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22/03/2005 Parres lìberos

Ognuno mantenga il suo sardo

de Maria Luisa Incollu

SALVE A TUTTI . . . VOLEVO COMUNICARE UN MIO PICCOLO PENSIERO:
NON VEDO GIUSTO CHE LA SARDEGNA VENGA "TRASFORMATA" CON UN UNICO DIALETTO,
PENSO CHE SIA PIU' CHE GIUSTO CHE OGNI ZONA ABBIA IL SUO.
PER ESEMPIO: 
IO SONO NATA A CAGLIARI MA IO IL CAMPIDANESE NON LO SO PARLARE E NON LO
CAPISCO XCHE' IN CASA MIA ESSENDO I MIEI GENITORI UNO DEL GOCEANO E L'ALTRO
OGLIASTRINO HANNO SEMPRE PARLATO OGNUNO IL LORO.
SALUTI . . . 

MARIA LUISA INCOLLU


RESPOSTA DE DIARIULIMBA

Cara Maria Luisa, intanto sarebbe meglio parlare di lingua e non di dialetti. In quanto al mantenimento delle varianti noi siamo d'accordo. Infatti nella proposta che la nostra associazione sostiene prevediamo uno standard ufficiale "Limba de Mesania", rappresentativo di tutte le varianti, solo quale lingua ufficiale della Regione in uscita. Tutti gli altri usi e tutti gli altri enti sono liberi. Al contrario della proposta di Lingua Sarda Unificata che è totalizante, ovvero prevede l'uso dello standard in tutti gli ambiti possibili e immaginabili. Inoltre Limba de Mesania è realmente mediana mentre LSU privilegia una variante sull'altra. Anche se oggi i padri della LSU sostengono che sia quella la vera proposta di mediazione. Ma così non è perché nella premessa della LSU, libro stampato nel 2001, si fa riferimento a una scelta basata sul logudorese illustre. Delle due una:o è logudorese illustre,o è mediazione tra varianti. Ma le ambiguità servono a confondere le persone poco informate. 

Redazione Diariulimba

A segus