abertura de sa festa cun sa presenzia e su saludu de:
Claudiu Ponti: Sindigu de Nurachi,
Tiberiu Caddeu: Assessori a sa cultura
Danti Olianas: Obreri de sa festa
Special guest:
Su gruppu folk de Nurachi
a is 4.30 de ammerì
in su Centru Sociali
chistionada asua de s’esperienzia
de una scola de poesia sarda in Sinnia cun arrelata de:
Paulu Zedda, cantadori e maistu de poesia
e cun esemplus a mutetus longus, e mutettus frorius improvvisaus de
Cesare Melis e Danieli Filia
accumpangiaus a “basciu e contra” de
Tore Exana
e Nicola de Notarpietro
de is 5.30 de ammerì
in cincu magasinus de sa bidda
cantadas a sa repentina, canzonettas crabarissas e canzonis longas, ballus, cumbidus e ispassiu cun is cantadoris:
Dominichinu Caddeu
Giuanni Demartis
Srabadori Manca “Gavaurru”
e cun is sonadoris:
Pietru Madau, fisarmonica
Stefuneddu Pinna, launeddas
INFO
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Ripresas Videu
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E’ arrivata alla terza edizione "A sa repentina", la rassegna regionale della canzone campidanese che si è tenuta sabato 2 aprile - a Nurachi (OR) con il contributo dell’Assessorato allo Spettacolo e Attività Culturali della Regione Autonoma della Sardegna e dell’amministrazione Comunale di Nurachi, e con la collaborazione della Pro Loco. L’organizzazione è invece affidata a Iscandula, che ha tenuto a battesimo la rassegna, nel 2001.
Il tema centrale è stato come sempre, e come suggerisce il titolo della manifestazione, la forma più antica del canto tradizionale sardo: sa repentina. Un modulo poetico utilizzato sia per la poesia improvvisata che per la poesia composta e imparata a memoria, ma sempre eseguito con l’accompagnamento strumentale delle launeddas, della chitarra o della fisarmonica.
L’appuntamento si è aperto alle 16 - al Centro sociale Polivalente di Via S. Lucia - con un momento di riflessione sulle problematiche legate all’insegnamento dell’arte poetica in Sardegna. Dopo i saluti della autorità – il Sindaco di Nurachi Claudio Ponti, l’Assessore alla Cultura Tiberio Caddeo e Dante Olianas, presidente di Iscandula - è stata la testimonianza della Scuola di Poesia di Sinnai a creare la base per un dibattito e per mostrare i risultati dell’attività degli ultimi anni attraverso le esecuzioni dal vivo degli allievi Cesare Martis e Daniele Filia. Ad accompagnarli, un tipo di coro molto peculiare, "su basciu e contra", composto da Tore Exana e Nicola Notarpietro.
Dopo la relazione di Paolo Zedda – maestro di poesia presso la Scuola di Poesia di Sinnai - e le esecuzioni dimostrative, la manifestazione poetica vera e propria si si è svolta in maniera itinerante, a partire dalle 17,30, nei contesti in cui, come scriveva l’antropologo danese Andreas Fridolin Weis Bentzon, "si creano i migliori talenti poetici della Sardegna": i "magasinus" del vino.
Sono cinque le cantine tipiche allestite per l’appuntamento di Nurachi, cinque "magasinus" privati al cui interno verranno offerti dei buffet con prodotti locali, dolci e, naturalmente, vini, vernaccia e nieddera, serviti freschi di "carrada".
Gli interpreti della gara a sa repentina sono Giovanni De Martis di Uras e Domenico Caddeo di Nurachi, che canteranno con l’accompagnamento delle launeddas di Stefano Pinna o della fisarmonica di Pietro Madau.
Ai due musicisti è affidato anche il compito di affiancare il canto di un altro pezzo da novanta della "repentina imparada", Salvatore Manca di Cabras, in arte "Gavaurru", già informatore del Bentzon durante le sue campagne di ricerca in Sardegna tra la fine degli anni Cinquanta e i primi Sessanta.
Al suono delle launeddas e della fisarmonica, il pubblico è stato accompagnato da una cantina all’altra: a fare da cicerone, i ballerini del gruppo Folk di Nurachi, special guest della manifestazione.