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DIARIUlimba LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 1 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport “LIMBA SARDA UNIFICADA” Sintesi delle Norme di base: ortografia, fonetica, morfologia, lessico CAGLIARI, 2001 LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 2 © Regione Autonoma della Sardegna, Cagliari 2001 Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport LIMBA SARDA UNIFICADA Sintesi delle Norme di base: ortografia, fonetica, morfologia, lessico elaborate dalla Commissione degli esperti: Eduardo BLASCO FERRER, Roberto BOLOGNESI, Diego Salvatore CORRAINE, Ignazio DELOGU, Antonietta DETTORI, Giulio PAULIS, Massimo PITTAU, Tonino RUBATTU, Leonardo SOLE, Heinz Jürgen WOLF, Matteo PORRU (segretario) LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 3 PRESENTAZIONE A distanza di poco piů di vent'anni (1978) dalla proposta di legge di iniziativa popolare per l’introduzione in Sardegna del bilinguismo e il riconoscimento dei diritti di tutela garantiti dall'art. 6 della Costituzione della Repubblica Italiana, di un decennio (1992) dalla Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, di quattro anni (1997) dalla legge regionale sarda n.26, di due anni (1999) dalla legge della Repubblica italiana n. 482, sono piů attuali che mai le prospettive di ufficializzazione della lingua sarda e di un suo uso ampio da parte delle istituzioni pubbliche e private. L'uso ufficiale e formale del sardo č in grado di assicurarne nuova forza e presenza, al pari delle altre di ambito statale e internazionale. La nostra lingua sarda, perché abbia la possibilitŕ di svolgere appieno le funzioni che competono a una lingua ufficiale, ossia ampia circolaritŕ per messaggi orali e scritti di qualsiasi natura, nonché certezza, coerenza, univocitŕ, efficacia, forza, diffusione, in una parola "equipollenza" con le altre lingue, non puň fare a meno di avere norme certe, universali e condivise. Norme che costituiscano punto di riferimento unico e sovralocale per qualsiasi utilizzatore sardo o esterno. Ecco perché, dunque, con tempestivitŕ rispetto alle nuove esigenze d'uso del sardo derivategli dal nuovo quadro giuridico e in risposta al desiderio di molti sardi di proiettare il sardo verso il futuro, giŕ dal 29.12.1998, la Giunta Regionale ha provveduto a stipulare una convenzione, conferendo un incarico tecnico-scientifico in materia di linguistica sarda, in riferimento alle finalitŕ della LR n. 26/1997, essenzialmente per elaborare un’ipotesi di normalizzazione ortografica e un progetto di unificazione linguistica 1 . La Commissione Gli esperti, sfruttando la possibilitŕ concessa dalla Convenzione 2 stessa (“elaborare e presentare, anche in equipe con altri esperti convenzionati”), a partire dal 10 giugno 1999 fino al 28 febbraio 2001, si sono riuniti per 21 volte, costituendo di fatto una Commissione, con l’impegno di raggiungere, dopo dibattito ampio ed esaustivo, un accordo unanime circa le finalitŕ proposte dalla Convenzione. Gli esperti convenzionati sono studiosi di lingua sarda e linguisti di provenienza universitaria, scelti per le loro conoscenze, per la notorietŕ dei loro studi in materia di lingua sarda e di pianificazione linguistica. Per la sua stessa composizione, rappresentativa di diverse scuole di pensiero in relazione alle finalitŕ da raggiungere, e per il suo operare senza pregiudiziali o condizionamenti, in piena indipendenza di elaborazione e giudizio, la Commissione č ampiamente rappresentativa e autorevole. Partendo da ipotesi diverse, testimoniate anche dagli interventi orali e scritti nel corso delle numerose riunioni e dalle singole proposte presentate, la Commissione č giunta alla proposta conclusiva che qui presentiamo. Come č naturale in una opera di tale importanza e delicatezza, articolati e complessi sono stati i percorsi compiuti. Nei casi di piů difficile soluzione, si č lasciata libertŕ d’uso in via sperimentale. Qualche caso dubbio e alcuni fenomeni non presi in considerazione non sono stati avviati a conclusione ma lasciati a un eventuale esame successivo da parte degli esperti che fossero, in futuro, chiamati a perfezionare il lavoro qui presentato. 1.“elaborare e presentare, anche in equipe con altri esperti convenzionati, entro i termini per ciascuno indicati: - una ipotesi di normalizzazione ortografica della lingua sarda, entro tre mesi dalla decorrenza della presente; - un progetto, anche se non esaustivo, di unificazione linguistica ad esclusivo uso dell'Assessorato [della PI], entro cinque mesi dalla decorrenza della presente; - uno studio tecnico-scientifico circa l'applicabilitŕ operativa, sotto il profilo culturale, di procedure ed azioni tendenti al raggiungimento degli obiettivi e delle finalitŕ della legge in riferimento alla propria materia, in vista soprattutto del piano triennale previsto dalla medesima, entro la fine della decorrenza della presente convenzione” (dalla Convenzione) 2. Prima convenzione n . 59/117 del 29-12-1998. Seconda convenzione n. 52/105 del 28-12-1999 LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 4 La Norma della “Limba Sarda Unificada (LSU)” La Norma elaborata puň essere liberamente usata da chiunque, principalmente dalle Amministrazioni pubbliche e private, ma anche dalle imprese di ogni tipo, dalle associazioni, dagli organi di informazione, dalle scuole, dalle societŕ telematiche e informatiche, ecc. L’Assessorato della Pubblica Istruzione si impegna a presentare al pubblico le ragioni e le singole norme della LSU, perché se ne faccia una vasta sperimentazione e uso, anche per poter apportare, a ragion veduta, eventuali modifiche o integrazioni. La LSU č una lingua di riferimento, una lingua modello, basata sulla analisi delle varianti locali del sardo, sulla classificazione dei fenomeni essenziali (per i quali si riscontrano differenze fonetiche e morfologiche) e, infine, sulla selezione (all’interno dei singoli esiti reali e locali), caso per caso, di un modello ampiamente rappresentativo e compatibile con il complesso delle varietŕ locali. Nella selezione del modello, č stato preso in esame tutto il sardo nel suo complesso, senza stabilire confini o preferenze. Ogni variante e ogni fenomeno fonetico diverso dagli altri č stato considerato con attenzione, in vista della scelta del modello. La decisione č avvenuta in base a criteri e modalitŕ che sono espressi con chiarezza nelle Norme. Il risultato č una lingua naturale “elaborata” tramite correttivi e compensazioni, “mediata” attraverso la ricerca della massima coerenza e ampiezza d’uso, piů sistematica rispetto alla tradizione letteraria e alle singole varianti locali, piů irregolari. La LSU si presenta quindi come una lingua sovraordinata, rappresentativa delle varianti locali, che comunque continuano a svolgere appieno il loro ruolo di strumenti di comunicazione locali e comunitari. La LSU convive con esse ma si candida ad essere un sistema di comunicazione di uso piů ampio e generale, la lingua per gli usi formali, nell’amministrazione, nella radio e tv, nei quotidiani, nei periodici e nell’editoria, nella scuola, nel