuridica e amministativa, la storia. Insomma, non è un museo delle tradizioni contadine dei bei tempi che furono, ma è alta cultura, è modernità, è sviluppo. Usare la lingua sarda deve diventare un fattore di prestigio e non di emarginazione sociale!
Vi ringrazio e vi saluto
A nois bieri.
Mauro Podda
