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13/12/2005 Discos

Dodillas 


Carus, amigus, mi nanta Brunu Camedda, mi dedicu a sa musica Sarda de piticcheddu 
e mera fai prexeri chi chistionais in qusta bella rivista de su CD nou chi appu incidiu.

chi si fairi prexedi, spiegu su CD in su situ miu: www.brunocamedda.com

Si arringraziu mera e de coru, chi mi presentais duas rigas (appu allegau duas fotos in casu srebanta).
complimentus po sa rivista, unu caru saludu e forza paris!

Brunu Camedda 


estratto curriculum

Fisarmonicista, organettista e Violoncellista (diplomato al conservatorio di Avignon in Francia), Bruno Camedda si dedica attualmente alla musica etnica come ricercatore interprete e insegnante della musica popolare sarda, ha scritto e redatto con l'aiuto del padre Ennio, numerose opere didattiche tra cui un opuscolo di teoria interamente in "limba sarda", da lui utilizzato assieme agli ausili didattici dell'antropologo A.F.W.Bentzon in vari progetti scolastici. 
Come musicista continua ad esibirsi nell'isola e all'estero esprimendo con forte stile personale i linguaggi coreutico-musicali comuni all'intera isola. 
La costruzione delle sue performance si muove fra la marcata aderenza alla grammatica strutturale della tradizione e si apprezza per il gusto 
jazzistico che sa imprimere.
Suona assieme a Orlando Mascia, Paolo Zicca e Gianni Atzori nel gruppo "Fùrias" (dal nome di una frase tipica delle launeddas), 
con i Fùrias e l'associazione "s'iscandula" ha contribuito alla nascita di "bell'arrosa" la prima discoteca di solo ballo sardo, unica nel suo genere.
Ha collaborato (componendo e arrangiando per alcuni) e inciso per vari artisti sardi, tra cui: Franco Madau, Paolo Pillonca, Paolo Boi, Andrea Parodi, Duo di Oliena, Tenores di Neoneli, Sandra Ligas, Antonio Pani, Emanuele Garau, Antonello Puxeddu "Reverendo Jones" , Tribù Mediterranea ecc., nel 2000 ha inciso il suo primo cd "PESADAS". Nel 2005 il nuovo CD Dodillas. 



CD DODILLAS

vuole essere un viaggio immaginario nella World Music, rivisitando vari generi e differenti stili, spaziando dalla musica popolare alla musica colta e viceversa, mantenendo però inalterate le metriche ritmiche dei balli sardi tradizionali. 



Il brano Dodillas trae spunto ritmico da una performance jazzistica del grande maestro di Launeddas A. Porcu, che con il suo canto, scandendo le nodas a "suon di dodillas", improvvisa in duetto con un suonatore di tablas indiano (video archivio s'iscandula). L'idea dell'accompagnamento assimila la mancosa del fiorassiu alterandone però gli intervalli e differenziandoli nella modalità dalla tradizione attuale). Altri spunti ritmici sono attratti dal Bolero (ritmo ternario originario spagnolo) incastrandosi tra il 3/4 e i 6/8 nella metrica delle nodas eseguite in forma binaria e ternaria. Il percorso melodico principale usa modulazioni attraversando la musica colta per poi concretizzarsi su temi popolari sardi, nella parte centrale si sviluppano due frasi che ricalcano il pensiero di Ravel (che a sua volta trasse spunto dalla musica popolare spagnola ampliamente influenzata dalla tradizione arabo-musulmana) la dove, nel suo celebre bolero (costruito su una base ritmico-armonica ripetitiva), introduce nella parte B (con medesimo accompagnamento armonico-modale) alterazioni di carattere esotico. Il carattere delle scale in altre frasi invece, sono ispirate ai modi greci in particolare a quelli affini al lidio. (da Lidia, antica regione dell' Anatolia (Turchia occidentale) avente come sua antica città capitale SARDI...) Le nodas in froriggius sono state riadattate per fisarmonica, estrapolando e distinguendo il canto principale dall' accompagnamento e rielaborandone le ornamentazioni, interpretando dopo una paziente analisi la scrittura di Bentzon (pag.28 n°17) nel fiorassiu di E. Melis. Nella parte finale sono state riviste e aggiunte altre nodas tratte dalla "relazione tra passo e musica"di A.Lara. La mediana pipia invece gioca in contrappunto, imitando le due voci delle launeddas eseguite contemporaneamente dalla sola mano destra. Lu scotis (tipica danza della Gallura) si ritrova per omonimia in altri paesi come Spagna o sud Francia (la Scottisch o Escouticho Provenzale per esempio), in forme differenti (sautée, glissée ou valsée). In questo brano ho voluto introdurre allo Scotis Gallurese la "Polka des Landes", appartenente con l'escouticho al medesimo repertorio, in ricordo dell'accademia Provenzale di Avignone di cui feci parte. Nella parte finale si aggiunge un frammento tematico tratto dalla polka di A.lara (Bentzon pag 103 n° 39) Marghine d'oro è una danza con cadenza mista tra il Marghine e il Logudoro. Su tzilleri, passu storrau, sa bardunfula e rondò mucadoris sono fantasie costruite su ritmi sardi, alcuni rivisti e adattati ad altri generi più moderni, altri confrontati con stili musicali provenienti da paesi diversi (Irlanda Egitto Spagna Francia ecc.) Il brano Su cumbidu ha un ritmo di ballo sardo in 3/4 anch'esso rivisto in chiave moderna, con finale improntata sull' "Etno-Jazz" dall'organetto diatonico.Viene dedicato oltre che ai gruppi folk tradizionali, alle scuole di danza che includono nei vari balli di gruppo il ballo sardo, inteso con semplici passi e povero di coreografia come "ballo di piazza”, simbolo di aggregazione e unità popolare, testimonianza del più ANTICO BALLO DI GRUPPO per eccellenza in Sardegna. 

01) Dodillas

02) Su tzilleri

03) Marghine d'oro

04) Froriggius 1 / froriggius 2

05) Passu storrau
06) Su cumbidu

07) Sa bardunfula

08) Polkland-scotis

09) Mediana pipia

10) Rondò mucadoris


Tutti i brani sono ballabili in quanto costruiti su metriche ritmiche tradizionali.

i brani 3.4.8.9 (rielaborati dall’autore) sono di origine popolare.

i brani 3.8 (e seconda parte del 6) sono il frutto del mio primo approccio all'organetto 

i brani 1.2.5.6.7.10 sono innovativi 


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