commercio, nel turismo, nell’economia. La LSU č quindi una lingua sovralocale, uno strumento di comunicazione che fa da “tetto” alle singole varianti locali; non č lingua “esclusiva” ma “complementare” rispetto ad esse. Solo se noi sapremo superare i localismi di ogni tipo, ci renderemo conto, infine, che la LSU puň essere davvero la lingua piů ampiamente rappresentativa di tutti i Sardi. La LSU puň essere pronunciata, da chi la apprende per la prima volta e non ha una variante locale di riferimento o appartenenza, secondo una pronuncia tipo, indicata nella prima parte delle Norme, a lato di ciascun fenomeno preso in considerazione. Per chi invece parla il sardo correntemente, la LSU puň essere resa secondo la pronuncia della variante locale di appartenenza. Nelle Norme sono contenuti anche i criteri per il trattamento del lessico generale e settoriale e indicazioni circa l’ampliamento e ammodernamento della lingua sarda, unica garanzia e forza per il suo sviluppo futuro. Sviluppo della LSU e sua diffusione Per il perfezionamento, gli eventuali aggiustamenti e sviluppi della LSU, e quindi la sua diffusione, presenza e affermazione in ogni ambito e uso, si rende necessario, come previsto dalla Regione e proposto dall’Osservatorio della lingua e della Cultura della Sardegna, dare applicabilitŕ operativa e continuitŕ all’opera compiuta dalla Commissione degli esperti, attraverso una istituzione specifica: l’ Istitutu de sa Limba Sarda . on. Pasquale Onida Assessore della Pubblica Istruzione Regione Autonoma della Sardegna LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 5 PREMESSA La norma standard unificata deliberata dalla Commissione intende realizzare una mediazione fra le varietŕ centro-orientali, piů conservative, e quelle meridionali dell’Isola, piů innovative, ed č rappresentativa di quelle varietŕ piů vicine alle origini storico-evolutive della lingua sarda, meno esposte a interferenze esogene, largamente documentate nei testi letterari, e fuori della Sardegna maggiormente insegnate e rappresentate nelle sedi universitarie e nel mondo scientifico. 1 INTRODUZIONE LA COMMISSIONE CONSIDERANDO tutte le varianti della lingua sarda come un unico insieme composto di diversi dialetti con pari vitalitŕ e dignitŕ, base viva dell’esistenza e sopravvivenza della lingua stessa, passata e presente, CONSIDERANDO • che tale diversitŕ, pur costituendo una ricchezza da salvaguardare, non sempre si concilia, oggi, con l'esigenza di presenza e sviluppo ufficiale della nostra lingua in tutti gli ambiti sociali, didattici, informativi, amministrativi, • che, pertanto, č urgente la adozione di un modello di lingua scritta comune per tutti i Sardi che renda possibili ed efficaci tali usi, • che tale lingua comune, una lingua “tetto”, vuole assicurare una interconnessione maggiore tra le singole parlate locali, • che il modello comune costituisce dunque uno sviluppo necessario della nostra lingua, cosě come č avvenuto per altre lingue di antica o recente ufficializzazione, • che esso costituisce ulteriore elemento di coesione, per superare gli evidenti limiti territoriali di ciascuna variante locale, che consenta usi moderni e alti del sardo, cosě come auspicato dagli organismi internazionali piů prestigiosi, come il Consiglio d’Europa, la stessa Unesco o i Pen Clubs internazionali, senza tralasciare la nostra legge 26/97 o quella italiana 482/99; CONSIDERANDO • che, in generale, tali varietŕ sono riconducibili a matrici comuni, benché alterate da esiti fonetici e morfologici a volte distanti e di non sempre facile articolazione reciproca; • che tali esiti, comunque, non hanno mai costituito ostacolo alla volontŕ di comunicare dei Sardi e che in essi č riconoscibile una sostanziale corrispondenza reciproca, fenomeno per fenomeno, che giŕ in passato consentiva a chi per lavoro si spostava in diversi luoghi dell’isola di adattarsi alla parlata degli abitanti locali; • che, pur tenendo in debito conto le abitudini e esigenze di chi parla correntemente il sardo, vanno considerate con particolare attenzione le esigenze di chi (soprattutto i giovani), vuole LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 6 apprenderlo; • che la lingua scritta deve essere, se vuole raggiungere l’universalitŕ dei Sardi, di facile apprendimento e insegnamento, lettura, ascolto, intelligibilitŕ reciproca; • che, pertanto, vanno evitate soluzioni scritte di difficile realizzabilitŕ anche tipografica; • che, dunque, non č conveniente riportare nella scrittura suoni che non siano di facile articolazione reciproca per i parlanti, vecchi ma soprattutto nuovi; • che, stante la possibilitŕ di pronunciare tale modello di riferimento secondo inflessioni locali, come avviene nella generalitŕ delle altre lingue, si rende utile, per orientare e rassicurare chi non ha esempi né in famiglia né nella comunitŕ, proporre una pronuncia di riferimento relativa alla lingua modello; • che i messaggi scritti raggiungono una maggiore universalitŕ quanto piů, nel loro aspetto gra- fico, sono coerenti, regolari, sistematici, omogenei, sia nel tempo che nello spazio; CONSIDERANDO • che, secolo dopo secolo, in passato, scrittori e studiosi come l’Araolla, il Garipa, il Madao, il Porru, lo Spano e altri, manifestando l'esigenza di una lingua generale e alta, hanno provato a superare l'ambito locale con modelli sovralocali; • che si vuole continuare quella tradizione, svilupparla, completarla, con l’aiuto di tutti i mezzi e strumenti che la moderna linguistica ci consente, col conforto di esempi positivi analoghi che hanno consentito a lingue oppresse e frammentate di raggiungere unitarietŕ, sviluppo, vigenza, ufficialitŕ piena; STABILISCE le indicazioni seguenti del modello di riferimento, chiamato LIMBA SARDA UNIFICADA, da considerare come matrice comune a tutti per quanto riguarda la morfologia, la fonetica, il lessico (patrimoniale e acquisito), l’ortografia. Ben sapendo che a tale sistema potranno essere apportati emendamenti, migliorie, aggiunte, aggiustamenti. Per rendere maggiormente oggettive e comprensibili le indicazioni, per ogni caso preso in considerazione, si indica, quando utile, la parola latina (o di altra lingua) presa come base comune, quindi, in neretto , il modello scritto di riferimento e in alfabeto fonetico (AFI) la pronuncia consigliata. Per ogni caso considerato, si daranno di seguito anche altre parole ad esso riconducibili. Per arrivare alla selezione del modello, si č partiti dalla considerazione e analisi di tutti gli esiti vivi della lingua, presenti nelle singole varianti locali, senza nessuna esclusione. LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 7 2 MODALITŔ E CRITERI Questi sono i criteri essenziali che hanno guidato il nostro lavoro e le scelte proposte: 2.0.1 MODALITŔ 1 • Determinare il territorio linguistico. Il lavoro di elaborazione dello standard ha riguardato la lingua sarda, escluse, come indica la legge 26/97, il sassarese, il gallurese, l’algherese, il tabarchino. 2 • Raffrontare, per ciascun fenomeno preso in considerazione, gli esiti presenti nelle diverse aree del sardo 3 • Prendere come base di riferimento per ciascun fenomeno il latino, in modo da stabilire con maggiore chiarezza distanze e prossimitŕ da esso dei diversi esiti sardi. 