Ho letto in ritardo l'articolo di Roberto Bolognesi (A ita serbit una
"Curtura" sarda?) e da poco la risposta del collega Maurizio Virdis (Le
prime manifestazioni della scrittura nel cagliaritano, 2003), con la quale
concordo. E per questa ragione che la prego gentilmente di
pubblicare la versione italiana più leggibile di un mio saggio apparso in
gallego nel 1999, molto meno leggibile, che contiene ugualmente
risposte - sotto forma di ipotesi - ai quesiti posti dal collega Bolognesi;
v. in particolare il cap. 5.
D'altronde anche per la precocità del provenzale medievale scritto si era
supposta una scarsa conoscenza del latino, cosa che poi è stata smentita
(tralascio le indicazioni bibliografiche, che desidero utilizzare in altra sede). Di
conseguenza, l'uso scritto dei volgari medievali, nelle aree occidentali
dell'Europa, non è condizionato soltanto dalla presenza/preesistenza oppure,
all'opposto, dall'assenza dell'uso del latino. Ogni zona
specifica ha la propria storia linguistica e culturale.
Ringrazio dell'attenzione e auguro un felice 2006.
Cordialmente,
Marinella Lorinczi,
prof. straordinario di Lingua e letteratura romena alla Facoltà di Lingue
straniere, titolare dell'insegnamento di Lingue romanze moderne comparate (alias Linguistica
romanza)