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20/05/2005 Seberis de imprenta - La Nuova 1.05.2005

Master e sinnaletica in limba sarda

de Pablo Sole

QUARTU. Master formativi di livello universitario, un ufficio della lingua
sarda con tre addetti, sito internet, applicazioni informatiche, segnaletica
bilingue, traduzioni di atti, servizi al cittadino in sardo: questi gli interventi
che prendono il via in questi giorni grazie ai centoquarantamila euro stanziati
nell?ambito dalla legge statale 482 del 99. Il piano è seguito dal settore
comunale Cultura e lingua sarda, che ha messo in piedi un progetto di recupero
e valorizzazione della ?limba? di ampio respiro. «Ripartiamo da qui - spiega
Giuseppe Corongiu, dirigente del settore e fondatore del primo sportello
linguistico in Sardegna nel 1999 proprio a Quartu - dopo qualche anno di
riflessione che però non è passato invano. Mentre tutti chiacchieravano e
proclamavano la difesa del sardo solo a parole, qualcuno ha continuato a
lavorare a testa bassa, incurante della indifferenza se non dell?ostilità
e dandosi da fare per trovare i soldi necessari». Il finanziamento giunge
dalla presidenza del Consiglio dei ministri e dal dipartimento Affari regionali,
con la preziosa mediazione del Servizio tutela e lingua sarda dell?assessorato
regionale della Pubblica istruzione e vedrà la partenza di due master di
formazione sperimentali realizzati in collaborazione con la facoltà di Lettere
e filosofia dell?università di Cagliari. Il primo dei due corsi di specializzazione
riguarda i funzionari della pubblica amministrazione che intendono studiare
e perferzionarsi nell?applicazione della lingua sarda, mentre il secondo
è riservato a diplomati e laureati che intendano migliorarsi nella traduzione
in sardo. Per quanto riguarda le materie di studio impartite si va dalla
problematica storica delle lingue minoritarie, alla storia istituzionale
della Sardegna, all?insegnamento della lingua. Fra i docenti, Maurizio Virdis,
filologo e responsabile scientifico del progetto, Giulio Paulis, glottologo
di grido, Ignazio Putzu e Duilio Caocci, docenti universitari, e Paolo Pillonca,
studioso della lingua a tutto campo. Non mancano neppure gli esperti ?locali?
della lingua e della cultura sarda Carlo Pillai, Giulio Solinas e Gabriella
Ledda. Le domande di ammissione, che possono essere presentate già in questi
giorni ai funzionari del settore cultura e lingua sarda, presso l?ex convento
dei cappuccini di piazza Azuni, verranno accettate in ordine di arrivo: i
posti a disposizione sono sessanta. Al termine del corso, che durerà sei
mesi, un attestato di frequenza sancirà il grado di preparazione conseguita.
«La lingua sarda va aiutata in tutte le sue varianti - dice Giuseppe Corongiu
che di questo progetto è l?ideatore e il responsabile - e non ostacolata.
Spero sempre che i nostri politici dimostrino sensibilità nei fatti. C?è
un?opinione pubblica diffusamente a favore del sardo». (p.s.)

A segus