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03/01/2006 Biddas sardas

Luras, isùla logudoresa in d'unu "mare" de gadduresu

de Barbara e Nino Pala


AUGURI PER IL NUOVO ANNO 2006! - AUGÙRIOS PRO S'ANNU NOU 2006!
>> da Barbara e Nino Pala
>> Monserrato-Luras, mese de Nadale 2005
>>
>> ********************
>>
>> Se vi accontentate degli auguri, potete ora "eliminare" questo
>> messaggio!
>>
>> ********************
>>
>> Se invece siete curiosi e volete conoscere meglio un paese sardo
>> caratteristico,
>> dalle molte singolarità,
>> fate scorrere questo testo o cliccate su uno dei link che troverete
>> in fondo, da cui sono tratte le notizie che seguono.
>>
>> Per esempio, sapevate che Luras è un'isola linguistica situata nel cuore
>> della Gallura? Infatti mentre a Luras si parla il "lurisincu", una
>> variante
>> del sardo-logudorese, in tutti i paesi limitrofi (Calangianus, Tempio,
>> Nuchis, Aggius, ... ...) si parla il gallurese.
>> Linguisticamente, Luras è dunque l'estrema punta settentrionale del
>> sardo-logudorese.
>> ...
>> ...
>>
>> LURAS, paese della Gallura di circa 2.800 abitanti, situato nella regione
>> nord orientale dell'Isola di Sardegna, si estende su un poggio granitico
>> dell'altipiano del Limbara, a 508 metri di altitudine.
>> Un tempo veniva chiamata Villa Lauras o Oppidum Luris, e l'origine stessa
>> del nome viene spesso attribuita a lura (otre) oppure a laurus (alloro).
>> Tra
>> le ipotesi avanzate sull'origine del paese ve ne sono alcune che, secondo
>> quanto affermato da diversi storici, lo vorrebbero come "una delle cinque
>> colonie" che gli Etruschi fondarono nell'Isola dopo l'862 a.C. Oppure
>> fondato da una parte dei 4.000 coloni ebrei deportati in Sardegna
>> dall'Imperatore romano Tiberio nel 19 d.C. A rafforzare ancora
>> quest'ipotesi
>> vi sono diversi particolari riferibili agli usi e costumi luresi,
>> all'intraprendenza commerciale, ad alcune pietanze ed a elementi
>> caratteriali degli stessi abitanti.
>>
>> IL DIALETTO
>> Per cercare una spiegazione al perché Luras, a differenza degli altri
>> centri
>> della Gallura, abbia mantenuto l'originaria parlata sarda bisogna
>> ricondursi
>> alle diverse ipotesi che tentano di dare una spiegazione possibile e
>> veritiera sulle motivazioni.
>> Intorno al 1200 la Gallura fu infestata da una grave epidemia. Solo Luras
>> rimase immune e potè quindi difendersi dai Còrsi che intanto avevano
>> occupato la parte superiore dell'Isola conquistando i luoghi lasciati
>> deserti; questa tesi giustificherebbe la difesa della lingua sarda sul
>> dialetto gallurese, che ha chiare origini còrse.
>> Il mantenimento della parlata sarda potrebbe essere nato anche
>> dall'esigenza
>> di dover comunicare con le popolazioni dell'interno della Sardegna dovuto
>> al
>> dinamismo commerciale dei luresi.
>> L'originalità dei lurisincos, come etnicamente vengono chiamati, esce
>> allo
>> scoperto proprio nel dialetto il quale, oltre alla musicalità
>> dell'accento,
>> si distingue dalle altre varianti logudoresi della sardegna del centro -
>> nord per altre sfumature.
>>
>>
>> L'ARCHEOLOGIA
>> Sepulturas de zigantes o de paladinos, così i luresi solevano chiamare i
>> Dolmen, importantissimi monumenti del megalitismo funerario del periodo
>> neolitico, che costituiscono un esempio significativo di una delle
>> maggiori
>> concentrazioni di tali sepolture in Sardegna. Nel territorio di Luras,
>> infatti, ve ne sono ben quattro: l'Allée couverte di Ladas e i dolmen a
>> struttura semplice di Alzoledda, di Ciuledda e di Billella. Molto ben
>> conservati nelle loro strutture realizzate in granito locale, i dolmen di
>> Luras costituiscono, insieme all'allée di Ladas, la cui copertura è
>> costituita da due lastroni piatti, uno dei quali risulta essere, per
>> dimensioni, il secondo in tutto il bacino del Mediterraneo,
>> un'interessante
>> sequenza nell'evoluzione della tipologia costruttiva di questi monumenti
>> megalitici che, partendo dall'esperienza del dolmen semplice dei periodi
>> neolitici, porta alla realizzazione di tombe a galleria, le allée
>> couvertes,
>> e quindi alle Tombe dei giganti.
>>
>>
>> GLI OLIVASTRI MILLENARI
>> Gli olivastri millenari di Santu Baltolu di Carana sono inseriti in un
>> incantevole contesto naturale, sulle sponde del Lago Liscia, dove il
>> contrasto tra la montagna granitica e lo stesso Lago dà luogo a un'unità
>> paesaggistica di assoluto valore. Il più vecchio di questi olivastri,
>> s'ozzastru, come viene confidenzialmente ma rispettosamente chiamato dai
>> luresi, presenta a metri 1,3 da terra una circonferenza di circa 12 metri
>> per un'altezza di 8 metri e, secondo alcuni studi, dovrebbe avere tra i
>> 3.000 ed i 4.000 anni di età, il che ne fa uno degli alberi più vecchi
>> d'Europa. Questo "patriarca della natura", dichiarato nel 1991 Monumento
>> naturale ed ormai inserito con grande risalto nelle più importanti guide
>> naturalistiche, rientra oggi nella lista dei "Venti alberi secolari", uno
>> per ogni Regione italiana, da tutelare e dichiarare Monumento Nazionale
>> con
>> decreto ministeriale.
>> ...
>> ...
>> ...
>>
>>
>> SE VOLETE SAPERNE DI PIÙ, CLICCATE QUI:
>> http://www.forteleoni.it/luras.htm
>> http://web.tiscali.it/luras_s2k/
>> http://www.ilportalesardo.it/archeo/ssluras2.htm
>>

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