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15/11/2005 Itàlia furona

Sa Css est cun Soru



OGGETTO: Rinnovo sostegno della Confederazione Sindacale Sarda alle Istituzioni Sarde
Per la Vertenza Stato/Regione Autonoma della Sardegna sulle Entrate. 


La Confederazione Sindacale Sarda rinnova il proprio sostegno al Presidente della Regione Sarda on. Renato Soru ed al Presidente del Consiglio Regionale on. Giacomo Spissu per la nota Vertenza sulle Entrate perché venga rispettato dallo Stato l’art.8 e 13 dello Statuto Sardo.
Il 27 ottobre 2005 la CSS era presente all’Assemblea Unitaria di Cagliari, dove i Rappresentanti delle massime Istituzioni Sarde, i Gruppi Consiliari, i Partiti, le Forze sociali e datoriali hanno dato prova di unità e coesione nel rivendicare dallo Stato - nel pieno rispetto del dettame costituzionale - il versamento nelle casse della Regione Sardegna dei sette decimi dell’intero ammontare delle tasse che i sardi puntualmente pagano.
Diversamente è avvenuto l’8 di novembre a Roma, dove il Governo ha operato un vero e proprio sgarbo Istituzionale, trattando con le sole parti sociali e datoriali una materia di competenza della Regione Sarda nelle persone delle legittime rappresentanze istituzionali che sono rimaste alla porta. Non è solo e soltanto nel poco che hanno ottenuto le parti trattanti che si appunta la nostra critica, ma nelle modalità e forme con cui questa trattativa si è svolta e nel fatto, abbastanza frequente in Italia almeno dal 1991, che si da alle parti sindacali e datoriali potere di rappresentanza generale - in questo caso dell’intero popolo sardo - quando la loro rappresentanza, seppure rilevante, non è assolutamente esaustiva del pluralismo sindacale e sociale oggi esistente.
Nel tavolo per esempio mancava la CSS, i Sindacati di base e tutti i Sindacati Autonomi che pure sono presenti in Sardegna in numero significativo e importante, mancavano le rappresentanze del Terzo Settore, delle Fondazioni e Associazioni culturali musicali e artistiche, mancavano soprattutto i Rappresentanti delle Istituzioni sarde che avevano chiesto sostegno e che invece, sbagliando, si è inteso in buona fede surrogare, forse per incomprensioni o per carenza di comunicazione o per cattiva abitudine o, nella peggiore delle ipotesi, per delirio di onnipotenza.
La Confederazione Sindacale Sarda richiama tutti alla unità e coesione su una vertenza che è e deve restare dell’intero popolo sardo, che ha abbastanza sofferto discriminazioni e ingiustizie e la cui aspirazione è avere una classe politica che lo rappresenti in Europa e nel mondo con tutta la sua cultura, lingua e identità e con le ricchezze della sua specialità, prima fra tutte quella di sapersi governare e fare, avendo ciò che gli spetta di diritto né di più né di meno per poter essere pari nei diritti e nei doveri ad altri popoli europei che vivono la condizione di insularità, riconosciuta dall’UE come specialità.
Se la Vertenza sulle Entrate resterà unitaria, ci aiuterà a capire anche dove si è storicamente sbagliato, avendo avuto in Sardegna Governi di Centro, di Destra e di Sinistra, avendo avuto Sottosegretari sardi al Tesoro, Relatori al Bilancio, Ministri e Parlamentari che non possono certo dire di essersi distratti da ciò che spettava alla Sardegna e soprattutto questa vertenza ci servirà per rimettere a posto le disastratte finanze della nostra Regione per poi subito ripartire con un Grande Piano di Sviluppo al cui centro devono stare i Sardi e la Sardegna con l’obiettivo di maggior lavoro, benessere, ricchezza e tanta felicità. Si,perché l’aspirazione alla felicità è un diritto universale.
Con l’augurio di lavorare insieme e collaborare.

Cordialità 

Il Segretario Generale della CSS
Dr. Giacomo Meloni


A segus