Le nuove opportunità per la tutela della lingua sarda
Il 30 aprile prossimo scadono i termini per la presentazione dei progetti per le richieste di finanziamento in base alla legge 482/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche. Le amministrazioni locali hanno quindi un’occasione da cogliere con entusiasmo sia per iniziare il percorso di valorizzazione del patrimonio linguistico sia per consolidare con ulteriori interventi, le attività già intraprese per la salvaguardia della lingua sarda.
La lingua sarda, il catalano e il tabarchino sono per le nostre Comunità e non solo, un patrimonio culturale fragilissimo che, come condiviso da molti, deve essere conosciuto, tutelato e promosso con ogni possibile mezzo e con scelte coraggiose, capaci di far realizzare importanti passi avanti alla difficile opera di conservazione e di rivitalizzazione della cultura linguistica della Sardegna.
In questo contesto si colloca la quanto mai opportuna sperimentazione voluta dal Presidente Renato Soru con la deliberazione n. 16/14 del 18 aprile scorso, completata dalle norme linguistiche per la lingua sarda scritta per l’uso burocratica, già nota come Limba Sarda Comuna. Una “lingua codice” che aiuterà non poco, l’uso ufficiale della lingua sarda nei testi amministrativi della Regione e, ci auguriamo, anche delle amministrazioni locali che hanno iniziato o intendono iniziare, un percorso virtuoso.
Dal 1997 con la legge regionale 26 e successivamente, nel 1999 con la legge nazionale 482 - entrambe agiscono sulla tutela e valorizzazione delle minoranze linguistiche - si è avviato, infatti, un percorso di azioni e interventi in ambito locale che, seppur con lentezza e con difficoltà, inizia a dare qualche frutto. Le opportunità offerte dalla legge hanno suscitato un crescente interesse da parte delle amministrazioni locali che vedono concretizzarsi la possibilità di trasformare le enunciazioni teoriche in interventi concreti e tangibili: si tratta di formazione linguistica per il personale, sportelli e uffici per l’uso e la divulgazione della lingua sarda, siti Web dedicati, centri di documentazione, prime sperimentazioni di modulistica in sardo e di scrittura burocratica bilingue sardo/italiano, e altro ancora lasciato alla lungimiranza e all’attenzione degli amministratori.
La testimonianza del crescente impegno degli amministratori per la tutela della lingua sarda sono i 142 progetti approvati con la 482/99 per l’annualità 2004/2005 che partiranno in questi giorni in tutta la Sardegna. Purtroppo, sono solo 16 i progetti delle amministrazioni locali del nord ovest che riceveranno i finanziamenti, un dato che deve far riflettere e deve stimolare a recuperare il tempo perduto nella conservazione di questo insostituibile patrimonio culturale nell’intero territorio della provincia di Sassari.