4 • Privilegiare come bacino linguistico entro cui operare le singole scelte per fenomeno, i territori in cui si presentano le maggiori coincidenze di risultati, es. quelli dove avviene la caduta della - d - e - v - intervocalica, pee / pei , nie / nii contro pede , nive ; sonorizzazione di K, P, T latini, es. lughe , abe , cadena . In tal senso, sono privilegiate le varianti meridionali, centrooccidentali e settentrionali rispetto a quelle centro-orientali. 2.0.2 CRITERI Nella scelta delle soluzioni per la lingua-modello, si č preferito: 5 • escludere i fonemi (e quindi i possibili grafemi) che non siano di facile e reciproca articolazione per coloro che parlano altre varietŕ. Ossia, il parlante di una varietŕ A non dovrŕ pretendere di scrivere un suo fonema tipico che non sia pronunciabile da un parlante della variante B, C, D, ecc., e viceversa. Se si escludono le difficoltŕ reciproche, si elimineranno gran parte delle soluzioni reciprocamente impraticabili. 6 • rendere coerenti e sistematici con il resto dei fenomeni alcuni casi che presentano differenze parziali, per es. plurale meridionale is a fronte dei singolari su , sa . La differenziazione per genere e numero negli articoli su , sa , sos , sas , con riferimento alla analoga e speculare differenziazione nelle desinenze dei sostantivi e aggettivi, -u , -a , -os , -as, č sembrata preferibile anche per ragioni didattiche. 7 • privilegiare la costanza morfologica delle parole (nella loro parte iniziale, mediana e finale), indipendentemente dalle modificazioni fonosintattiche, numerosissime in sardo come del resto in altre lingue. 8 • tener conto dei fattori etimologici, rifacendosi, fondamentalmente alla comune matrice latina (es. la -t finale della 3Ş persona singolare e plurale dei verbi), escludendo i fenomeni che non siano comuni a tutte le varianti (es. raddoppiamento di r inizialecon prostesi vocalica), per cui rosa e non arrosa . LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 8 9 • adottare la soluzione piů comune o diffusa, p.es. la caduta della - d - e - v - intervocaliche ( pee e non pede , nie e non nive ), la sonorizzazione di K, P, T latini, (es. lughe , abe , cadena ), comuni alle varianti settentrionali, centro-occidentali e meridionali ma non a quelle centroorientali); il passaggio a [ts] tz del fonema [T] in gran parte dei paesi della Sardegna centroorientale. La soluzione tz , dunque, č stata preferita perché comune alle varianti meridionali, es. putzu , petza , pitzu , matza …, diversamente dai settentrionali put(t)u , pet(t)a , pit(t)u , mat(t)a …. 10 • adottare la soluzione “piena”, piů completa (all’interno del complesso delle varietŕ settentrionali e meridionali) rispetto all’etimologia comune, p. es.: ogru [ČoÄRu] (=it. occhio) e non ogu [ČoÄu] ; ŕteru [ČateRu] (=it. altro) e non atru [ČatRu] ; lavra [ČlavRa] (=it. labbro) e non lara [ČlaRa] , nei primi due casi privilegiando una soluzione settentrionale, nell’ultimo una soluzione sostanzialmente meridionale. Analogamente si č optato per azis , sezis , ecc., in cui, con la caduta della -z- , si ottiene la forma meridionale ais , seis , ecc.; per amus , semus , ecc., in cui, con la caduta della -m intervocalica,si ottiene la forma meridionale aus , seus , ecc. 11 • evitare le metatesi, p.es.: martzu [ČmaRtsu] (=it. marzo) e non mratzu [ČmRatsu] 12 • evitare le assimilazioni, p.es.: ortu [ČoRtu] (=it. orto) e non ot(t)u [Čotůu] 13 • ridurre articoli, verbi e avverbi alle parti minime costitutive, separando la preposizione dall’articolo, a su , de su , ecc.; le particelle enclitiche dal verbo, nara·bi·lu , zughide·bi·nche·lu ; la preposizione dall’avverbio, a pustis , a foras , in antis … 14 • privilegiare quanto piů possibile la regolaritŕ paradigmatica nei verbi, per favorire un migliore apprendimento, es. l’adozione generalizzata del gerundio in - ende in tutte leconiugazioni, - are, -er, -ire; la desinenza in -ia di tutti gli imperfetti dell’indicativo.15 • preservare alcuni caratteri distintivi tipici del sardo, es.: — limba e non lingua ; ecc.— chena (= it. cena) e non cena, col mantenimento della consonante occlusiva velare sordaall’inizio di parola e sonora in posizione mediana, come in lughe,— iscola e non scola, etc., con il mantenimento della i prostetica, giŕ presente nel latino di unacerta epoca, generale nelle varianti sarde settentrionali, centrali e anche in alcune delle varianti meridionali. LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 9 3 ORTOGRAFIA 3.1 ALFABETO grafema trascr. AFI annotazioni ed esempi a [a] Come in italiano e spagnolob [b] In posizione iniziale o intervocalica:es. bentu, boe, ab(b)a. ca, co, cu che, chi [k] es. cane, cossa, cuddu, chessa, chidad, dd [D], [ę] es. seda/seddae [E], [e] Non si segna la differenza aperta/chiusaf [f] es. fčm(m)ina, unfrare,ga, go, gu, ghi, ghe [Ä] ,[g] Sarŕ [Ä] in posizione intervocalica, [g] negli altri casii [i] Come in italiano e spagnoloj [j] Solo in posizione interna:es. maju, operaju, eccezionalmente in posizione iniziale. l, ll [l] es. cala/callam [m] es. mam(m)a, cam(m)un, nn [n] es. cana/cannand [÷ę] es. ando, candoo [Ť]/[o] Non si segna la differenza aperta/chiusap [p] es. ap(p)o, trop(p)ur, rr [R], [r] es. caru/carrus, ss [z], [s] es. cosa/cossat [t] es. gat(t)u, fat(t)uu [u] Come in italiano e spagnolov [v] Prevalentemente in cultismi: es. violčntzia, violinuz [dz] In posizione iniziale e interna:es. zŕganu, zogu, azu, mazu, tazu tz [ts] In posizione iniziale e interna:es. tziu, petza, putzu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 10 3.2 Una sola forma grafica delle parole Va rispettata la costanza morfologica delle parole (nella loro parte iniziale, mediana e finale), indipendentemente dalle modificazioni fonosintattiche. Per esempio, si scrive isboidare, iscrudare,isdentadu , isfozare, disganadu, islumbare, ismentigare, isnudare, ispeare, isrob(b)are,istup(p)are , isvitare, iszungher, istzoare, indipendentemente dal fatto che la -s- del prefisso ispossaessere pronunciata, a seconda dei casi, come r, l, n, ecc., anche per assimilazione con le consonantisuccessive. Ugualmente, si scrive sempre, per es., est benende, est lanzu, est nŕschidu,ecc., anche se, nella pronuncia, la - t, in alcuni casi, puň cadere e la s trasformarsi come negliesempi precedenti. Vale lo stesso criterio per gli articoli plurali sos e sas, che non mutano maiforma. Cosě tutte le altre parole che terminano con s o r, per esempio, tempus bonu, semper tuo.3.3 Consonanti iniziali mobili b-, d-, f-, g- Le consonanti iniziali mobili b-, d-, f-, g- vanno scritte sempre, anche se nella pronuncia possonocadere, es.: bida, sa bida; domo, sa domo; fizu, su fizu; gama, sa gama, ecc.3.4 Semiconsonante prepalatale -j- La semiconsonante prepalatale - j- va usata in posizione interna, es.: maju, massaju, raju, ruju,ecc. Eccezionalmente, p.es. nel caso di nomi geografici, puň essere usata in posizione iniziale di parola, es.: Jugoslŕvia.3.5 Uso della hLa lettera h č usata solo in combinazione con la c e la g, per rendere il suono