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02/12/2005 Sèberos de s'Imprenta - GDS 30.11.2005

"Sa die de sa bregùngia"


È partito da piazza Garibaldi per riversarsi in piazza del Carmine il corteo di protesta organizzato da Psd'Az e 
Sardigna Natzione per manifestare contro la cosiddetta “fusione perfetta”. Le bandiere dei 
quattro mori, centinaia, hanno sventolato sotto la pioggia per ricordare la «data infausta» del 
29 novembre 1847, quando la Sardegna entrò a far parte del regno piemontese con promesse di pari dignità. «Fu tutto un 
grande imbroglio», dice Nicola Cosseddu, «perchè la nostra Isola dopo l'unificazione non è 
diventata altro che una colonia. Vogliamo l'indipendenza e la sovranità del popolo sardo». E 
nella via che commemora quella data, via XIX novembre appunto, gli indipendentisti hanno disposto un cartello che la 
ribattezza “Sa ruga de sos sardos liberos”. Eliseo Spiga, sardista e scrittore, ricorda come 
questa protesta vada avanti ormai da trent'anni: «Nel '77 fummo denunciati per danneggiamento perchè coprimmo la 
targa di via XIX novembre con un altra che portava la data della cacciata dei piemontesi, il 28 aprile 1794. Fu una data 
infausta».


EDOARDO PISANO 

A segus