02/01/2005 Rassigna de s'imprenta - www.sardegnaoggi.it
Tagli all'editoria: Pilia difende le scelte della Giunta
giovedì, 27 gennaio 2005
CAGLIARI - Il pluralismo dell’informazione come criterio irrinunciabile in una società moderna e democratica. I tagli nel settore dell’editoria non devono causare black out nell’informazione soprattutto per le fasce più deboli e per i giovani. Ne è convinta la commissione “Informazione” presieduta da Paolo Pisu (PRC) che ha chiesto all’assessore regionale alla pubblica istruzione, Elisabetta Pilia, una particolare attenzione per questo settore che in Sardegna presenta aspetti peculiari. La commissione si è particolarmente soffermata sui tagli previsti nella manovra per quanto riguarda le spese per la produzione di notiziari regionali e locali con il linguaggio dei sordomuti.
Quest’anno, a disposizione delle televisioni che ne faranno richiesta, ci sono 20.000 euro in meno rispetto al 2004. Una decisione inaccettabile per i commissari che hanno chiesto all’esponente della giunta di intervenire per ripristinare almeno la somma stanziata l’anno scorso. La manovra di quest’anno, per il settore editoriale, prevede anche decurtazioni per i contributi per l’acquisto di materie prime e di servizi ( meno 35.000 euro rispetto al 2004), per i contributi alle aziende editoriali per l’abbattimento di costi di ristampa e stampa e per il miglioramento dei servizi di distribuzione dei giornali (meno 300.000 euro), per i contributi alle imprese radiotelevisive, per le spese di collegamento con le agenzie di stampa e banche dati e per la diffusione della lettura della stampa periodica locale nelle scuole, nei posti di lavoro (meno 150.000 euro). Incrementate, invece, le spese per l’acquisto di opere editoriali a scopo di sostegno (+20.000 euro) e le spese per la pubblicazione di opere di particolare valore e per la promozione di interventi di sostegno destinati alla concessionaria del servizio radio televisivo (+170.000 euro).
L’assessore ha sottolineato che i tagli per l’editoria sono stati limitati rispetto ad altri settori. La giunta ha previsto di rivedere i criteri con cui si decidono i destinatari dei finanziamenti e di rimodernare la Legge 22 che, nonostante sia solo del 1998, non può stare più al passo con il mondo dell’informazione che si è profondamente evoluto rispetto a sette anni fa. “Nonostante le esigenze di bilancio - ha detto l’assessore - ci siamo trovati nella situazione di dover ottemperare agli impegni assunti nel 2004. La giunta ha deciso che il 60% dei fondi stanziati per il 2005 siano destinati a coprire i progetti dello scorso anno”. L’assessore ha, inoltre, annunciato che non ci saranno più quotidiani privilegiati rispetto ad altri. “Nella finanziaria dello scorso anno era previsto che il 30 % dei contributi da destinare alle aziende editoriali per l’abbattimento dei costi di prestampa e stampa fossero destinati a due quotidiani. Questo non accadrà più”. Per l’editoria Elisabetta Pilia è stata chiara: “basta con lo spirito assistenzialistico e con i contributi a fondo perduto. Dobbiamo sostenere l’editoria di eccellenza perché sia competitiva anche oltre Tirreno”.