Atzeri (Psd'az): chie est nemigu de s'istòria sarda?
Consiglio Regionale della Sardegna
Gruppo Misto
INTERPELLANZA ATZERI sul trentennale silenzio delle Soprintendenze intorno alla importantissima scoperta dei giganti di pietra di Monti Pranu.
Il sottoscritto Consigliere regionale,
premesso che la più ampia valorizzazione dei beni archeologici rappresenta uno degli indicatori fondamentali per la migliore conoscenza delle nostre radici culturali, per l'elaborazione di una più consapevole identità etnostorica e per la promozione turistica, economica e sociale dei territori isolani conseguente alla proiezione internazionale del nostro inestimabile patrimonio storico-archeologico;
considerato che
da informazioni apparse di recente sulla stampa locale, poi confermate da altri dati assunti e verificati dall'interpellante, risulta che:
- dopo la prima scoperta ufficiale dei giganti di pietra, avvenuta nel 1974, sono stati condotti scavi archeologici in località Monti Pranu solo nel 1979;
- alcuni fondamentali reperti di straordinaria rilevanza storica e archeologica, sia per la Sardegna che per la comunità internazionale, sono stati poi esposti al Museo Nazionale di Cagliari, anche se a tali reperti non è stata assicurata alcuna particolare attenzione in quanto decontestualizzati e privi delle necessarie forme di pubblicizzazione e di informazione a beneficio dei visitatori;
- non si è registrata alcuna seria opera di valorizzazione dei reperti nell'arco di oltre un trentennio, a danno dell'immagine della Sardegna e dei territori del Sinis in particolare in quanto privati di una fondamentale opportunità di sviluppo;
- nel 2003 parecchie casse contenenti reperti fino ad allora ammassati in un magazzino sono state trasferite in località Li Punti per le procedure di restauro e di classificazione;
- il problema è stato nuovamente denunciato e portato all'attenzione dell'opinione pubblica a partire dal 21 giugno c.a., e in seguito a tale campagna di stampa anche l'Autorità Giudiziaria si è interessata in relazione ai possibili rilievi penalistici connessi alla vicenda;
- dall'inchiesta giornalistica finora emersi solo profili di scarsa trasparenza in relazione allo stato di conservazione dei reperti, agli ulteriori scavi da compiere, alla presunta sparizione di una importante riproduzione di uno scarabeo poi rivelatosi solamente altrove conservato e mai messo a disposizione del pubblico;
- il Sindaco di Cabras ha rivendicato con decisione il diritto di rientrare in possesso dei reperti depositati a Li Punti ai fini di una loro più congruente valorizzazione, e ha palesato la necessità che si proceda a veri scavi archeologici in zona Monti Pranu;
chiede di interpellare l'Assessore alla Pubblica Istruzione e il Presidente della Giunta per sapere:
1) quali tempestive azioni intendano intraprendere per far luce sulla vicenda, e in particolare per conoscere le ragioni che hanno indotto le istituzioni competenti a non pubblicizzare a dovere l'importanza dei ritrovamenti;
2) se non giudichino assolutamente grave che reperti di tale riconosciuta rilevanza strategica nel campo della cultura internazionale ai fini della revisione della storia sarda e del Mediterraneo siano di fatto sottratti, senza adeguati e comprovati motivi, alla disponibilità dell'opinione pubblica;
3) se non ritengano altrettanto grave che sulla stragrande maggioranza di tali reperti non vi sia alcuna certezza in ordine al loro numero, alla loro classificazione e al loro stato di conservazione;
4) se non ritengano opportuno agire affinché i giganti di pietra ritornino nel territorio di provenienza per poter assicurare la loro adeguata valorizzazione in chiave economica e turistica;
5) quali decisioni intendano prendere in merito all'opportunità di proseguire con più accurati scavi, e in particolare quali finanziamenti siano disponibili in merito;
6) quali iniziative reputino utili e opportune per verificare se vi siano state irregolarità di competenza della Regione nella gestione della vicenda;
7) quali provvedimenti intendano assumere per dotare le strutture istituzionali competenti di fondi e strumenti adeguati per la ottimale gestione del nostro immenso e inestimabile patrimonio archeologico;
8) quali azioni la Regione intenda portare avanti nei rapporti con le Soprintendenze anche al fine di instaurare forme di collaborazione dirette ad una più efficace valorizzazione dei beni archeologici sardi.