velare di fronte allevocali e e i: che, chi, ghe, ghi. Inoltre, č usata, da sola, come simbolo di quantitŕ o di tempo: h(ettari) 30; h 16.30. Non viene usata in nessun altro caso. Perciň, č da ritenersi inutile usarla in alcune forme del verbo aer (it. avere), non essendovi alcuna esigenza di carattere distintivo.3.6 Uso della qNon si usa in nessun caso ed č sostituita dalla c.3.7 t finale nella 3Ş pers. sing. e pl. dei verbiLa terza persona singolare e plurale dei verbi termina sempre in -t, indipendentemente dai cambiamenti di pronuncia dovuti alla fonosintassi, o a usi locali, per cui, p.es. andat, andant, ecc.3.8 Uso dell’apostrofo Nella pronuncia, č frequentissima l’elisione di vocale. Per rispettare il criterio di conservare sempre una sola forma delle parole, si eviterŕ di segnare tale elisione, salvo nel caso dei monosillabi su, sa, mi, ti, si, nde, nche , es. s’ůnchinu, s’ŕnima, m’ab(b)erit, t’indito, s’iscňstiat,nd’annanghet , si nch’essit.3.9 Preposizione “de” Conformemente al criterio di non tener conto dei mutamenti fonosintattici, la preposizione de,analogamente a tutte le parole inizianti con d, si scrive per intero: de, senza alcuna elisione.Forme errate: ‘e, d’.LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 11 3.10 Metatesi Le parole si scrivono nella forma piů vicina all’etimologia, senza metatesi, per cui martzu e nonmratzu , pedra e non perda o preda, salvo i casi in cui la metatesi sia generalizzata, es. intreu.3.11 Le consonanti scempie e geminate Si scrivono sicuramente geminate le seguenti consonanti: dd, ll, nn, rr, ss (quelle contenutenelle parole “LaNa SaRDa” per facilitarne la memorizzazione), come nei casi seguenti: sedda = sella contro seda = seta.calla = smetti, stai zitto contro cala = tana, ricoverocanna = canna contro cana = canutacarru = carro contro caru = carocossa = coscia contro cosa = cosaInoltre, si usa tz per la zeta sorda e z per la sonora: lantza = lancia contro lanza = magra. Evidentemente,né tz né z possono essere raddoppiate graficamente.Per le altre consonanti, in via sperimentale, si lascia libertŕ di scrivere una sola consonante o due: b(b), c(c), f(f), g(g), m(m), p(p), t(t), v(v).3.12 Accentazione L’accento grafico č segnato con il segno di grave ( ). Si segna nelle parole tronche e in quelle sdrucciole. 3.13 Clitici Nel caso delle particelle pronominali atone posposte al verbo, per ragioni didattiche (per facilitare l’individuazione delle parti costitutive della frase e quindi l’analisi della stessa), si preferisce la separazione all’agglutinazione, per cui: • zughide·bi·nche·lu, leade·bos·nche·lu, ecc.Tale soluzione concilia il criterio del mantenimento di una unica forma delle parole, indipendentemente dalle leggi di fonosintassi, con il legame stretto che esse hanno con il verbo. Si č preferito il punto mediano (che riduce le distanze e dŕ l’idea di maggior legame) al trattino, usato preferibilmente per le parole composte. La scrittura separata consente anche un migliore trattamento informatizzato dei testi, perché un correttore ortografico, anziché dover tenere in memoria le migliaia di combinazioni possibili che si avrebbero tra i clitici e il verbo, le analizzerŕ singolarmente, sia che si trovino separate (quando sono anteposte), che quando sono legate al verbo, unite dal punto. La pronuncia, poi, segue le norme generali, con tutte le assimilazioni possibili che valgono per le consonanti che si trovano all’inizio e in fine di parola. Nel caso in cui le medesime particelle siano anteposte, devono essere staccate: • bi nche lu zughides, bos nche lu leades, bos lu leo, mi lu dant.3.14 d eufonicaNon si segna la d eufonica ma la si lascia alla eventuale pronuncia, come nei casi seguenti:in unu, cun unu, in onzi, a onzi, eo, eris [in Čę unu], ecc.Poiché tale d non č frutto di alcuna elisione, non ha senso usare apostrofi né, tantomeno, ha sensoLIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 12 legarla con un trattino alla parola precedente o a quella successiva. 3.15 vocale paragogica Non si scrivono le vocali paragogiche dopo consonante: — in fine di parola — nell’infinito della 2Ş coniugazione, che dunque termina in -er.— in parole come semper, bat(t)or, ecc.3.16 no, non; nono L’avverbio no si usa di fronte a parola che inizia con vocale, non di fronte a parola che iniziacon consonante, es.: no ando, non benzo. Quando č tonica in posizione finale assoluta č no onono .3.17 ne, nen La congiunzione ne si usa di fronte a parola che inizia con vocale, nen di fronte a parola che iniziacon consonante, es.: ne ando, nen benzo. Ne non puň essere accentata perché non si confondecon nessuna altra parola. LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 13 4 FONETICA 4.1 Vocali a, e, i, o, u Si scrivono sempre e e o le rispettive vocali etimologiche atone di sillaba finale, anche se pronunciaterispettivamente i e u:CANE (M) > cane, HOMINE(M) > ňmine, CANTO > canto, SERO > sero4.2 Consonanti e gruppi consonantici 4.2.1 b- , v-Cosě pure: belu, bentu, binu4.2.2 k- + vocale palatale Cosě pure: chera, chizu4.2.3 d- Cosě pure: dente, dolu4.2.4 f- Cosě pure: foza, fine, filu4.2.5 g- Cosě pure: gama4.2.6 fl- Cosě pure: frunda, fruschiu, frunza4.2.7 p- Cosě pure: pee, pannu, pannutzu4.2.8 t- Cosě pure: terra, teula, timer, tandoBOVE (M) boe /ČbŤE/COELUM chelu /Čkelu/DOMO domo /ČDŤmŤ/FUNE (M) fune /Čfune/GATTU (M) gat(t)u /ČÄatu/FLORE (M) frore /ČfRŤRE/PANE (M) pane /ČpanE/TEMPUS tempus /Čtempus/LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 14 4.2.9 -c- Cosě pure: soga, boghe, nughe, paghe, ŕghina, aboghinare, bighinu, fogu4.2.10 -p- Cosě pure: abe4.2.11 -t- Cosě pure: meda, andadu, chida, roda, seda, mudu4.2.12 -g- Cosě pure: baina, sartaine, suer, teula4.2.13 -b- Cosě pure: aer (vb.), laore, lieru, seu, taula, triulare, triulas, ecc.4.2.14 -v- Cosě pure: boe, cau, chiu, noe, noa/nou, nae, riu, trae, ecc.4.2.15 -m- Cosě pure: grŕm(m)ene, nům(m)ene, rŕm(m)ene, sům(m)ene, ecc.4.2.16 -l- Cosě pure: belu, filu, malu, mela, pilu, solu, mulu, ecc.4.2.17 -n- Cosě pure: canu, fenu, binu, sonu, luna, ecc.4.2.18 -s- Cosě pure: rasu, pasu, pasare, fusuLOCU (M) logu /ČloÄu/SAPA (M) saba /ČsaBa/ACETU (M) aghedu /ČaÄeDu/EGO eo /ČEo/NUBE (M) nue /ČnuE/NIVE (M) nie /ČniE/RAMU (M) ram(m)u /Čramu/SOLE (M) sole /ČsŤlE/MANU (M) manu /Čmanu/NASU (M) nasu /Čnazu/LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 15 4.2.19 cl- Cosě pure: crae, crčsia, cresura,4.2.20 -cl- Cosě pure: annigru, mudegru, ograda, origra, peugru, fenugru, meriagru, magra4.2.21 -cr- Cosě pure: lŕgrima, sogru, ecc.4.2.22 -cs- (x)Cosě pure: dassare, ecc.4.2.23 -ct- Cosě pure: fat(t)u, cot(t)u, ecc.4.2.24 -cj- Cosě pure: latzu, sedatzu, ecc.4.2.25 -qu- Cosě pure: eb(b)a, ŕb(b)ila, ecc.4.2.26 fl- Cosě pure: frama, fragare (vb.), froedda, frůmene,4.2.27 pl- Cosě pure: pranu, prus, proer, prangher, prantu,4.2.28 -br- Cosě pure: chilivru, colovraCLARU (M) craru /ČkRaRu/OC (U)LU(M) ogru /ČoÄRu/ACRU (M) agru /ČaÄRu/COXA (M) cossa /ČkŤsa/LECTU (M) let(t)u /Čletu/ACIARIU (M) atzarzu /aČtsaRdzu/AQUA (M) ab(b)a /Čaba/FLORE (M) frore /fRČŤRE/PLENU (M) prenu /ČpRenu/LABRA lavra /ČlavRa/LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 