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09/11/2004 Polìtica limbistìcas e culturales 

"Cinema e limba? Devent tucare paris!"

Cinema e Identidade. Ite at fatu sa Regione? Fortzis galu pagu, ma calchi cosa l'amus jai otenta. Di fatis, in su mese de triulas 2003 sa Giunta Regionale chi fit in carriga aiat aprovadu una delibera de contribbutos favore de chie cheriat fàghere pellìculas. In custos
provvedimentos, pro sa prima bia, est istadu posta una mentzione chi su guvernu regionale si impignaiat a amparare innantis de sas àteras sas opera chi esserent postu in campu sa limba e s'identidade de sa Sardigna gai comente est prevèdida in sas lezes 26 e 482. Narat di fatis s'atu chi : < Importanti sono stati anche in questi ultimi anni i risultati delle produzioni cinematografiche ottenuti dal punto di vista del recupero, valorizzazione e diffusione della lingua sarda e mirate a far conoscere la cultura dell'identità. Pertanto nell'attuazione di codesta misura, in attesa che si giunga all'approvazione di una legge regionale di settore, l'Assessorato tiene conto dell'implicito legame che lega la produzione cinematografica con i principi ispiratori e le norme della legge regionale n. 26 del 1997 e con la legge statale n. 482 del 1999, entrambe riferite alla valorizzazione della lingua sarda. L'Assessorato infatti valuterà con favore i progetti cinematografici che rappresenteranno con efficacia e originalità l'identità bilingue e biculturale della Sardegna . >. In cussu matessi annu s'est mandadu innantis su prozetu de Commissione de Pèlliculas, chi diat èssere un'isportellu pro ghiare e amparare totu s'atividade cinematografica chi si faghet in Sardigna. Como s'assessoradu de s'Imparu Pùbricu est torradu a supra de argumentu nende zustamente chi si cheret potentziare s'isportellu pro registas sardos e nono. Si paret una cosa pretzisa, ma cherimus s'atentzione de s'opinione pùbrica e de sos letore pro vigilare chi non si fatant passos a segus pro s'amparu de sas pelliculas inue si faeddat in limba, a vantagiu mancari de autores de foras chi impreana sa Sardigna solu comente unu set. Ponimus innoghe sos criterios de amparu mentovados (cun su proveddimentu de printzipiu a favore de sas produtziones in limba) e su comunicau de s'assessoradu (pigau a imprestidu dae www.godotnews.it) bessidu pagas dies a como cun sos printzipios novos. Isperamus chi s'amparu de sa limba podat agattare favore finztas in sos guvernantes noos. 


