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29/11/2005 Initziativas culturales

Palestina: unu natzionalismu chi agradat a sa Manca italianista


Una chida intregada a su problema de reconnoschimentu natzionale de sos palestinesos chi sunt dae tempus meda in chirca de si fàere unu istadu pro contu insoro.
Proite, pro s'intellighentzia italianista custu movimentu natzionalista tenet deretu de citadinantzia e àteros nono? Sa resposta a chi leghet. 




COMUNICATO STAMPA e Programma

Oggetto: settimana sulla Palestina
Convegno internazionale, Sassari 28 novembre - 1 dicembre 2005 "Palestina-Tra occupazione, resistenza e democrazia, verso una pace giusta"

Si apre a Sassari, lunedì 28 novembre alle ore 17:00 presso il Padiglione dell'Artigianato, una quattro-giorni di iniziative di
sensibilizzazione, informazione e approfondimento dal titolo:
"Palestina, tra occupazione, resistenza e democrazia, verso una pacegiusta".

L'iniziativa è organizzata dall'Arci provinciale di Sassari
e dal Movimento Omosessuale Sardo in collaborazione con l'Arci nazionale e Queer for Peace, e intende analizzare gli effetti reali dell'occupazione sulla società civile e sui suoi tentativi di ribellarsi alle dinamiche di violenza e oppressione. Siamo abituati a parlare di Palestina attraverso la dimensione geopolitica del conflitto, limitandoci al puro piano politico-militare, in cui i rapporti di causa-effetto tengono conto solo delle dinamiche di violenza e potere proprie di categorie del pensiero dominate dallo stato di guerra permanente. Gli effetti del conflitto sono invece molto
più profondi della distruzione e della violenza fisica e penetrano nel profondo le culture, le relazioni e l'identità stessa dei popoli come dei singoli individui. Troppo spesso 
il popolo palestinese è mediaticamente rappresentato dalla risposta militare di alcuni gruppi alla violenza dell'occupazione israeliana, così come, specularmene, la
società israeliana viene confusa con il suo esercito di oppressione e con le politiche del suo governo. E' proprio 
questo uno degli aspetti più drammatici dell'occupazione: la totale assenza di spazi di espressione per tutti quegli aspetti della vita che fuoriescono dallo scontro militare relegando in secondo piano non solo i bisogni primari,
come casa, assistenza sanitaria, scuola, cultura, ma 
soprattutto quelli più profondamente sociali come i percorsi di realizzazione e autodeterminazione individuali che partono dalle relazioni tra i generi e dal diritto ll'orientamento sessuale.
Si è quindi pensato di sviluppare i temi in oggetto attraverso tre dibattiti che potessero rendere conto delle trasformazioni in atto da altrettanti angoli di visuale non convenzionali, con autorevoli rappresentanti di organizzazioni sociali palestinesi e israeliane, italiane e sarde, protagoniste di questa importante fase storica di transizione. Tutto all'interno di uno spazio cittadino, il Padiglione dell'artigianato ai giardini pubblici, che sempre più spesso viene ormai utilizzato ancheper iniziative di questo tipo.

Lunedì 28 novembre si affronterà il tema delle prospettive di rinascita democratica attraverso l'impegno della società civile, che sempre più sta assumendo il ruolo di motore
del cambiamento sociale e politico. Se ne parlerà con Jamal Zakout, leader del Palestinian peace coalition, e con Zvi Schuldiner, docente israeliano e rappresentante del Commitment for peace and social justice, noto in Italia per i suoi articoli ne Il Manifesto sulla situazione nel Medio Oriente. Il quadro generale sulla base del diritto
internazionale e l'impegno dell'associazionismo italiano saranno i temi affrontati, rispettivamente, da Paolo Fois, docente all'Università di Sassari, e da Paolo Beni, presidente nazionale dell'Arci.
Il dibattito previsto per martedì 29 rappresenta una tappa nel percorso delle contraddizioni che il tema della sessualità sviluppa sia in Palestina che nei Paesi occidentali. Sarà la prima volta che un esponente del nuovissimo Palestinian gay outreach, di Ramallah, nella West Bank, esce allo scoperto per confrontarsi sulla situazione di gay e lesbiche nei territori, stretti fra la violenza dell'occupazione e la
morsa del fondamentalismo. Questo gruppo, stadio pre-embrionale di un movimento di liberazione omosessuale, nasce grazie ai contatti instaurati alcuni anni fa durante la prima missione di Queer for Peace e al sostegno di 
diversi esponenti dell'associazionismo e del fronte democratico palestinese. Si affronterà l'argomento, oltre che con Obied Allah, con Liad Kantorowicz, esponente dell'israeliano Queeruption, Titti De Simone, deputata al Parlamento e Silvia Stilli, settore progettazione dell'Arci naz.
L'incontro di giovedì 1 dicembre sulla resistenza 
delle donne all'occupazione ed alla deriva fondamentalista,
vuole sottolineare come la visione occidentale, fornitaci da mass media maschili e militarizzati, di una società compatta in una dimensione jihadista dello scontro, è quanto di più strumentale alla politica imperialista e lontano dalla realtà. Ne parlerà Maha Nassar, leader del Union of palestinian women committees, Nadia Tamra, rappresentante del Medical relief civil society, Luisa Morgantini, parlamentare europeo e tra le ispiratrici del movimento Donne in Nero, Raffaella Bolini, responsabile delle politiche internazionali dell'Arci, Mariangela Pedditzi e Silvia Pilia, rappresentanti, rispettivamente,dell'associazione Sardegna-Palestina e di Andala.
La giornata di mercoledì 30 sarà completamente dedicata ai film e ai documentari, alcuni dei quali diventati oramai molto famosi, altri autoprodotti nelle innumerevoli spedizioni in Medio Oriente. Tutti volti a completare un percorso di conoscenza e di sensibilizzazione che ha nel racconto filmico un importante veicolo di diffusione.
La realizzazione di queste giornate è stata resa possibile grazie all'impegno volontario di tanti e al contributo del Comune e della Provincia di Sassari e della Presidenza del Consiglio Regionale.

