“ Alla fiera delle lingue- Bolzano come Babele- Letture, incontri, dibattiti e giochi” questo il titolo dell’articolo che leggo sul Corriere dell’Alto Adige. Mi dispiace di non averla avvertita prima di questo evento nella città di Bolzano, ma lo scopro adesso: noi che abitiamo nelle valli veniamo a sapere sempre tardi degli eventi, anche numerosi e interessanti, che vengono organizzati nel capoluogo della Provincia. In una terra come la nostra si vive fianco a fianco con diverse lingue: siamo in un’Italia un po’ particolare, fatta di doppia appartenenza, anzi tripla perché abbiamo anche i ladini. Siamo italiani: di lingua tedesca, italiana e ladina, siamo altoatesini e sudtirolesi.
E’ difficile per chi viene da fuori capire cosa significhi vivere in Alto Adige: siamo sempre in bilico tra orgoglio e rivendicazioni, tra riconciliazioni ed emarginazioni, tra personalità fortemente aperte verso gli altri e altrettanto fortemente conservatrici e chiuse. Soprattutto si cammina sempre in un’incertezza linguistica che spezza le identità. “La lingua parla di noi, prima ancora che noi le parliamo” osservava Jacques Lacan. E non sono quindi casuali due cose fondamentali: la prima che questa Provincia nutre da sempre una fortissima attenzione ai temi linguistici; la seconda è che la Provincia, in collaborazione con l’Istituto Pedagogico Italiano, organizza la “Fiera della lingua”.
Da oggi fino a sabato, all’Hotel Sheraton, troveremo vari reparti: dell’inglese, dell’arabo del francese del tedesco,. Si potrà girare per gli stand alla ricerca di varie curiosità, si potrà andare a cercare quel libro in gaelico antico o incontrare quell’autore francese. Conversare con un pc e imparare lo spagnolo grazie a un teatrino interattivo; divertirsi con un videogioco , sapendo bene che parla solo tedesco oppure ascoltare un “lieder” in siciliano.
Non è un parco giochi anche se può essere reso paragonabile: ci sono le favole in ladino e il giochino in cinese, ci sono i film in lingua originale e alcuni “workshop” per addetti ai lavori, ma anche per gli altri che non lo sono ma che potrebbero essere interessati.
Ci saranno tutti: giovani e meno giovani, donne e uomini, di lingua tedesca,italiana e ladina e tutti gli immigrati, che vivono a Bolzano, comunitari ed extra comunitari.