14/06/2005 Sèberos de imprenta - Unione Sarda 12.06.2005
Unu diariu sardu po is iscolas
Municipio. Iniziativa dell'assessorato alla Cultura e lingua sarda
Diario in limba per mille alunni
Un diario in sardo per diffondere «sa limba» tra i banchi delle scuole. L'assessorato comunale alla Cultura e Lingua sarda avvia un nuovo programma con il coinvolgimento di diversi istituti quartesi. Mille alunni riceveranno un diario scritto interamente in «limba»: diàriu de i scola 2005/2006. Il lavoro parte da loro: hanno raccolto e catalogato, con l'aiuto degli insegnanti, tutti i detti e le parole suggerite dai genitori, nonni e in generale chi aveva dimestichezza col sardo in famiglia. Un lavoro immenso passato al vaglio dal professor Paolo Pillonca, esperto nella valorizzazione e riscoperta del sardo, da Lucio Carboni dell'associazione Su Idanu, e dal dirigente dell'assessorato alla Lingua sarda, Giuseppe Corongiu che ha ideato e coordinato il progetto. Alla fine è nato il diario in limba con lo scopo di rendere vivo il sardo, riscoprendo le parole della tradizione e analizzando quelle nuove: ad esempio si scopre che settembre si dice cabudanni ma anche che il cellulare è su telefuneddu. «Il sardo è una lingua viva», commenta il neoassessore Tonio Pani: «Ci sono studiosi che stanno ancora discutendo sull'uso della x o sulle doppie trascurando invece quello che è l'uso quotidiano. Il diario in sardo va proprio verso questa direzione». L'iniziativa rientra nel progetto «Fueddus antigus e nous» (parole antiche e nuove) che ha visto coinvolte diverse classi elementari, medie e superioni: le quinte A e B dell terzo circolo didattico (professoresse Silvia Cocco, Anna Lobina e Carmen Marcialis), la seconda e terza A, prima e seconda B e prima B delle medie Rosas (professoresse Milvia Serra e Anna Ritata Maria Demartis e la prima A del liceo Classico con il professor Antonio Dessì. Ha lavorato nel progetto la professoressa Valentina Pulina. (g. mdn.)