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24/03/2005 Rassigna de s'imprenta/ Unione Sarda de su 24/03/2005

"La Provincia stravolge la legge sulla limba"

de Francesca Gungui

Dalle file di minoranza del Consiglio regionale si accendono i fari sull'Ufitziu de sa limba sarda. A muovere il gioco è Roberto Capelli partito ieri con un'interrogazione a Soru, volta a far luce su alcune presunte irregolarità interne allo stesso Ufitziu. "Premesso che negli ultimi mesi i quotidiani regionali hanno dato ampio spazio al dibattito intorno a sa limba - si legge nel testo diffuso dal consigliere Udc - sviluppatosi principalmente sugli effetti delle leggi 482 del 1999 e 26 del 1997, che, allo stato attuale non sembrano tutelare né la lingua né coloro che hanno speso energie e denaro per conseguire titoli accademici qualificanti per l'esercizio della tutela. Considerando che la Regione continua a finanziare lautamente iniziative di tutela nonché le università per la formazione di esperti in limba, che non utilizza in quanto la materia non è disciplinata. Preso atto della particolare situazione della Provincia di Nuoro, dove gli amministratori nel dare applicazione alla legge sembrano avere scelto di stravolgere il senso e l'efficacia delle norme in essa contenute, pur essendo stata la stessa Provincia antesignana nel proporre e presentare progetti di tutela della lingua sarda ai sensi della citata legge, il sottoscritto chiede di interrogare il presidente della Regione e l'assessore all'Istruzione". Diversi i punti sui quali Capelli esige che venga fatta luce. A partire dal progetto presentato dall'amministrazione provinciale nel 2001 (dal quale nel 2002 è scaturito s'Ufitziu de sa limba sarda) che il consigliere definisce "encomiabile sulla carta ma discutibile nella prassi". Secondo l'ex assessore regionale ci sarebbe infatti una mancanza di continuità tra il disegno iniziale (finalizzato al finanziamento previsto dalla 482) e ciò che esso è diventato nei fatti. "La Provincia di Nuoro ha corredato il progetto con formula sperimentale - continua Capelli - introducendo la Lingua sarda unificata come idioma di riferimento, variante inesistente nella pratica, diramando bandi di concorso totalmente distanti rispetto ai precetti normativi della citata legge 482". Sotto accusa, in particolare, il bando di concorso del 2003 che "accomuna materie di ambito giuridico ed economico a quelle letterarie e non prevede titoli di specializzazione e i cui concorrenti sono stati destinati a s'Ufitziu de sa limba sarda dove tuttora operano. La Provincia di Nuoro pare aver violato il dettato della legge nel redigere nel 2003 una graduatoria triennale di non titolati". A chiudere il quadro delle irregolarità, secondo Capelli, ci sarebbe poi il nuovo bando datato 2005 per cinque borse di studio, "iniziativa non prevista dalla 482 in cui al titolo viene anteposto il non titolo". Ultimo punto, che secondo il consigliere getterebbe ombre sulla Provincia, è la mancanza di requisiti specialistici delle figure attualmente impiegate nell'Ufitziu. "Il responsabile nazionale dell'Ufficio minoranze linguistiche interpellato in materia - spiega Capelli - ha precisato che negli uffici linguistici debbono essere presenti figure altamente specializzate". Francesca Gungui24/03/2005

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