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17/04/2005 Libros

Torrat sa fiera de Macùmere

de Mario Argiolas

Si terrà a Macomer, nell'area Fieristica di Monte S. Antonio, dal 20 al 25 aprile, la 5^ Mostra del libro in Sardegna. L'iniziativa è dell'Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione, del Comune di Macomer e dell'AES, l'Associazione Editori Sardi.

Il tutto con il sostegno e la collaborazione di Enti e Istituzioni Pubbliche (7), in primo piano la Provincia di Nuoro e la Comunità Montana del Marghine Planargia, di associazioni Culturali e Istituti di ricerca (15) e la partecipazione di 85 autori, scrittori, artisti, critici, studiosi, insegnanti e docenti universitari. Dodici le mostre permanenti, 8 i convegni e le conferenze, e ancora spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, letture, presentazioni, laboratori teatrali, performance. Diciassette i libri al centro di dibattiti, presentazioni, discussioni. Quasi venti le scuole, di tutta la Sardegna, coinvolte in un grande progetto di discussione e invito alla lettura dal titolo "Adotta un libro sardo". Tre i padiglioni che ospitano rispettivamente lo stand degli editori sardi (45 editori e 3000 libri, 30 le collane selezionate e venti le materie) e dei librai sardi indipendenti e il cafè letterario (padiglione tamuli), le mostre permanenti e gli espositori (padiglione tamara) e le mostre e gli spazi per i bambini (padiglione filigosa). 

La 5a Mostra regionale di Macomer assume così la configurazione di un grande presidio del libro e di un luogo dove si attua concretamente il concetto democratico di cultura, cultura praticata attraverso la collaborazione tra i diversi soggetti che operano nel territorio: editori, librai, bibliotecari, insegnanti, studiosi e operatori culturali. Un altro aspetto importante è quello del dialogo tra il libro e gli altri mezzi espressivi e comunicativi: cinema, televisione, radio, teatro, musica. Un altro aspetto importante è quello della valorizzazione dei saperi locali nel campo culturale che dialogano con i saperi globali in un rapporto in cui il globale non schiaccia il locale. In un'epoca in cui tutto viene mercificato, tutto si misura con il metro della redditività immediata Macomer intende offrire una possibilità alternativa. La cultura come approfondimento, conoscenza, arricchimento etico ed estetico, crescita personale e collettiva trova a Macomer la possibilità di esistere e di esprimersi. Il libro e la cultura possono rappresentare una risorsa per lo sviluppo ma sono prima di tutto cibo per la mente. Ribadita l'importanza della varietà dei temi: letteratura, saggistica, libri per ragazzi. La letteratura da sola non basta. Se vogliamo fare scelte adeguate per lo sviluppo sociale occorre una comunità consapevole.

La collocazione geografica, da varie parti contestata, trova ulteriori motivi di conferma nelle risposte dei visitatori al questionario diffuso dall'AES lo scorso anno. L'ubicazione è stata ritenuta ottima dal 43% dei visitatori e coraggiosa dal 50%, non idonea perché fuori del centro abitato dal 15%. . La Mostra è frutto di un lavoro collettivo che per mesi ha impegnato gli organizzatori ma anche singoli operatori e associazioni. L'architrave organizzativo si basa sul lavoro di 25 soggetti coordinati da Regione, Comune e Aes.

Conferma la sua partecipazione l"Associazione Librai Sardi Indipendenti", ricche e varie le proposte della Società Umanitaria Cineteca Sarda e dell'Associazione Verbavoglio di Macomer e del Centro di documentazione biblioteche per ragazzi della provincia di Cagliari " Molto attesa la lezione - spettacolo sull'autobiografia di Sulis, il dibattito su lettura e lettori in Sardegna e il Convegno organizzato dall'AES su "L'editoria nella società che cambia" dedicato alla figura di Emilio Lussu. Molto curata l'accoglienza con servizi di ristoro e convenzioni con alberghi e ristoranti del territorio circostante. Tre i padiglioni in allestimento denominati "Filigosa", "Tamuli" e "Tamara" in omaggio alle ricchezze archeologiche del territorio. Lo stesso logo della Mostra evoca una tomba dei giganti. L'obiettivo è quello di riannodare idealmente i fili del tempo. La Mostra del Libro in Sardegna, con la rinascita seppure simbolica di uno dei segni sardi più antichi, diviene auspicio della ricostruzione di una civiltà, della rinascita di un territorio. 

Con preghiera di segnalazione

Cordiali saluti

Mario Argiolas

Presidente AES

A segus