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09/06/2005 Seberos de sa Retza

Pro sa limba non b'at dinare, ma pro sa biblioteca araba...

dae su giassu ufitziale de sa Regione Autonoma Sardegna


Apre in Sardegna la prima biblioteca della cultura e della civiltà araba.Duecento volumi di saggistica, letteratura, fiabe per i più piccoli. E’ solo una tranche dei libri che andranno ad arricchire la prima biblioteca della cultura e della civiltà araba aperta in Sardegna. Un progetto di cooperazione internazionale promosso dall’assessorato regionale dei Beni Culturali con la collaborazione del Comune di Cagliari, che mette a disposizione i locali della biblioteca comunale di via Newton. Sono stati già stanziati 40 mila euro per nuovi acquisti e, senza dubbio, per dare un’identità chiara e potenziare lo spazio culturale, sarà di grande importanza la firma del protocollo d’intesa con il ministero della Cultura tunisino, prevista nelle prossime settimane. Accanto ai libri scritti in arabo, saranno disponibili - per chi non conosce la lingua - anche traduzioni in italiano, francese e in altri idiomi, perché in fondo ciò che conta è promuovere la cultura araba. 

“Sarà una biblioteca laica, segno del riconoscimento e della volontà di valorizzare la comunità di cultura araba che vive in Sardegna, favorendo l’integrazione e il confronto con gli extracomunitari il cui numero continua a crescere nell’Isola”, spiega l’assessore regionale dei Beni Culturali, Elisabetta Pilia: “La multiculturalità è un aspetto già da tempo all’attenzione delle biblioteche sarde, che in varie zone della Sardegna hanno allestito scaffali di libri e riviste per gli immigrati, provenienti non solo dai paesi del Nord Africa ma ora anche dall’Oriente”. 

Questa importante iniziativa culturale si inserisce in un progetto molto più vasto su cui la Giunta sta investendo con determinazione, “perché la Sardegna abbia il ruolo di promotore di progetti di integrazione e scambio internazionale, in particolare nel bacino del Mediterraneo”. “Stiamo seguendo questa strada sul fronte dell’energia – continua Elisabetta Pilia - su quello economico e della valorizzazione delle produzioni agroalimentari e, adesso, con l’apertura della biblioteca araba su quello della cultura, sia nell’ambito dei beni librari che culturali”. D’Accordo il sindaco di Cagliari, Emilio Floris, e l’assessore alla Cultura, Giorgio Pellegrini, che sottolineano l’importanza dell’investimento per la promozione di Cagliari “capitale nel Mediterraneo” e annunciano che, entro due anni, anche la biblioteca della cultura e della civiltà araba avrà i suoi spazi nella nuova biblioteca e mediateca del Mediterraneo, realizzata nel ex mercato di via Pola. 

Il progetto di cooperazione è nato un anno fa in occasione della Mostra del libro per ragazzi di Sfax, uno dei più importanti del mondo arabo insieme a quello del Cairo, e si è concretizzato nella recente Foire internationale du Livre de Tunis tenutasi tra aprile e maggio 2005, in cui una delegazione della Regione e del Comune di Cagliari ha incontrato dirigenti del ministero della Cultura del governo tunisino e dell’Unione editori tunisini, algerini e libanesi. La Tunisia ha accolto favorevolmente le proposte dell’assessorato della Pubblica Istruzione e, insieme al Servizio Cultura del Comune di Cagliari, sono state poste le basi per l’accordo di costituzione della biblioteca araba a Cagliari. 

Nel corso delle riunioni, sono emerse anche affinità tra alcuni progetti realizzati dalla Regione Sardegna e dalla Tunisia, punto di partenza per futuri scambi di esperienze nell’ambito, ad esempio, del progetto sulle Biblioteche carcerarie o del progetto sugli audiolibri per non vedenti. Alla Sardegna è stata richiesta collaborazione per la realizzazione di una rete informatica per il sistema bibliotecario tunisino; la traduzione di libri dall’arabo all’italiano e viceversa (collaborazione tra editori sardi e arabi) e l’ospitalità in Tunisia della mostra “Abitare la musica”. 

Il prossimo passo sarà la firma di un protocollo d’intesa di cooperazione internazionale tra autorità politiche competenti. Da questo accordo seguiranno una serie di azioni per potenziare la biblioteca araba e incentivare i progetti di cooperazione:costituzione di una commissione di esperti bibliotecari tunisini che lavoreranno alla realizzazione della bibliografia di base per la biblioteca araba di Cagliari e alla prima catalogazione dei volumi; formazione reciproca di bibliotecari; partecipazione a fiere, mostre e attività culturali in Sardegna e nei Paesi arabi, dalla Tunisia al Libano. Con gli editori arabi si troveranno accordi per facilitare il contatto con per l’acquisizione di libri e per l’eventuale traduzione di libri dall’italiano all’arabo e viceversa. 


A segus