ARCI Sassari e Movimento Omosessuale Sardo
in collaborazione con ARCI Nazionale e Queer for Peace

PROGRAMMA
Convegno internazionale, Sassari 28 novembre - 1 dicembre 2005 - "Palestina-Tra occupazione, resistenza e democrazia, verso una pace giusta"

Lunedì 28 novembre 2005, ore 17:00

Padiglione dell'artigianato, giardini pubblici
" Prospettive di rinascita democratica, l'impegno della società civile"

Saluti:
Gianfranco Ganau, Sindaco di Sassari
Alessandra Giudici, Presidente Provincia Sassari
Giacomo Spissu, Presidente Consiglio Regionale della
Sardegna

Relatori:
Jamal Zakout - Palestinian Peace Coalition, Gaza
Zvi Schuldiner - Docente israeliano - Commitment for Peace and Social Justice
Paolo Beni, presidente nazionale Arci
Paolo Fois, docente diritto internazionale, Università di Sassari

Coordina:
Franco Uda, presidente provinciale Arci

Martedì 29 novembre 2005, ore 17:00

Padiglione dell'artigianato, giardini pubblici
"Prospettive di liberazione sessuale nella lotta per l'indipendenza"

"Diritto all'orientamento sessuale e all'identità di genere sotto l'occupazione militare"

Presentazione del video:
-Queer for Peace, appunti dalla Palestina-

Relatori:
Obied Allah, Palestinian Gay outreach, Ramallah
Liad Kantorowicz, Queeruption, Tel Aviv
Titti De Simone, deputata Parlamento Italiano
Silvia Stilli, settore progettazione coordinamento internazionali Arci
Renato Bussarello, AntagonismoGay, Bologna
Cristian Loiacono, Queer for Peace, Torino

Coordina:
Massimo Mele,Movimento Omosessuale Sardo (QfP)

Mercoledì 30 novembre 2005

Padiglione dell'artigianato, giardini pubblici

Cinema e documenti


Ore 18:00 - Omaggio a Pasolini
Sopralluoghi in Palestina per "Il Vangelo secondo Matteo",
di Pier Paolo Pasolini, 52' (1964, Italia)


Ore 19:00 -Viaggio in Palestina e Israele - Agosto 2005,
di Marisa Manno, 40' (2005, Italia)

Ore 20:00 - Democracy isn't built on demonstrators bodies,
di David Massey, 32' (2004, Israele)

-War lab/Laboratorio di guerra,
di Monica Maurer, 21' (Germania)

Ore 21,00 - Ticket to Jerusalem,
di Rashid Masharawi, 84' (2002 Olanda/Palestina),
con Ghassan Abbas, Areen Omary, George Ibrahim,
Reem Ilo

Giovedì 1 dicembre 2005, ore 17:00

Padiglione dell'artigianato, giardini pubblici

"Occupazione e fondamentalismo: la resistenza delle donne"

Relatrici:
Maha Nassar, Union of Palestinian Women Committees, Ramallah
Nadia Tamra, Medical Relief Civil Society,Ramallah
Luisa Morgantini, Parlamentare Europeo - Donne in Nero
Raffaella Bolini, responsabile politiche internazionali Arci
Mariangela Pedditzi, ass. Amicizia Sardegna-Palestina, Cagliari
Silvia Pilia, Andala, Sassari

Coordina:
Franca Puggioni, Arci Sassari

Al termine del dibattito proiezione del video:
Women in Struggle, di Buthina Canaan Khoury - Palestina, 2004

Si ringrazia:
Comune di Sassari - Provincia di Sassari - Regione Autonoma della Sardegna, Presidenza del Consiglio - I.S.O.L.A.

Info tel 079219024 -
3473078697


sinnalau dae Alba Canu

A segus