16 4.2.29 sc- Cosě pure: iscala, ischire, iscudu, ischina, iscannu, iscarpeddu, iscŕndula, ischintidda4.2.30 sp- Cosě pure: ispargher, ispada, ispatzare, ispina, isposu, ispigru4.2.31 st- Cosě pure: istula, istŕmene, isteddu4.2.32 -lb- Cosě pure: arvčschida, arvada4.2.33 -lc- Cosě pure: carcanzu, carchina, carche, corcare, durche, surcu4.2.34 -ll- Cosě pure: modde, caddu, coddu, podda4.2.35 -lg- Cosě pure: murgher4.2.36 -rg- Cosě pure: mŕrghine, ispargher, purga4.2.37 -lp- Cosě pure: purpa, parpare, gurpe, gůrpinu4.2.38 -lt- Cosě pure: sartu, sortuSCHOLA (M) iscola /isČkŤla/SPICA (M) ispiga /isČpiÄa/STARE istare /isČtaRE/ALBU (M) arvu /ČaRvu/FARCE (M) farche /ČfaRkE/PELLE (M) pedde /ČpEęęE/ALGA arga /ČaRÄa/LARGU (M) largu /ČlaRÄu/CULPA (M) curpa /ČkuRpa/ALTUS artu /ČaRtu/LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 17 4.2.39 -nd- Cosě pure: prender, andare, tunder, prander, grŕndula4.2.40 -nf- Cosě pure: infunder4.2.41 -rb-, -rv- Cosě pure: erva, barva, chervu, corvu, corve, cherveddu4.2.42 -rc- Cosě pure: arcu, chercu, chircare, chircu, mčrcuris,4.2.43 -rcl- Cosě pure: 4.2.44 -ncl- Cosě pure: 4.2.45 -rd- Cosě pure: cardu, corda, cordiolu, perder, lardu, pčrdighe4.2.46 -rt- Cosě pure: corte, mortu, forte, sorte4.2.47 -sc- Cosě pure: musca, pische, iscala, pasca, nuscare,4.2.48 -scl-/-stl- Cosě pure: ascra, iscraria, uscrareQUANDO cando /Čka÷ęŤ/INFERNU (M) inferru /inČferru/ARBORE (M) ŕrvore /ČaRvŤRE/PORCU (M) porcu /ČpoRku/COOPERCULU (M) cobercu /koČBeRku/* MINCLA(M) mincra /ČminkRa/SURDU (M) surdu /ČsuRDu/HORTU (M) ortu /ČoRtu/PISCARE piscare /pisČkaRE/MASC (U)LU(M) mascru /ČmaskRu/LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 18 4.2.49 -sp- Cosě pure: 4.2.50 -ss- Cosě pure: grassu, esser4.2.51 -st- Cosě pure: custu, ŕstula, fuste, canistedda4.2.52 -tr- Cosě pure: bidru, mŕdrighe, pedrosu, pudrigare4.2.53 -ng- + vocale palatale Cosě pure: chingher, pungher, tingher, fingher,4.2.54 -ngl- secondario Cosě pure: angrone, singru4.2.55 -ngu- Cosě pure: ambidda, ěmbena, sŕmbene,4.2.56 i + vocale palatale iniziale Cosě pure: ghenna. Perň: zeůnu, zeunare4.2.57 i + vocale interna Cosě pure: 4.2.58 yod + vocale iniziale Cosě pure: zuntaVESPA (M) bespe /ČbespE/FOSSA (M) fossa /Čfosa/FESTA (M) festa /ČfEsta/PETRA (M) pedra /ČpEDRa/PLANGERE prangher /ČpRangER/UNG (U)LA(M) ungra /ČungRa/LINGUA (M) limba /Člimba/IENARIUS ghennarzu /ČgEČnnaRdzu/MAIUS maju /Čmaju/IUNCU (M) zuncu /Čdzunku/LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 19 4.2.59 -b + yod Cosě pure: marruju4.2.60 -d + yod Cosě pure: 4.2.61 -d+ yod Cosě pure: raju, moju4.2.62 l+yod Cosě pure: chizu, foza, fozu, lizu, mezus, ozu, pizu4.2.63 n+yod Cosě pure: anzone, cunzare, laghinza, mandighinzu,4.2.64 -r+yod- Cosě pure: corzolu, iscorzolare, canarzu, acanarzare, iscorzare,4.2.65 ti+vocale Cosě pure: pratza, pitzu, putzu,4.3 Adattamento forestierismi 4.3.1 ce, ci ce > tze, ci > tziit. cinta > tzinta4.3.2 ge, gi ge > ze, gi > ziit. gente > zente, it. Genova > Zčnova, it. Parigi > Parizi, geografia > zeografia4.3.3 gli + vocale gli + vocale > lli + vocaleit. maglia, mŕllia, it. maglione, mallione, it. sbaglio, isballiuRUBEU (M) ruju /ČRuju/HODIE oe /ČŤE/MODIU (M) moju /Čmoju/FILIU (M) fizu /Čfidzu/VINEA (M) binza /Čbindza/CORIU (M) corzu /ČkoRdzu/* PETTIA(M) petza /ČpEtsa/LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 20 4.3.4 gn gn > nnit. Sardigna > Sardinna, it. campagna > campanna4.3.5 sce, sci it. scena > issena, it. sciarpa > isserpaLIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 21 5 ARTICOLO Articolo determinativo Articolo indeterminativuo SIN su, sa unu, unaPLUR sos, sas unos, unasaa. Č usato nel senso di ‘circa’. LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 22 6 FORMAZIONE DEL PLURALE Il plurale di sostantivi e aggettivi si forma aggiungendo una -s alla forma singolare nelle paroleterminanti in -a,-e, -i , -o, anche quando accentata. Le parole che terminano in -u, fanno il plurale sostituendo lau con os:mesa, mesas pane, panes panet(t)eri, panet(t)eris sero, seros caf(f)č , caf(f)čs. Cosě pure le altre parole, in generale di origine straniera, che terminano in -ŕ, -ě,- ň, ů, es:. tribů, tribůsbonu/-a, bonos/-as LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 23 7 AGGETTIVO 7.1 Comparativo 7.1.1 di uguaglianza — cantu (a) , che (a), com(m)ente (e), (a) + sostantivo/pronome7.1.2 di superioritŕ — prus + agg. 7.1.3 di inferioritŕ — prus pagu + agg. 7.2 Superlativo 7.2.1 relativo — articolo determ. + prus + agg.7.2.2 assoluto — con iterazione: mannu mannu, artu artu, ecc.— aggettivo + a beru— meda + aggettivo7.3 Comparativi e superlativi sintetici — mezus— peusLIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 24 8 PRONOME 8.1 PRONOMI PERSONALI 8.1.1 Serie tonica 8.1.2 Serie atona soggetto forme oblique SING 1 eo de, pro, … me(ne) a mie cun megus2 tue de, pro, … te(ne) a tie cun tegus3 issu/issaa, bostčba. Riferendosi a persona si puň usare anche isseb. Forma di cortesia a, cun, de, pro,… isse/issu/issa/bostč in/dae sese cc. Forma riflessiva PLUR 1 nois a, cun, de, pro,… nois2 bois a, cun, de, pro,… bois3 issos/issas a, cun, de, pro,… issos/issasin/dae sese dd. Forma riflessiva NUM. PERSONA E GENERE NON RIFLESSIVO RIFLESS. dativo accus. sing. 1 mi2 ti3 masch. li lu si femm. laplurale 1 nosbos 23 masch. lis los si femm. lasLIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 25 8.1.3 Particelle pronominali8.1.4 Combinazioni di pronomi e particelle pronominali8.2 PRONOMI e AGGETTIVI POSSESSIVI 8.3 PRONOMI e AGGETTIVI DIMOSTRATIVI nde riferito a cosanche riferito a luogoproclitici enclitici mi lu/-a/-os/-as, mi nche lu/-a/-os/-as, mi nde mi·lu/-a/-os/-as, mi·nche·lu/-a/-os/-as, mi·nde ti lu/-a/-os/-as, ti nche lu/-a/-os/-as, ti nde ti·lu/-a/-os/-as, ti·nche·lu/-a/-os/-as, ti·nde bi lu/-a/-os/-as, bi nche lu/-a/-os/-as, bi nde bi·lu/-a/-os/-as, bi·nche·lu/-a/-os/-as, bi·nde nos lu/-a/-os/-as, nos nche lu/-a/-os/-as nos·lu/-a/-os/-as, nos·nche·lu/-a/-os/-as bos lu/-a, bos nche lu/-a bos·lu/-a, bos·nche·lu/-a bi lu/-a/-os/-as bi·lu/-a/-os/-as si lu/-a/-os/-as si·lu/-a/-os/-as SING PLUR maschile femminile maschile femminile SING 1 meu mea meos meas2 tuo tua tuos tuas3 suo sua suos suasPLUR 1 nostru nostra nostros nostras2 bostru bostra bostros bostras3 issorodi persona e cose di persone e cose sing. custuaa. Volendo, si possono usare anche le forme singolari riferite a persone custe (I), cusse (II), cudde (III).custa cussu cussa cuddu cudda plur. custos custascussos cussas cuddos cuddas LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 26 8.4 PRONOMI RELATIVI chi 8.5 PRONOMI INTERROGATIVI ite (riferito a cose), chie (riferito a persone)cale , calescantu , canta, cantos, cantasLIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 27 9 AVVERBI E LOCUZIONI AVVERBIALI MODO LUOGO TEMPO QUANTITŔ AFFERMAZIONE NEGAZIONE DUBBIO INTERROGATIVI bene male mezus peus gosi comente a gherra a mala gana a mala boza a discansu in presse a lestru a sa revessa a s’imbesse a bellu a forte petzi ebia craru a sa ritza a caddu a pirpirinu a sa grussera de rugradis de badas de repente totu in unu a s’ispessada a fortza oru·oru