In libreria e in edicola il n. 14 di NAE, trimestrale di cultura diretto da Giuseppe Marci.
Tre interviste aprono le pagine del numero 14: la prima, a cura di Franca Ortu, ad Harald Weinrich, uno dei massimi filologi e studiosi di scienze umane, recentemente insignito della laurea honoris causa presso la Facoltà di Lingue di Cagliari. La seconda, di Maria Cristina Secci, al poeta e romanziere messicano Carlos Montemayor, interessato da sempre al recupero della tradizione orale del Messico e studioso della nuova letteratura scritta indigena. Infine, Giorgio Rimondi intervista Alfio Antichi, musicista e poeta siciliano che, «partendo dal mondo dell’oralità, della parola parlata, declamata e cantata è venuto lentamente avvicinandosi a quello della scrittura».
Questo numero comprende, inoltre, diversi saggi e articoli dedicati a Vincenzo Sulis, a cura di Massimo Arcangeli, Giuseppe Marci, Giulio Paulis, Nicola Gabriele.
Tra i saggi segnaliamo:
Gianfranco Petrillo, Jean-Marie Déguignet e Andrea Botto, contadini e scrittori: la cinquista della lingua;
Gian Pietro Storari, Identità narrate
Paolo Stellino, L’illusione del tempo: il tema dell’eternità in Borges e Nietzsche
Nella sezione poesia Simona Pilia introduce due brani inediti di un Sebastiano Satta giovane e innamorato: Fiorellin d’aglio e Lettera a Clorinda.
Per le ricerche:
Giuliana Della Valle, Cuba: un’isola di improvvisazione;
Gisa Dessì, La funzione sociale del canto;
Paolo Piu, Lo sciamanesimo nella mitologia nordica.
Immancabile una ricca sezione dedicata alle novità in libreria.
La rubrica random di Vanni Boni è invece dedicata alla letteratura postcoloniale del Pacifico.
Le opere che illustrano questo numero sono di Antonello Ottonello, a cui Alessandra Menesini dedica la rubrica arte.
Con preghiera di recensione.
Cordiali saluti
Carla Serra
Uff. Stampa CUEC
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