a) delibera de criterios de finantziamentos a pellìculas 

Oggetto: L.R. 29/04/2003, n. 3, art. 13 comma 6 lettera B - Contributi per la produzione di opere cinematografiche. Approvazione dei criteri e modalità di concessione dei contributi, ai sensi dell'art. 19 della L.R. 22/08/1990, n. 40.
L'Assessore Regionale della Pubblica Istruzione on. Beniamino Scarpa riferisce che la Giunta Regionale nella seduta del 17 dicembre 2002 ha deliberato l'istituzione dello Sportello Film Commission avente lo scopo di promozione del territorio nonché sostenere ed attirare nella nostra isola produzioni cinematografiche ed audiovisive nazionali ed internazionali.
A tale riguardo l'Assessore puntualizza che nell'ambito della L.R. 3/2003 - art. 13 comma 6 lettera B - è autorizzata nell'anno 2003 la spesa di euro 516.000 (Cap. 11337 - UPB 11069), per la concessione di contributi fino alla misura del 70% delle spese per la produzione di opere cinematografiche prevalentemente ambientate in Sardegna. I contributi sono concessi ai titolari della proprietà intellettuale delle opere finanziate, compatibilmente con la disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato.
Per dare attuazione a tale disposizione normativa è necessario deliberare da parte della Giunta Regionale i criteri e le modalità, secondo quanto previsto dall'articolo 19 della L.R. 40/1990.
Innanzi tutto occorre definire l'oggetto degli interventi regionali. A tale riguardo, per opera cinematografica si intende lo spettacolo di qualsiasi durata realizzato su supporti di qualsiasi natura, a carattere narrativo, documentaristico o di reportage, destinato a promuovere e diffondere la conoscenza della Sardegna nei suoi molteplici aspetti culturali, antropologici, linguistici, storico e sociali, senza pregiudizio alcuno della libertà di espressione, destinato al pubblico, prioritariamente nella sala cinematografica, dal titolare dei diritti di utilizzazione.
Importanti sono stati anche in questi ultimi anni i risultati delle produzioni cinematografiche ottenuti dal punto di vista del recupero, valorizzazione e diffusione della lingua sarda e mirate a far conoscere la cultura dell'identità. Pertanto nell'attuazione di codesta misura, in attesa che si giunga all'approvazione di una legge regionale di settore, l'Assessorato tiene conto dell'implicito legame che lega la produzione cinematografica con i principi ispiratori e le norme della legge regionale n. 26 del 1997 e con la legge statale n. 482 del 1999, entrambe riferite alla valorizzazione della lingua sarda. L'Assessorato infatti valuterà con favore i progetti cinematografici che rappresenteranno con efficacia e originalità l'identità bilingue e biculturale della Sardegna.
Per la realizzazione di tali opere, i finanziamenti potranno essere destinati ai seguenti soggetti:
1) Regista o autore sardo di cortometraggi, lungometraggi e opere filmiche che presentino requisiti di idoneità tecnica, qualità artistica e culturale;
2) Società di produzione cinematografica titolare dei diritti di utilizzazione dell'opera che dichiara di voler utilizzare servizi tecnici di supporto alla produzione, risorse umane ed altri servizi (affitto auto e roulotte, affitto costumi, affitto elicotteri, agenzie di viaggio, vitto, soggiorno etc.) presenti nel territorio regionale.
Per accedere alle sovvenzioni regionali, i richiedenti sopraccitati dovranno allegare per ogni singolo progetto: soggetto, cast tecnico e artistico, bilancio preventivo, curriculum degli autori registi e della società di produzione, secondo la modulistica che sarà resa disponibile anche sul sito internet della Regione.
Ai fini dell'ammissione ai benefici previsti dalla norma sopraccitata sarà data particolare attenzione alle opere che possano garantire una circuitazione effettiva sia di natura televisiva, in chiaro o criptata, nonché cinematografica, via internet, editoriale o di edicola nei formati VHS o DVD. Alla circuitazione via internet sono ammesse solo le opere prime di autori esordienti limitatamente alla tipologia del cortometraggio. 
Illustrando i requisiti oggettivi di ammissibilità ai sostegni pubblici, dovranno essere prese in considerazione opere con le seguenti componenti artistiche e tecniche:
a) lungometraggi e mediometraggi purché presentino oltre che adeguati requisiti di idoneità tecnica, qualità artistiche, culturali o spettacolari, qualità che saranno valutate anche con l'ausilio di specifiche consulenze convenzionate con l'Assessorato, di supporto per le attività culturali;
b) cortometraggi a contenuto narrativo o documentaristico, con esclusione di quelle con finalità anche parzialmente pubblicitarie, di durata inferiore a 45 minuti purché presentino requisiti di idoneità tecnica, qualità artistica, culturale o spettacolare, qualità che saranno valutate anche con l'ausilio di specifiche consulenze convenzionate con l'Assessorato, di supporto per le attività culturali.