curre·curre laris·laris rue·rue faghe·faghe cua·cua fui·fui in curtzu in cara cunforme a inoghe a/dae inoghe a/in/dae cue a/in/dae ue a/in/dae cuddae a/in/dae foras addae in/a dae in antis a/in dae segus a/in segus a/in/dae subra a/in/dae suta a/in/dae susu a/in/dae zosso a/in/dae pitzu a inghiriu a/in/dae palas a/in/dae totue a/in/dae nuddue a/dae prope a/dae curtzu a/dae largu a/dae tesu a gosi a gasi a/in aterue a/in/dae intro in logu cara a cara como deret(t)u a pustis in antis in fat(t)u cando semper chitzo tardu eris oe oe in die cras ocannu annoas pusticrŕs zanteris a de die a de note a manzanu a merie a sero cando non cando a bias mai una bia tando luego a mesu die a mesu note a s’ispissu a s’ora zai in fines meda paritzu, -a, -os, -as bastante, -es pagu nudda in pessu azigu belle azomŕi in/de mancu gosi gasi mescamente pagu prus o mancu de prus in prus galu finas prus pagu a su nessi a su mancu ei, eja, emo de seguru propiu a beru sena duda in totu ello no, nono in nudda forsis baddu chissŕi s’in casu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 28 10 CONGIUNZIONI COPULATIVE e, finas, ne/nenDISGIUNTIVE oAVVERSATIVE ma, perň, prus a prestu, sende gasi, de su restu, antis, imbetzes,cando chi, in cambiu DICHIARATIVE custu non custu, difatis, pro narrer, unu paragone, pro esempruAGGIUNTIVE finas, peri, in prusCONCLUSIVE duncas, pro custu, pro cussu, tandoCORRELATIVE siat…siat, gasi…comente, tantu…chiAVVERSATIVE cando chiCAUSALI ca, sigomenteCOMPARATIVE prus…chi non, prus pagu…chi non, mezus…chi non,CONCESSIVE sende chi, mancari,CONDIZIONALI bastis chi, bastat chi, si no est chi,CONSECUTIVE a su puntu chiECCETTUATIVE francuINTERROGATIVE comente, pro ite,MODALI che, comenteTEMPORALI onzi bia chi, finas a cando, in s’ěnteri, in pessu chiLIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 29 11 PREPOSIZIONI PROPRIE a, de, dae, in, cun, pro, intre, traIMPROPRIE sut(t)a, subra, a pustis, in antis, foras, intro, a in ghiriu, contra,sena, a curtzu, a tesu, a largu, indedda, in prus, in s’oru, paris, in fat(t)u, ecc. LOCUZIONI PREPOSITIVE in mesu de, in parte de, in cambiu de, in cara de, paris cun,conca a, chirru a, cara a, pro mediu de AGGETTIVI/NOMI francu, trŕmitePARTICIPI mediante, durante, rasente,LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 30 12 PRONOMI INDEFINITI calicunu/-a, unos cantas, unas cantas carchi nemos nudda perunu/-a ŕteru/-a/-os/-as unu/-a/-os/-as ambos/-as onzi unu/-a meda/-as totu/-us pagu/-os/-as cale si siat cosa matessi propiu/-a/-os/-as bastante tropu prus pagu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 31 13 NUMERALI CARDINALI ORDINALI 1 unu, una primu/-a/-os/-as, su/-a/-os/as de unu2 duos, duas segundu/-a/-os/-as, su/-a/-os/as de duos3 tres su/-a/-os/as de tres4 bat(t)or su/-a/-os/as de bat(t)or5 chimbe su/-a/-os/as de chimbe6 ses su/-a/-os/as de ses7 set(t)e su/-a/-os/as de set(t)e…8 ot(t)o9 noe10 deghe11 ůndighi12 doighi13 treighi14 bat(t)ňrdighi15 bindighi16 seighi17 deghesset(t)e18 degheot(t)o19 deghennoe20 bintunu21 bintiduos23 bintitrčs24 bintibat(t)or25 bintighimbe26 bintisčs27 bintiset(t)e28 bintot(t)o29 bintinoe30, 31, 32 trinta, trintunu, trintaduos/-as…40 baranta50 chimbantaLIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 32 Per indicare quantitŕ approssimative: deghina, bintina, trintina, barantina, chimbantina, sessantina, set(t)antina, ot(t)antina, norantina, chentina; Č anche possibile dire: unos/-as binti, ecc.60 sessanta70 set(t)anta80 ot(t)anta90 noranta100 chentu101 chentu e unu…200 dughentos/-as300 treghentos/-as400 bat(t)orghentos/-as500 chimbighentos/-as600 seschentos/-as700 set(t)ighentos/-as800 ot(t)ighentos/-as900 noighentos/-as1000 milli2000 duamiza3000 tres miza4000 bat(t)or miza5000 chimbe miza6000 ses miza7000 set(t)e miza8000 ot(t)o miza9000 noe miza10.000 deghe miza…100.000 chentu miza101.000 chentu e una miza102.000 chentu e duas miza…200.000 dughentamiza300.000 treghentamiza1.000.000 unu millione, duos milliones…1.000.000.000 unu milliardu, duos milliardos…CARDINALI ORDINALI LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 33 14 VERBI esser INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos so ses est semus sezis sunt f i a f i as f i at f i amus f i azis f i ant so istadu ses istadu est istadu semus istados, -as sezis istados, -as sunt istados, -as fia istadu fias istadu fiat istadu fiamus istados, -as fiazis istados, -as fiant istados, -as ap(p)o a esser as a esser at a esser amus a esser azis a esser ant a esser ap(p)o a esser istadu as a esser istadu at a esser istadu amus a esser istados, -as azis a esser istados, -as ant a esser istados, -as presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos si a si as si at si amus si azis si ant ess er e ess er es ess er et ess er emus ess er ezis ess er ent sia istadu sias istadu siat istadu siamus istados, -as siazis istados, -as siant istados, -as essere istadu esseres istadu esseret istadu esseremus istados, -as esserezis istados, -as esserent istados, -as presente passato eo tue isse nois bois issos dia esser dias esser diat esser diamus esser diazis esser diant esser dia esser istadu dias esser istadu diat esser istadu diamus esser istados, -as diazis esser istados, -as diant esser istados, -as forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos sias siat siamus siazis siant non sias non siat non siamus non siazis non siant presente passato ess er esser istadu passato ist adu presente passato ess ende essende istadu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 34 aer INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos ap(p)o as at amus azis ant a i a a i as a i at a i amus a i azis a i ant ap(p)o ŕp(p)idu as ŕp(p)idu at ŕp(p)idu amus ŕp(p)idu azis ŕp(p)idu ant ŕp(p)idu aia ŕp(p)idu aias ŕp(p)idu aiat ŕp(p)idu aiamus ŕp(p)idu aiazis ŕp(p)idu aiant ŕp(p)idu ap(p)o a aer as a aer at a aer amus a aer azis a aer ant a aer ap(p)o a aer ŕp(p)idu as a aer ŕp(p)idu at a aer ŕp(p)idu amus a aer ŕp(p)idu azis a aer ŕp(p)idu ant a aer ŕp(p)idu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos ap(p) a ap(p) as ap(p) at ap(p) amus ap(p) azis ap(p) ant a er e a er es a er et a er emus a er ezis a er ent ap(p)a ŕp(p)idu ap(p)as ŕp(p)idu ap(p)at ŕp(p)idu ap(p)amus ŕp(p)idu ap(p)azis ŕp(p)idu ap(p)ant ŕp(p)idu aere ŕp(p)idu aeres ŕp(p)idu aeret ŕp(p)idu aeremus ŕp(p)idu aerezis ŕp(p)idu aerent ŕp(p)idu presente passato eo tue isse nois bois issos dia aer dias aer diat aer diamus aer diazis aer diant aer dia aer ŕp(p)idu dias aer ŕp(p)idu diat aer ŕp(p)idu diamus aer ŕp(p)idu diazis aer ŕp(p)idu diant aer ŕp(p)idu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos ap(p)as ap(p)at ap(p)amus ap(p)azis ap(p)ant no ap(p)as no ap(p)at no ap(p)amus no ap(p)azis no ap(p)ant presente passato a er aer ŕp(p)idu passato ŕp(p) idu presente passato a ende aende ŕp(p)idu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 35 14.1 Verbi regolari cant-are INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: andare, caminare, istimare, faeddare, colare, leare, pesare, ascurtare, cumandare, dassare, costumare, campare, ecc. presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos