Su Consigiu provintziale de Tàtari proponet una lege pro sa die de sa memoria po no ismentigare sa Shoa chi sos giudeos ant depiu bajulare. Inoghe su testu de s'ordine de sa die de traballos.
Provincia di Sassari
– CONSIGLIO PROVINCIALE –
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Il significato del “Giorno della Memoria”: per non dimenticare
L’Italia, con la legge n. 211 del 2000 ha istituito il “giorno dell memoria” scegliendo la data del 27 gennaio come simbolo della fine della Shoah. Il 27 gennaio del 1945 fu infatti liberato il campo di sterminio di Auschwitz.
Il vocabolo ebraico Shoah significa distruzione, catastrofe, e rappresenta, in un’unica parola, la tragedia del popolo ebreo d’Europa che, a partire dalla metà degli anni Trenta sino al 1945, ha conosciuto persecuzioni razziali sino alla teorizzazione e alla successiva attuazione da parte del Nazismo del Terzo Reich, del progetto di sistematica uccisione degli ebrei e dei tanti deportati. La persecuzione razziale e lo sterminio degli ebrei, dei “diversi” per razza o etnia, religione o scelte di vita, dei prigionieri politici e militari, fu resa possibile dalla condivisione e, in alcuni casi, dalla collaborazione dei governi o dei movimenti politici di altri Stati, tra cui la stessa Italia
fascista. L’uomo, nella sua lunga storia, è stato artefice e spettatore di crimini e di stermini, ma la Shoah ha rappresentato, per il secolo XX , una pagina di storia inumana e orrenda che deve essere ricordata e sulla quale il genere umano non deve mai smettere di riflettere e di interrogarsi. La memoria di questo recente passato, carico di crimini e di ingiustizia, di razzismo e di violenza, deve restare viva nelle giovani generazioni e nella consapevolezza dei popoli affinché mai più, nella storia dell’umanità, si ripetano gli orrori della Shoah.
E’ la memoria di questo tremendo passato che può aiutarci a vivere il presente e a costruire il futuro nella pace, nella tolleranza e nel rispetto reciproco. Per questi motivi il Presidente del Consiglio, con la Conferenza dei Capigruppo ed i Consiglieri della Provincia di Sassari invitano le Scuole di ogni ordine e grado a ricordare alle giovani generazioni l’orrore del razzismo e tutte le vittime dell’Olocausto, anche attraverso la celebrazione del “Giorno della Memoria” con momenti di conoscenza e di riflessione. Inoltre, invitano le Amministrazioni Comunali ad intitolare una via, od una piazza o un parco al “Giorno della Memoria” , così da testimoniare la volontà delle Istituzioni perché siano affermati e consolidati i valori che sostengono la democrazia, la tolleranza e la pace tra i popoli.
Sassari, 24 gennaio 2006
Il Presidente del Consiglio
I Capigruppo
Enrico Piras Democratici di Sinistra Sfs Alba Canu
Margherita Paolo Battino
Udeur Antonello Palmas
Psd’Az Angelo Benenati
Progetto Sardegna Angelo Pirisi
SDI Roberto Desini
Rifondazione Comunista Giommaria Deriu
Forza Italia Giuseppe Morghen
Alleanza Nazionale Antonio Doneddu
UDC Luigi Carta
Irs Gavino Sale
Parlamento Italiano Legge 20 luglio 2000, n. 211 ("Gazzetta Ufficiale" n. 177 del 31 luglio 2000)
Istituzione del “Giorno della Memoria” in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti
Art. 1
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Art. 2
In occasione del “Giorno della Memoria” di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.