L'Assessore ricorda, inoltre, che l'articolo in oggetto stabilisce che la misura contributiva può essere concessa nella misura massima del 70%, misura che egli propone sia assegnata per la realizzazione di cortometraggi, in considerazione di privilegiare l'incentivo a favore delle produzioni locali, per aiutare, in tal modo, eventuali nuovi talenti, favorendone l'espressione delle potenzialità cinematografiche o documentaristiche.
Con riferimento ai fabbisogni finanziari nel caso di limitate disponibilità di bilancio, l'Assessore propone di assegnare la misura contributiva massima (70%) ai registi, autori sardi del soggetto e della sceneggiatura delle opere cinematografiche, indicati come tali nel Pubblico Registro per la Cinematografia, riducendo proporzionalmente il sostegno ai registi italiani ed internazionali nel caso l'istanza sia inoltrata da società di produzione.
Proseguendo, l'Assessore sottolinea che la norma prevede la compatibilità con la disciplina comunitaria in materia di aiuti di stato e propone, conseguentemente, che i benefici non superino, in un triennio, il limite "De Minimis" pari a 100.000 Euro per ciascuna opera filmica.
Passando ad illustrare la tipologia delle spese ammissibili, quale che sia il soggetto beneficiario, egli propone che debbano essere così individuate:
1) Spese per servizi tecnici di supporto alla produzione;
2) Spese per risorse umane specializzate stabilmente presenti nel territorio regionale (attori e attrici residenti e operanti stabilmente in Sardegna, addetto al casting, addetto stampa, aiuto regia, attrezzista, autista, comparse, costumista truccatore, sarta, operatore di ripresa film e video, agenzie modelli etc.);
3) Spese per servizi vari, affitti e noleggi (auto e roulotte, costumi, camerini, bagni e cucine mobili, catering e servizi di ristorazione, comunicazioni cellulari, elicotteri, gru e ascensori, riprese fotografiche aeree, servizi idrici e ripristino pulizia strade, servizi di location, sorveglianza, veicoli d'epoca e limousine, soggiorno hotel, agenzie assicurative, agenzie di viaggio etc.);
4) Acquisto materiale di consumo.
Per accedere ai benefici, gli interessati dovranno inoltrare istanza in duplice copia, di cui l'originale in bollo, entro 20 giorni dalla pubblicazione della presente deliberazione sul BURAS e sul sito internet della Regione, pubblicazione della quale sarà data notizia attraverso gli organi di stampa, secondo le seguenti modalità:
a) Indicazione della ragione sociale e/o dati anagrafici(nel caso di registi od autori), sede, partita IVA o codice fiscale, nome del responsabile (per le società di produzione cinematografica e audiovisiva), numero telefonico e fax;
b) Accurata relazione tecnica che illustri, in modo chiaro, esaustivo e dettagliato i contenuti e le modalità di organizzazione dell'opera filmica (soggetto o sceneggiatura), specificando se trattasi di cortometraggio, mediometraggio o lungometraggio; 
c) Preventivo controfirmato dal richiedente, da cui risulti il quadro complessivo delle spese inerenti la produzione dell'opera filmica nonché i tempi di realizzazione;
d) Dichiarazione sostitutiva atto di notorietà che attesta la volontà della società di produzione di utilizzare servizi tecnici e risorse umane presenti nel territorio regionale per la produzione dell'opera filmica.
I contributi saranno erogati successivamente all'assunzione del relativo impegno di spesa da parte della Ragioneria regionale a seguito di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà resa a sottoscritta dal responsabile, su modello predisposto dall'Assessorato, da cui risultino le spese sostenute a fronte dell'importo deliberato, secondo i contenuti e le modalità previste nell'istanza inoltrata, allegando il master della produzione su pellicola, betacam o DVD.
Il richiedente potrà ricevere un anticipo del 50% del contributo, dietro stipula di polizza fidejussoria con società assicuratrice iscritta ai registri ISVAP, il saldo sarà liquidato, a seguito della presentazione della dichiarazione sostitutiva sopra richiamata.
Le spese dovranno essere sostenute entro 12 mesi dall'assunzione da parte dell'Amministrazione del relativo impegno di spesa.
La Giunta
- Visto l'art. 26 comma 16 della L.R. 7 del 22 aprile 2002;
- Visto l'art.19 della L.R. 22 agosto 1990, n. 40;
- Sentita la relazione dell'Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport;
- Vista l'attestazione di legittimità sottoscritta da Direttore Generale dell'Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport;
Delibera
- di approvare i criteri e le direttive di concessione dei contributi in oggetto e l'allegata modulistica.

