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27/12/2004 Rassigna de s'imprenta - Il Giornale di Sardegna 24.12.02

"Arrivano i finanziamenti sulla tutela delle lingue minoritarie"

de Francesco Fulghesu - cummentu de Ivo Murgia

Passu Passu, a bellu a bellu, calencuna cosa si movet in is
amministratziones sardas po afortiare sa presèntzia de sa limba. In su
comunu de Abas (Ales) sunt arribbaos is finantziamentos de su 2002, e già
fut ora puru!, e est pòtziu partire su progetu po incarrerare sa faina de sa
presèntzia ordinària e fitiana de su sardu in is atos de s'amministratzione
e in totu sa vida pùbblica. Su comunu si fut già movende a contu suo ma
como cun su dinare de sa 482 at a pòdere fàere de prus puru cun
s'istitutzione de su "Ufìtziu de sa Limba Sarda". Mèngius tardu chi no mai!

In Làconi sunt chirchende de nde torrare a bogare a pìgiu totu sa richesa
de sa poesia de sa bidda. Versos in logudoresu e in lacunesu in unu
laboratòriu pensau de sa Biblioteca Comunale e ghiau de Pàulu Pillonca.
S'idea est de pinnigare apare totu is apassionaos de sa poesia, finas
diletantes, de ddos fàere connoschere e de fàere acurtziare totu is àteros a
su mundu de sa poesia. (I.M.)




Il Giornale di Sardegna 24.12.02
"Arrivano i finanziamenti sulla tutela delle lingue minoritarie"

Gli impiegati del Comune di Ales dialogheranno in "limba" con i cittadini. È
questo l'intento principale dell'amministrazione che ha predisposto il piano
di attuazione del progetto finanziato quest'anno dall'assessorato regionale
alla pubblica Istruzione, in base alla legge 482. L'intero intervento è
stato ufficialmente presentato nel corso di un dibattito sulla lingua sarda
che si è tenuto negli scorsi giorni. Il Comune ha chiesto e ottenuto di
avere i fondi per tutelare le minoranze linguistiche presenti nel centro
della Marmilla.
Ales, già sede della Consulta per la Cultura e la Lingua dei Sardi dal 1998,
aveva predisposto, fin dal 2000, un progetto per il conseguimento delle
finalità previste dalla legge, ma solo quest'anno è giunto il primo
finanziamento erogato sull'annualità 2002.
La Consulta non ha finora potuto operare concretamente per mancanza di
fondi, anche se negli anni passati alcune attività, quali lo studio della
toponomastica cittadina e lo studio genealogico di Ales e Zeppara sono state
portate avanti autonomamente dal Comune. Nel 2000, appena approvato il
Regolamento di attuazione della legge 482 sulla tutela delle minoranze
linguistiche, Ales ha inoltrato alla Provincia un progetto di finanziamento
per l'istituzione de "S'Ufitziu de sa Limba Sarda" ed oggi il progetto
finanziato può partire nella sua interezza per l'annualità 2002, e con la
certezza di fondi anche per il 2003 e 2004.
Primo compito del programma è quello di istruire il personale dei pubblici
uffici a dialogare in "limba" con gli utenti e prepararli al compito di
saper produrre documenti ed atti bilingue, primo passo verso la pratica
attuazione della tutela prevista dalla legge. Non è compito facile produrre
tutta la modulistica in italiano e sardo e saper dare risposte giuste e
comprensibili in una lingua che supporta spesso fonemi assai differenti
anche nell'ambito di zone omogenee. L'intendimento primo del progetto è
individuare, per l'uso pratico, i termini di più largo uso anche fra
comunità diverse, purché non ignote all'antico parlare alerese e produrre la
toponomastica e cartelli segnaliteci bilingue.
È previsto, inoltre, un corso di 140 ore che dipendenti comunali a ciò
delegati spenderanno per dare risposte a tutti i cittadini che rivolgeranno
quesiti per chiarimenti su problemi pratici per l'uso della lingua sarda ed
anche per informazioni sulla fase raggiunta dall'integrazione del
bilinguismo negli atti pubblici. Nel progetto saranno coinvolti, oltre agli
enti pubblici, anche operatori privati, soprattutto imprenditori che, per
aderire all'iniziativa di predisporre i cartelli bilingue delle attività
produttive, potranno ricevere un contributo, sempre nell'ambito della
disponibilità di bilancio, a parziale rimborso delle spese sostenute. Il
corso di formazione per i dipendenti degli Enti pubblici sarà organizzato
facendo ricorso ad esperti esterni già qualificati; avrà la durata di trenta
ore e sarà aperto a tutti. In un secondo tempo, con i finanziamenti per le
annualità 2003 e 2004, è previsto il coinvolgimento delle scuole.

Altri comuni dell'Isola cercano di dare nuova linfa al sardo. Il Comune di
Laconi ha promosso un corso sulla poesia in lingua sarda. Si tratta di un
progetto curato dalla Biblioteca Comunale, si prefigge di raccogliere,
studiare ed infine pubblicare tutto il vasto repertorio inedito di tanti
poeti dialettali che hanno composto i loro versi in logudorese, in lingua
mista, ma alcuni, forse per questo i più interessanti, in perfetto dialetto
laconese.
I partecipanti fanno a gara a proporre i testi, custoditi negli anni come
preziose reliquie e di cui, a volte, sono gli unici depositari. Il
laboratorio è coordinato da Paolo Pillonca ed aperto a tutti gli
appassionati. L'iniziativa intende salvare la vasta produzione inedita dei
poeti minori laconesi, che altrimenti andrebbe certamente perduta; si tende
anche a rivalutare la passione verso l'arte poetica, partendo dallo studio
del grande poeta laconese Franciscu Lai. «Tra gli intenti delle Biblioteca
Comunale - confida la responsabile Annalisa Meloni - c'è anche quello di
avvicinare il maggior numero possibile di cittadini alla lettura». (f.f.)

A segus