In Sardegna cantare a più voci è una pratica solitamente “riservata”, patrimonio di un insieme selezionato di esecutori e frutto di precisi iter di apprendistato. In particolare, nel caso delle due tipologie più rappresentative - quelle solitamente definite come canto “a tenore” e canto “a cuncordu” – essa assume i tratti di una sorta di ars polifonica : chi canta ha piena consapevolezza di ciò che fa, padroneggia un bagaglio di saperi scientemente acquisiti, rielaborandoli continuamente nei modi previsti dalla propria tradizione locale e nell’ambito del microcosmo di relazioni simboliche costituite dalla cultura del proprio paese (sa idda). Questa consapevolezza emerge in tutta evidenza nel discorrere dei cantori fra di loro e con sos istranzos (la gente di fuori, studiosi compresi): parlare con chi canta “a tenore” o “a cuncordu”, oltre ad essere sempre un gran bel piacere, è essenziale per conoscere a fondo la pratica vocale tradizionale e più in generale garantisce elementi di riflessione sulla cultura musicale di tradizione orale e su come essa concretamente venga vissuta in sas iddas.
Da ciò scaturisce il primo ciclo di cinque tavole rotonde intitolato “Discorrendo del cantare a più voci di Sardegna ” organizzato dal Conservatorio di Musica “Giovanni P. da Palestrina” di Cagliari in collaborazione con il Dipartimento di Studi Storici Geografici ed Artistici dell’Università di Cagliari. Ciascun incontro contempla la partecipazione di tre o quattro cantori provenienti da altrettanti paesi del centro-nord Sardegna ed attivi protagonisti della pratica esecutiva del canto “a tenore” o “a cuncordu”. Dopo un primo giro di interventi in cui ciascun cantore presenta brevemente se stesso e il repertorio del proprio paese, è prevista una discussione collettiva stimolata da domande ed interventi da parte del pubblico. Indirizzate agli studenti del corso triennale di Etnomusicologia del Conservatorio di Musica e della Facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari, le tavole rotonde sono aperte alla città.
Un incontro particolare sarà il terzo, il 14 maggio, al quale prenderanno parte più gruppi di “canto a tenore” e “a cuncordu” di Bortigali i quali affiancheranno la discussione all’esecuzione di esemplificazioni musicali dal vivo.