Letto, confermato e sottoscrittoIL DIRETTORE GENERALEF.to Duranti p.IL PRESIDENTEF.to Masala

b) comunicau de s'assessoradu de s'imparu pùbblicu de pagas dies a como leau dae www.godotnews.it


Mercoledì3 Novembre 2004 



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Una nota della Giunta regionale 
UNA NUOVA 'FILM COMMISSION' PROMUOVE IL CINEMA IN SARDEGNA 


L'assessore regionale alla cultura Elisabetta Pilia propone di rilanciare lo sportello di servizi già esistente, ma non pienamente operativo per le scarse risorse. Con il disegno di legge finanziaria 2005, la Giunta progetta un intervento riorganizzativo e di impulso del settore cinematografico. Pubblichiamo integralmente il comunicato che accompagna la delibera approvata ieri.


Un regista all'opera 


Per anni la nostra isola, ricca di scenari e panorami per ambientazioni di film o spot, è stata disinvoltamente usata come set cinematografico senza nessun controllo e senza nessuna ricaduta economica duratura, anche a causa dell’assenza di specifici riferimenti normativi e di strutture operative.
Oggi l’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e Sport intende intervenire in questo settore e dare stimolo e coordinamento alla produzione cinematografica interna ed esterna da realizzarsi nella nostra isola, perché il cinema in Sardegna, fatto da sardi e da non sardi, diventi risorsa produttiva e occasione di crescita e confronto culturale. 

Il primo intervento è l’impulso dato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore Elisabetta Pilia, alla Film Commission, sportello già esistente presso la regione ma finora privo di risorse e di azione. Questo istituto, invece, è operativo in diverse regioni italiane, spesso con ottimi risultati come in Piemonte, e ha il compito di attirare sul territorio produzioni cinematografiche dall’esterno, offrendo loro servizi di tipo amministrativo e tecnico-logistico. Ma compito della Film Commission è soprattutto esercitare una funzione di orientamento rispetto ai processi organizzativi e produttivi che si possono innescare nel settore, costituendo un tramite tra operatori locali e società di produzione e creando insieme le condizioni di un indotto locale legato all’universo produttivo del cinema e degli audiovisivi.

A questo fine, la Giunta, su proposta dell’assessore Elisabetta Pilia, ha deciso di procedere, con il disegno di legge finanziaria per l’anno 2005, a una razionalizzazione delle azioni regionali a favore del cinema, con un intervento sia verso le opere di maggiore impegno produttivo sia di sostegno ai nuovi talenti e alla riprogettazione della Film Commission.
Entro l’anno, inoltre, l’Assessore della Pubblica Istruzione, di concerto con gli Assessori degli Enti locali, dell’Industria e del Turismo, convocherà una conferenza di servizi rivolta agli amministratori locali e aperta alle associazioni del commercio, del turismo e dei servizi per mettere a fuoco le agevolazioni che potranno essere offerte ai produttori che decidano di girare in Sardegna.

Ma il rilancio della Film Commission è solo un primo passo di un’azione di investimento di energie e risorse nel campo della cultura cinematografica, con la quale la regione si pone lo scopo di promuovere la cultura audiovisiva nel territorio regionale e mediterraneo, anche in collaborazione con gli altri uffici di Film Commission nazionali e con il ministero per i Beni e le Attività Culturali.

La Giunta regionale intende attirare risorse anche per indurre a un salto tecnologico le numerose e sparse aziende che lavorano in Sardegna nell’audiovisivo e nel multimediale e che saranno coinvolte dagli effetti positivi dell’attività della Film Commission.

Infine la Giunta investirà energie e risorse anche nel campo della cultura cinematografica di qualità, ponendo come obiettivo la creazione nella nostra isola di un polo di ricerca, di conservazione e di diffusione della cultura dell’immagine in movimento che utilizzi gli apporti degli enti e delle associazioni (dall’Umanitaria all’Istituto Etnografico) che hanno fatto crescere nei decenni passati l’interesse per il cinema in Sardegna.


R.God. 


I""""""""""""""""""""""IIIII


Isperamus chi siant mantesos sos amparos a sa limba !!!!!

A segus