L’Amministrazione Penitenziaria, recependo le indicazioni contenute nella Legge 482/99, ha elaborato il Progetto “Sardegna”, sperimentazione inerente la “tutela delle minoranze linguistiche storiche”, attuata in due Uffici e sei Istituti Penitenziari sardi.
L’obiettivo è stato quello di realizzare una serie di iniziative (apertura di sportelli linguistici, stage formativo sperimentale per il personale penitenziario, traduzione di norme e regolamenti) connesse alla conoscenza ed alla diffusione della cultura e delle tradizioni delle minoranze linguistiche storiche e di favorire, al contempo, l’integrazione ed il reinserimento dei detenuti nel contesto sociale, economico e culturale di riferimento.
L’opportunità di estendere gli obiettivi di tutela delle minoranze linguistiche storiche anche all’ambito penitenziario in favore dei “cittadini sardi detenuti”, ha pertanto posto gli operatori penitenziari nella condizione di partecipare ad una discussione molto intensa nella realtà sarda e a confrontarsi con le istituzioni e le associazioni territoriali interessate alla questione sull’uso della lingua sarda.
Il Convegno Regionale è quindi l’occasione per divulgare i risultati ottenuti in Sardegna dall’Amministrazione Penitenziaria con le azioni e le attività attuate nelle proprie strutture periferiche, e per presentare i libri risultanti dalla traduzione delle norme penitenziarie in logudorese e campidanese. Non solo, attraverso il confronto col mondo politico, culturale e sociale, si intende effettuare una riflessione congiunta e complessiva del progetto nell’ottica di proseguire, migliorare, armonizzare gli interventi dell’istituzione carcere con altre esperienze realizzate nella società libera, perché sempre più l’Amministrazione Penitenziaria intende attuare i propri compiti istituzionali attraverso il coinvolgimento della comunità esterna all’azione rieducativa.