cant o cant as cant at cant amus cant ades cant ant cant ai a cant ai as cant ai at cant ai amus cant ai azis cant ai ant ap(p)o cantadu as cantadu at cantadu amus cantadu azis cantadu ant cantadu aia cantadu aias cantadu aiat cantadu aiamus cantadu aiazis cantadu aiant cantadu ap(p)o a cantare as a cantare at a cantare amus a cantare azis a cantare ant a cantare ap(p)o a aer cantadu as a aer cantadu at a aer cantadu amus a aer cantadu azis a aer cantadu ant a aer cantadu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos cant e cant es cant et cant emus cant ezis cant ent cant ar e cant ar es cant ar et cant ar emus cant ar ezis cant ar ent ap(p)a cantadu ap(p)as cantadu ap(p)at cantadu ap(p)amus cantadu ap(p)azis cantadu ap(p)ant cantadu aere cantadu aeres cantadu aeret cantadu aeremus cantadu aerezis cantadu aerent cantadu presente passato eo tue isse nois bois issos dia cantare dias cantare diat cantare diamus cantare diazis cantare diant cantare dia aer cantadu dias aer cantadu diat aer cantadu diamus aer cantadu diazis aer cantadu diant aer cantadu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos cant a cant et cant emus cant ade cant ent non cant es non cant et non cant emus non cant ezis non cant ent presente passato cant are aer cantadu passato cant adu presente passato cant ende aende cantadu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 36 tim-er INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: perder, todder, moer, ecc. presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos tim o tim es tim et tim imus tim ides tim ent tim i a tim i as tim i at tim i amus tim i azis tim i ant ap(p)o těmidu as těmidu at těmidu amus těmidu azis těmidu ant těmidu aia těmidu aias těmidu aiat těmidu aiamus těmidu aiazis těmidu aiant těmidu ap(p)o a timer as a timer at a timer amus a timer azis a timer ant a timer ap(p)o a aer těmidu as a aer těmidu at a aer těmidu amus a aer těmidu azis a aer těmidu ant a aer těmidu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos tim a tim as tim at tim amus tim azis tim ant tim er e tim er es tim er et tim er emus tim er ezis tim er ent ap(p)a těmidu ap(p)as těmidu ap(p)at těmidu ap(p)amus těmidu ap(p)azis těmidu ap(p)ant těmidu aere těmidu aeres těmidu aeret těmidu aeremus těmidu aerezis těmidu aerent těmidu presente passato eo tue isse nois bois issos dia timer dias timer diat timer diamus timer diazis timer diant timer dia aer těmidu dias aer těmidu diat aer těmidu diamus aer těmidu diazis aer těmidu diant aer těmidu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos tim e tim at tim amus tim ide tim ant non tim as non tim at non tim amus non tim azis non tim ant presente passato tim er aer těmidu passato těm idu presente passato tim ende aende těmidu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 37 fin-ire INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: fuire, cunduire, collire, faddire, mutire, cosire, tasire, ecc. presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos fin o fin is fin it fin imus fin ides fin int fin i a fin i as fin i at fin i amus fin i azis fin i ant ap(p)o finidu as finidu at finidu amus finidu azis finidu ant finidu aia finidu aias finidu aiat finidu aiamus finidu aiazis finidu aiant finidu ap(p)o a finire as a finire at a finire amus a finire azis a finire ant a finire ap(p)o a aer finidu as a aer finidu at a aer finidu amus a aer finidu azis a aer finidu ant a aer finidu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos fin a fin as fin at fin amus fin azis fin ant fin ir e fin ir es fin ir et fin ir emus fin ir ezis fin ir ent ap(p)a finidu ap(p)as finidu ap(p)at finidu ap(p)amus finidu ap(p)azis finidu ap(p)ant finidu aere finidu aeres finidu aeret finidu aeremus finidu aerezis finidu aerent finidu presente passato eo tue isse nois bois issos dia finire dias finire diat finire diamus finire diazis finire diant finire dia aer finidu dias aer finidu diat aer finidu diamus aer finidu diazis aer finidu diant aer finidu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos fin i fin at fin amus fin ide fin ant non fin as non fin at non fin amus non fin azis non fin ant presente passato fin ire aer finidu passato fin idu presente passato fin ende aende finidu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 38 14.2 Verbi irregolari tenn-er INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: cuntenner, ot(t)enner, ponner (pp. postu), proponner (pp. propostu) presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos tenz o ten es ten et ten imus ten ides ten ent ten i a ten i as ten i at ten i amus ten i azis ten i ant ap(p)o tentu as tentu at tentu amus tentu azis tentu ant tentu aia tentu aias tentu aiat tentu aiamus tentu aiazis tentu aiant tentu ap(p)o a tenner as a tenner at a tenner amus a tenner azis a tenner ant a tenner ap(p)o a aer tentu as a aer tentu at a aer tentu amus a aer tentu azis a aer tentu ant a aer tentu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos tenz a tenz as tenz at tenz amus tenz azis tenz ant tenn er e tenn er es tenn er et tenn er emus tenn er ezis tenn er ent ap(p)a tentu ap(p)as tentu ap(p)at tentu ap(p)amus tentu ap(p)azis tentu ap(p)ant tentu aere tentu aeres tentu aeret tentu aeremus tentu aerezis tentu aerent tentu presente passato eo tue isse nois bois issos dia tenner dias tenner diat tenner diamus tenner diazis tenner diant tenner dia aer tentu dias aer tentu diat aer tentu diamus aer tentu diazis aer tentu diant aer tentu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos ten e tenz at tenz amus ten ide tenz ant non tenz as non tenz at non tenz amus non tenz azis non tenz ant presente passato tenn er aer tentu passato ten tu presente passato ten ende aende tentu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 39 d-are INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos da o d as d at d amus d azis d ant d a ia d a ias d ai at d a i amus d a i azis d a i ant ap(p)o dadu as dadu at dadu amus dadu azis dadu ant dadu aia dadu aias dadu aiat dadu aiamus dadu aiazis dadu aiant dadu ap(p)o a dare as a dare at a dare amus a dare azis a dare ant a dare ap(p)o a aer dadu as a aer dadu at a aer dadu amus a aer dadu aiazis a aer dadu ant a aer dadu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos di a di as di at di amus di azis di ant d are d ares d aret d aremus d arezis d arent ap(p)a dadu ap(p)as dadu ap(p)at dadu ap(p)amus dadu ap(p)azis dadu ap(p)ant dadu aere dadu aeres dadu aeret dadu aeremus dadu aerezis dadu aerent dadu presente passato eo tue isse nois bois issos dia dare dias dare diat dare diamus dare diazis dare diant dare dia aer dadu dias aer dadu diat aer dadu diamus aer dadu diazis aer dadu diant aer dadu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos da e di at di amus d ade di ant non di as non di at non di amus non di azis non di ant presente passato d are aer dadu passato d adu presente passato d ende aende dadu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 40 seg-are INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: apeigare, fraigare, mandigare presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos