© LimbaSarda 2004

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

04/03/2006 Politica

Palomba: nois cherimus limba, cultura e identidade


Cari Amici,
credo giusto che i lettori di diariulimba siano informati di quanto ho detto
al 1° Congresso regionale di Italia dei Valori-Rinascimento Sardo in merito
ai nostri rapporti con le espressioni della cultura sarda, anche in
previsione delle prossime elezioni politiche. Rammento che Italia dei Valori
é l'unico partito nazionale ad avere stretto un patto federativo con un
movimento sardo, Rinascimento Sardo, di cui rispetta profondamente
l'ispirazione etnica. Per questa ragione, da presidente della regione che ha
superato il divieto della corte costituzionale approvando la legge sulla
lingua e sulla cultura sarda, ho assunto il ruolo di coordinatore dapprima
di Rinascimento Sardo, con il quale abbiamo proposto ricorso straordinario
al Capo dello Stato contro l'indecente ordinanza Berlusconi sulle scorie
nucleari, poi di Italia dei Valori, apprezzandone il rispetto per l'identità
sarda (anche questo é un "valore" dell'Italia).
Trasmetto uno stralcio della mozione congressuale, anche se non scritta in
"limba"....

Un caro saluto.


Federico PALOMBA.


1° CONGRESSO REGIONALE DI
ITALIA DEI VALORI-RINASCIMENTO SARDO
QUESTIONE MORALE - EMERGENZA SOCIALE


Mozione congressuale di Federico PALOMBA
(stralcio sul rapporto con le forze che si ispirano alla cultura sarda)


"Noi guardiamo con rispetto a tutte le espressioni di cultura sardista, che
potrebbero vedere con favore la nostra formazione politica come l'unico caso
di partito nazionale federato con una realtà, come Rinascimento Sardo, che a
quella cultura si ispira e che Antonio Di Pietro, proponendo la federazione
tra queste forze, ha dimostrato di apprezzare e rispettare.

Ad esse ci lega una comune base etica ed etnica che farebbe divenire
naturale un'alleanza tra esse e noi. Noi vorremmo avere l'orgoglio di
contribuire all'elezione di un loro rappresentante nel Parlamento nazionale
ovvero poterne rappresentare le idealità. Tutto ciò avverrebbe nel segno
della condivisa visione del federalismo come solidale e rispettoso delle
identità dei popoli, nella tradizione dei grandi padri del sadismo e dell'autonomismo
da Bellieni a Lussu fino a Mario Melis.


Noi ci sentiamo profondamente vicini a quelle elaborazioni culturali basate
sulla convivenza tra identità e cosmopolitismo, tra diversità ed
integrazione, verso una multiculturalità fondata sul rispetto gli uni degli
altri, che è poi ciò che può salvaguardare tutte le identità.

Quelle forze e noi siamo lontani anni luce dall'antifederalismo separatista
ed egoista della lega di Borghezio e dalla idiozia antiislamica di
Calderoni, cui le doverose dimissioni non tolgono dalla coscienza (ammesso
che ce l'abbia) tante vite umane insieme al risveglio della barbarie. E lo
siamo anche da una "devolution" antimeridionalista ed antifederalista che
nega le autonomie appiattendone le diversità.

Noi abbiamo dichiarato generosamente la nostra disponibilità ad eleggere nel
Parlamento un esponente di quella cultura, anche per combattere insieme per
una concezione del federalismo rispettoso delle diversità ma solidale a
cominciare dall'affossamento della controriforma costituzionale leghista in
tema di devoluzione .

Ma se le contingenze non lo permettessero, noi chiediamo a quelle forze il
sostegno per poterne rappresentare la dignità presso il Parlamento
nazionale, con rispetto ma con tanta forza, prendendo l'impegno di mantenere
attraverso Rinascimento Sardo un collegamento con esse.

A segus