seg o seg as seg at seg amus seg ades seg ant seg ai a seg ai as seg ai at seg ai amus seg ai azis seg ai ant ap(p)o segadu as segadu at segadu amus segadu azis segadu ant segadu aia segadu aias segadu aiat segadu aiamus segadu aiazis segadu aiant segadu ap(p)o a segare as a segare at a segare amus a segare azis a segare ant a segare ap(p)o a aer segadu as a aer segadu at a aer segadu amus a aer segadu azis a aer segadu ant a aer segadu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos segh e segh es segh et segh emus segh ezis segh ent seg are seg ares seg aret seg aremus seg arezis seg arent ap(p)a segadu ap(p)as segadu ap(p)at segadu ap(p)amus segadu ap(p)azis segadu ap(p)ant segadu aere segadu aeres segadu aeret segadu aeremus segadu aerezis segadu aerent segadu presente passato eo tue isse nois bois issos dia segare dias segare diat segare diamus segare diazis segare diant segare dia aer segadu dias aer segadu diat aer segadu diamus aer segadu diazis aer segadu diant aer segadu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos seg a segh et segh emus seg ade segh ent non segh es non segh et non segh emus non segh edas non segh ent presente passato seg are aer segadu passato seg adu presente passato segh ende aende segadu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 41 fagh-er INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: traěgher, beneěgher, astringher, cogher, tingher. Il participio passato č rispettivamente: traětu, beneětu, astrintu, cot(t)u, tintu. presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos fag o fagh es fagh et fagh imus fagh ides fagh ent fagh i a fagh i as fagh i at fagh i amus fagh i azis fagh i ant ap(p)o fat(t)u as fat(t)u at fat(t)u amus fat(t)u azis fat(t)u ant fat(t)u aia fat(t)u aias fat(t)u aiat fat(t)u aiamus fat(t)u aiazis fat(t)u aiant fat(t)u ap(p)o a fagher as a fagher at a fagher amus a fagher azis a fagher ant a fagher ap(p)o a aer fat(t)u as a aer fat(t)u at a aer fat(t)u amus a aer fat(t)u azis a aer fat(t)u ant a aer fat(t)u presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos fag a fag as fag at fag amus fag azis fag ant fagh er e fagh er es fagh er et fagh er emus fagh er ezis fagh er ent ap(p)a fat(t)u ap(p)as fat(t)u ap(p)at fat(t)u ap(p)amus fat(t)u ap(p)azis fat(t)u ap(p)ant fat(t)u aere fat(t)u aeres fat(t)u aeret fat(t)u aeremus fat(t)u aerezis fat(t)u aerent fat(t)u presente passato eo tue isse nois bois issos dia fagher dias fagher diat fagher diamus fagher diazis fagher diant fagher dia aer fat(t)u dias aer fat(t)u diat aer fat(t)u diamus aer fat(t)u diazis aer fat(t)u diant aer fat(t)u forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos fagh e fag at fag amus fagh ide fag ant non fag as non fag at non fag amus non fag azis non fag ant presente passato fagh er aer fat(t)u passato fa t(t)u presente passato fagh ende aende fat(t)u LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 42 sigh-ire INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: cunsighire, pessighire presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos sig o sigh is sigh it sigh imus sigh ides sigh int sigh i a sigh i as sigh i at sigh i amus sigh i azis sigh i ant ap(p)o sighidu as sighidu at sighidu amus sighidu azis sighidu ant sighidu aia sighidu aias sighidu aiat sighidu aiamus sighidu aiazis sighidu aiant sighidu ap(p)o a sighire as a sighire at a sighire amus a sighire azis a sighire ant a sighire ap(p)o a aer sighidu as a aer sighidu at a aer sighidu amus a aer sighidu azis a aer sighidu ant a aer sighidu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos sig a sig as sig at sig amus sig azis sig ant sigh ir e sigh ir es sigh ir et sigh ir emus sigh ir ezis sigh ir ent ap(p)a sighidu ap(p)as sighidu ap(p)at sighidu ap(p)amus sighidu ap(p)azis sighidu ap(p)ant sighidu aere sighidu aeres sighidu aeret sighidu aeremus sighidu aerezis sighidu aerent sighidu presente passato eo tue isse nois bois issos dia sighire dias sighire diat sighire diamus sighire diazis sighire diant sighire dia aer sighidu dias aer sighidu diat aer sighidu diamus aer sighidu diazis aer sighidu diant aer sighidu forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos sigh i sig at sig amus sigh ide sig ant non sig as non sig at non sig amus non sig azis non sig ant presente passato sigh ire aer sighidu passato sigh idu presente passato sigh ende aende sighidu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 43 benn-er INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: cumbenner, imbenner, prevenner presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos benz o ben is ben it ben imus ben ides ben int ben i a ben i as ben i at ben i amus ben i azis ben i ant so bčnnidu ses bčnnidu est bčnnidu semus bčnnidos, -as sezis bčnnidos, -as sunt bčnnidos, -as fia bčnnidu fias bčnnidu fiat bčnnidu fiamus bčnnidos, -as fiazis bčnnidos, -as fiant bčnnidos, -as ap(p)o a benner as a benner at a benner amus a benner azis a benner ant a benner ap(p)o a esser bčnnidu as a esser bčnnidu at a esser bčnnidu amus a esser bčnnidos, -as azis a esser bčnnidos, -as ant a esser bčnnidos, -as presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos benz a benz as benz at benz amus benz azis benz ant benn er e benn er es benn er et benn er emus benn er ezis benn er ent sia bčnnidu sias bčnnidu siat bčnnidu siamus bčnnidos, -as siazis bčnnidos, -as siant bčnnidos, -as essere bčnnidu esseres bčnnidu esseret bčnnidu essčremus bčnnidos, -as essčrezis bčnnidos, -as esserent bčnnidos, -as presente passato eo tue isse nois bois issos dia benner dias benner diat benner diamus benner diazis benner diant benner dia esser bčnnidu dias esser bčnnidu diat esser bčnnidu diamus esser bčnnidos, -as diazis esser bčnnidos, -as diant esser bčnnidos, -as forma positiva forma negativa tue isse nois bois issos ben i benz at benz amus ben ide benz ant non benz as non benz at non benz amus non benz azis non benz ant presente passato benn er esser bčnnidu passato bčnn idu presente passato ben ende essende bčnnidu LIMBA SARDA UNIFICADA • Norme di base | pag. 44 bal-er INDICATIVO CONGIUNTIVO CONDIZIONALE IMPERATIVO INFINITO PARTICIPIO GERUNDIO Cosi pure: boler, doler presente imperfetto passato prossimo passato imperfetto futuro futuro anteriore eo tue isse nois bois issos baz o bal es bal et bal imus bal ides bal ent bal i a bal i as bal i at bal i amus bal i azis bal i ant ap(p)o bŕlidu as bŕlidu at bŕlidu amus bŕlidu ades bŕlidu ant bŕlidu aia bŕlidu aias bŕlidu aiat bŕlidu aiamus bŕlidu aiazis bŕlidu aiant bŕlidu ap(p)o a baler as a baler at a baler amus a baler azis a baler ant a baler ap(p)o a aer bŕlidu as a aer bŕlidu at a aer bŕlidu amus a aer bŕlidu azis a aer bŕlidu ant a aer bŕlidu presente imperfetto passato trapassato eo tue isse nois bois issos baz a baz as baz at baz amus baz azis baz ant bal er e bal er es bal er et bal er emus bal er ezis bal er ent ap(p)a bŕlidu ap(p)as bŕlidu ap(p)at bŕlidu ap(p)amus bŕlidu ap(p)azis bŕlidu ap(p)ant bŕlidu aere bŕlidu aeres bŕlidu aeret bŕlidu aeremus bŕlidu aerezis bŕlidu aerent bŕlidu presente passato eo tue isse nois bois issos |